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martedì 26 novembre 2019

moto Bobber TFC

la moto Bobber 

moto Bobber TFC

è stata lanciata nel 2017 ha avuto molto successo per il suo stile custom molto personale  e il suo essere sofisticata nelle scelte ingegneristiche 
Entrerà nella famiglia TFC, per la cura maniacale delle finiture e per i dettagli richiesti dal progetto Triumph Factory Custom.
Ha un  motore da 1200 cc e un telaio piuttosto leggero diventerà un modern classic di Triumph esclusiva ogni esemplare sarà caratterizzato dalla unicità garantita consegnata con una lettera personalizzata firmata CEO un libro con le diverse fasi di produzione un telo copri moto e uno zaino in pelle
La bobber TFC raggiunge 10 CV in più grazie al motore e ai componenti più leggeri che la rendono più leggera di 5 kg   e un maggiore valore di coppia con un suono "british"
dal gennaio 2020 si saprà peso angolo di inclinazione altezza della sella ecc.
Le sospensioni regolabile Ohlins impianto frenante Brembo con una potenza frenante eccezionale e la modalità di giuda Sport
 è dotata di un illuminazione a LED e nuova strumentazione ricca di informazioni con un menù digitale


















venerdì 25 settembre 2015

Harley Davidson 883 roadster

La 883 Roadster uscita nel 2013 fa parte della famiglia degli sporster.
L'aspetto è di stile retrò dato dal serbatoio peanuts da 8,5 litri con grafica Harley  Davidson racing con bandiera a scacchi. E' proprio questa grafica che la fa assomigliare ad una old-school.
Il motore di questa moto dalla caratteristica forma a V a  45°  è 883 cc. verniciato a polvere nera da alla moto un aspetto più aggressivo , ed è un motore evolution che si inspira sia al motore ironhead per l'ingombro e al motore shovelhead per la cilindrata.
Con le classiche due valvole sulla testa dei cilindri
Il motore evolution della 883 Roadster è stata un'innovazione perché  è più leggero  per una nuova fusione d'alluminio e nonostante ciò e affidabile  in durata e prestazioni.
L'antifurto  è automatico si attiva e si disattiva se si allontana o avvicina alla moto.
I freni sono molto affidabili anche in caso di frenata immediata.
Infatti la 883 Roadster è dotata di un doppio freno a disco anteriore con pinze a 4 pistoncini e dischi flottanti  che garantiscono  potenza di frenata e richiede uno sforzo alla leva inferiore rispetto alle versioni precedenti delle sporster anche il cambio è morbido a 5 marce.
il telaio provvisto di silent block ha vibrazioni ridotte.
la posizione di guida offerta è ottenuta abbinando la sella two-up alla posizione intermedia delle pedane
La 883 Roadster è  un tributo alle XR spopolarono in America negli anni Settanta
il terreno ideale per questa 883 è la città, è molto leggera e con il manubrio offre una ottima maneggevolezza

martedì 8 settembre 2015

modelli harley - HARLEY DAVIDSON STREET 750

questa moto è stata creata per fare a brandelli il traffico in fatti ha una manovrabilità rapida  con cui le curve diventano facili  e le sospensioni sono adatte anche al fondo stradale sconnesso
il cupolino è in stile cafè racer il look nato sulle moto custom degli anni '70 il serbatoio a goccia è in acciaio di Milwaukee così come i parafanghi
creata per essere personalizzata la verniciatura è ricca e lo stemma sul serbatoio  è cromato
il motore è raffreddato a liquido  l'harley si è fatta apprezzare costruendo motori raffreddati a liquido  adesso hanno migliorato la potenza del motore un V Twin che è diventato un'icona rispettata per la sua affidabilità ottimizzato alla perfezione negli stabilimenti di  Wauwatosa  nel Wisconsin 
il motore nero revolution X è completamente nuovo ha portato una nuova dimensione  anche se l'anima rimane sempre la stessa e l'esperienza del passato ha aiutato
quando si accende il motore si sente il ruggito del motore V twin amato dai motociclisti per la sensazione che scatena quando si accelera
la trasmissione è a cinghia  ed è molto  solida

