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mercoledì 27 maggio 2020

moto - freni a tamburo

freni della moto : a tamburo o a disco


freni a tamburo

i freni a tamburo detti anche e espansione sono costituiti da due parti distinte una rotante (tamburo)ricavata all'interno del mozzo della ruota e quindi solidale ad essa nella sua rotazione e una fissa legata alla sospensione anteriore o a quella posteriore 

il tamburo  a seconda della sua posizione può essere centrale o laterale

  all'interno di un tamburo si trova la fascia  circolare su cui agiscono le ganasce frenanti  se il mozzo è in lega leggera la fascia è ottenuta con un anello in ghisa  riportato in genere viene incorporato all'atto di fusione

La parte fissa è un piatto in lega leggera nella cui faccia interna si trovano  le ganasce frenanti  con relativi perni e molle  nonché la camma che comanda l'espansione delle ganasce; sulla fascia esterna c'è la leva che aziona la camma


FUNZIONAMENTO

Azionando la leva sul manubrio  oppure il pedale il cavo flessibile  interno alla guaina (che nel caso del freno posteriore speso è sostituito da un'asta meccanica) muove la leva sul piatto del freno

La leva aziona una camma interna che girando sul proprio fulcro apre le ganasce frenanti  vincendo  la forza  delle molle che le tengono chiuse

Quando le guarnizione d'attrito (incollate o chiodate alle ganasce) vengono a contatto con l'anello  interno del tamburo (in posizione di riposo  debbono trovarsi a una distanza di 0,5 -0,6 mm) si ottiene l'azione frenante

Delle due ganasce una si definisce autofrenante in quanto  la rotazione del tamburo tende ad aumentare la pressione della ganascia contro la fascia frenante, l'altra  ganascia viene detta ipofrenante per la ragione opposta

Se invece che da una sola camma l'apertura delle ganasce viene comandata da due camme opposte ambedue  le ganasce risultano autofrenati  con conseguente maggio efficacia del freno  nelle moto da competizione  e in modelli particolarmente potenti e di peso rilevante in passato sono stati adottati  freni a tamburo di grande diametro (da 180 a oltre 250 mm)  muniti di un piatto porta ganasce per ogni  lato del mozzo  se i due piatti sono del tipo a camma singola il freno viene detto a quattro ganasce  se invece sono a due camme ciascuno si dice che il freno è a quattro camme e quattro ganasce


martedì 15 marzo 2016

freni della moto : a disco

freni a disco

un freno a disco è costituito come quello a tamburo da una parte rotante il disco vero e proprio che ruota solidamente alla ruota e da una fissa la pinza  che abbraccia il disco e si trova saldamente ancorata alla sospensione
Quasi tutti i dischi di normale produzione  sono in ghisa  oppure in acciaio  materiali che presentano  una discreta capacità di smaltire  il calore e una buona resistenza all'usura
La pinza che rappresenta l'equivalente del piatto porta ganasce del freno a tamburo  può essere fissa o flottante 

PINZA FLOTTANTE
 La pinza è costituita  generalmente da due semi pinze in lega leggera unite mediante viti
all'interno di una semi pinza  è ricavato un cilindretto  entro cui è libero  di scorrere un pistoncino 
questo, spinto idraulicamente verso l'esterno ,  esercita una forte pressione sulla pasticca con la quale è a contatto che a sua volta preme con la faccia rivestita di materiale di attrito contro la corrispondente faccia del disco
nella semi pinza opposta è alloggiata la seconda pasticca che, non essendo  la pinza fissata rigidamente al telaio, ma è in grado di effettuare un certo spostamento in senso assiale  viene portata a premere contro la relativa  faccia del disco dalla pressione esercitata dal pistoncino sulla pasticca opposta

PINZA FISSA
E' anch'essa generalmente  costituita da due semi pinze  in lega leggera unite mediante  viti  invece che da un solo pistoncino la pressione della pasticche  sulle facce opposte del disco è assicurata da due pistoncini  contrapposti lavoranti all'interno  dei due cilindretti ricavati ognuno in una semi pinza
Nel sistema frenante a disco  non è presente nessun  effetto auto frenante  ciò significa che  la coppia frenante richiesta dal pilota non viene  influenzata da alcun fattore negativo o positivo inoltre le pasticche esercitano la loro pressione su un'esigua parte del disco durante la sua rotazione così  che lo smaltimento del calore risulta nettamente migliore  che non nel sistema a tamburo 
Avantaggio del sistema a disco è anche il fatto che mentre le ganasce del freno  a espansione esigono  una progressiva regolazione manuale della distanza della pareti esterne  del tamburo  mano a mano che  le guarnizioni  di attrito  si consumano  le pasticche in virtù della capacità di autocompensazione del sistema idraulico che ne comanda lo spostamento  mantengono  sempre la stessa distanza dal disco  (0.2-0,4 mm) anche se consumate varando automaticamente la posizione di risposo del pistoncino  all'interno del cilindretto

PINZE FRENO A QUATTRO PISTONCINI

Nel coso degli anni  i freni a disco come tutti i componenti della moto hanno subito una logica evoluzione
Hanno così fatto  la loro apparizione pinze fisse a quattro pistoncini  opposti che rispetto a quelle a due presentano il vantaggio di poter disporre di una fascia frenante di maggiore diametro  utile a parità di diametro esterno  del disco e assicurano una più uniforme distribuzione delle pressioni  sulle pastiglie  successivamente sono state  realizzate epr le moto di impostazione più sportiva  e per quelle da competizione delle pinze nelle  quali  i quattro pistoncini  (opposti a due a due)  hanno diametri differenti 
La coppia dal lato di attacco  (quello cioè nel quali il disco  entra nella pinza durante la rotazione) in questo  caso ha un diametro  minore rispetto  a quella dal lato  di uscita
Grazie a questa soluzione  in condizioni  di impiego esasperate si ottiene  una più vantaggiosa ripartizione delle pressioni  sulla pastiglia (che altrimenti  può mostrare  una certa tendenza a usurarsi  a fetta di salame)
Di recente  su alcune moto  da competizione hanno fatto la loro apparizione addirittura della pinze dotate di sei pistoncini

PINZE E DISCHI FLOTTANTI

anche  le pinze flottanti quasi sempre a scorrimento rettilineo  e non più fulcrate si sono evolute  con l'impiego di due pistoncini  disposti parallelamente nelle  esecuzioni per moto di prestazioni elevate 
a livello di dischi si sono avuti importanti passi in avanti con l'apparizione dei dischi flottanti ovverosia  non più vincolati rigidamente  al mozzo della ruota  il disco è vincolato a essa per mezzo di una serie di nottolini cilindrici
Grazie a questa soluzione è stato possibile eliminare  i problemi di frenata  che nell'impiego al limite si poteva verificare a causa della distorsione che il disco subiva in seguito al vigoroso riscaldamento
Queste deformazioni  determinano infatti uno sfarfallamento  del disco durante la rotazione che causava l'arretramento dei pistoncini nei cilindretti  della pinza di conseguenza il pilota era costretto  all'improvviso  a dover azionare più volte la leva al manubrio  per riportare le pastiglie  nella corretta posizione  di lavoro  e ottenere una buona frenata.
Con la soluzione flottante anche se il disco a  causa di una elevata temperatura si dovesse deformare non ci sono problemi in quanto  esso è sempre in grado di disporsi nella posizione favorevole durante la rotazione e non fa arretrare le pastiglie 
Sulle moto  da competizione e su alcune ultrasportive hanno fatto la loro comparsa  tubazioni flessibili di tipo aeronautico  dotate di rivestimento interno in treccia di acciaio  inox e di anima interna in nailon  anche nelle condizioni  di impiego più esasperate le tubazioni di questo tipo mostrano  una minore tendenza a modificare il loro volume interno  per deformazione elastica delle loro pareti  e a determinare  così il cosiddetto  effetto polmone

venerdì 26 febbraio 2016

freni della moto : a tamburo

freni della moto : a tamburo o a disco

freni a tamburo

i freni a tamburo detti anche e espansione sono costituiti da due parti distinte una rotante (tamburo)ricavata all'interno del mozzo della ruota e quindi solidale ad essa nella sua rotazione e una fissa legata alla sospensione anteriore o a quella posteriore 
il tamburo  a seconda della sua posizione può essere centrale o laterale
  all'interno di un tamburo si trova la fascia  circolare su cui agiscono le ganasce frenanti  se il mozzo è in lega leggera la fascia è ottenuta con un anello in ghisa  riportato in genere viene incorporato all'atto di fusione
La parte fissa è un piatto in lega leggera nella cui faccia interna si trovano  le ganasce frenanti  con relativi perni e molle  nonché la camma che comanda l'espansione delle ganasce; sulla fascia esterna c'è la leva che aziona la camma

FUNZIONAMENTO
Azionando la leva sul manubrio  oppure il pedale il cavo flessibile  interno alla guaina (che nel caso del freno posteriore speso è sostituito da un'asta meccanica) muove la leva sul piatto del freno
La leva aziona una camma interna che girando sul proprio fulcro apre le ganasce frenanti  vincendo  la forza  delle molle che le tengono chiuse
Quando le guarnizione d'attrito (incollate o chiodate alle ganasce) vengono a contatto con l'anello  interno del tamburo (in posizione di riposo  debbono trovarsi a una distanza di 0,5 -0,6 mm) si ottiene l'azione frenante
Delle due ganasce una si definisce autofrenante in quanto  la rotazione del tamburo tende ad aumentare la pressione della ganascia contro la fascia frenante, l'altra  ganascia viene detta ipofrenante per la ragione opposta
Se invece che da una sola camma l'apertura delle ganasce viene comandata da due camme opposte ambedue  le ganasce risultano autofrenati  con conseguente maggio efficacia del freno  nelle moto da competizione  e in modelli particolarmente potenti e di peso rilevante in passato sono stati adottati  freni a tamburo di grande diametro (da 180 a oltre 250 mm)  muniti di un piatto porta ganasce per ogni  lato del mozzo  se i due piatti sono del tipo a camma singola il freno viene detto a quattro ganasce  se invece sono a due camme ciascuno si dice che il freno è a quattro camme e quattro ganasce