lunedì 31 agosto 2015

i modelli low rider e dyna glide

Le Low ride e le Dyna Glide costituiscono una base molto utilizzata per  la customizzazione perché sono  state le prime a beneficiare di  trasformazioni  da parte degli esperti 
se la Softail  aveva riscosso  un successo enorme  la Low Rider  al contrario  ricevette un'accoglienza  un po' fredda 
Benché producesse  meno vibrazioni  rispetto alla Softail  grazie al motore  isolato dal telaio  e avesse un'estetica originale  non riuscì  comunque a sedurre un pubblico 
questo spiega  perché le Low Rider d'occasione fossero  meno costose delle Softail
Poiché il telaio  delle Low Rider Evolution non  risultava molto riuscito Arlen Ness  ne ha creato uno raffinato riprendendo  in parte la linea dei telai delle Low Ride dotate  dei vecchi  Shovelhead
La linea Ness si è quindi imposta  per queste moto in seguito sono apparsi nuovi tipi di trasformazioni  per giungere finalmente ai giorni nostri  la prestazione è sempre  molto apprezzata  perché il telaio  Low Rider può ricevere tutte le migliorie racing desiderate destinate a un veicolo che sviluppa prestazioni eccellenti  e ha una buona tenuta di strada
tuttavia la ricerca di  uno stile moderno o chopper  dalle linee originali sono  altrettanto presenti  conoscono uno sviluppo considerevole ance  esercizi stilistici particolarmente riusciti  che rappresentano modelli unici  dall'estetica molto elaborata  dove la base Low Rider  deve essere indovinata
con la nuova gamma delle Dyna Glide che ha sostituito  questo tipo di telaio

dal punto di vista degli interventi  apportati la filosofia resta la stessa e i risultati estetici sono di conseguenza molto simili

martedì 11 agosto 2015

modelli Harley Davidson - DYNA SUPER GLIDE SPORT

questa Harley Davidson che mira particolarmente al mercato europeo si indirizza in prevalenza ai viaggiatori 
più leggera e maneggevole  di una Electra Glide  è dotata idi borse laterali di un cupolino abbastanza classico e di  un comportamento da moto da strada  è affine agli standard europei  nell'ambito dell'utilizzo  turistico
Benché la gamma  delle Dyna Glide  non comprenda modelli  più conosciuti  della marca in compenso si rileva  quella più innovativa in termini di modernità
Ciò dimostra che la cada di Milwaukee avendo ormai affidato le sport alla Buell tenta di ampliare la gamma nel settore del turismo  a partire da questa base
La Dyna super Glide  T-sport si classifica dunque e malgrado il nome che  non deve confondere nella categoria delle moto da turismo piuttosto che delle moto sportive
ottima per la gita in coppia e con bagagli  la T-sport offre reali qualità dinamiche  guardando la funzionalità piuttosto che l'apparenza 
Propone  una posizione di guida analoga a quella delle moto da turismo tradizionali per conformarsi alle aspettative di una clientela desiderosa di viaggiare su una Harley ma in versione turismo  all'europea : i piedi non avanzano  il busto resta diritto  di conseguenza le braccia sono medio-tese  e la postura che ne deriva invita a viaggiare  senza fatica
In ogni caso non si tratta di un'Harley che si dimentica della sua personalità  e del suo sp
irito ed è sufficiente guidarla  per rendersene conto 
Agilità e coppia  si confrontano  senza spiacevoli vibrazioni  con una trasmissione a cinghia che si fa dimenticare
Davanti  agli occhi un cupolino con parabrezza regolabile in altezza e inclinazione grazie a un semplice  snodo meccanico facile da manipolare  protegge piacevolmente il pilota  dalla pressione del vento  e dalle intemperie 
Sul serbatoio  da 18 litri  compare un indicatore  del livello di carburante ben leggibile e la sella sagomata biposto  si rivela bassa e confortevole
Nella parte posteriore due borse estendibili  che si smontano rapidamente e con facilità sono dotate di custodie integrate utili in caso di pioggia intensa
l'uso turistico e gli ammortizzatori posteriori di aspetto molto classico sono regolabili in compressione si a in precarico opzione valida anche per la forcella  un dettaglio importante quest'ultimo  perché consente di regolare la moto secondo il carico e lo stile di guida
Facile da maneggiare  e da pilotare  la T-sport affronta curve in modo spigliato  e confortevole senza lasciarsi cogliere in fallo
anche quando si spinge a livello delle prestazioni il comportamento resta impeccabile
non si tratta dunque di una sportiva ma di un'autentica ed efficace moto da strada con la quale aprendo poco il gas il divertimento è assicurato

mercoledì 5 agosto 2015

harley davidson Road King

la road King presentata al pubblico nel 1994  è una moto  di concezione semplice ma pratica  equipaggiata  con faro carenato  cromato, un parabrezza staccabile  un posto passeggero removibile  e una strumentazione posta in modo tradizionale  sul serbatoio 
la Road King si ricollega all'immagine  classica della grossa moto americana  di tipo custom Touring  concretizzando  esteticamente i sogni  e le aspirazioni  di numerosi harleisti attuali e futuri
bella e imponente  massiccia e provocante  simboleggia l'immagine del gran turismo  facile  alla guida di un mezzo privo di equipaggiamenti superflui
se la gamma  Softail  di Harley Davidson presenta una vetrina della marca con una nota di nostalgia  la gamma Electra a cui appartiene la Road King  si rivolge a una clientela alla ricerca di una buona moto  da turismo che conservi un certo carattere classico  ciò corrisponde  all'immagine di una grossa Electra Glide spogliata della carenatura  e del bauletto  per trasformarsi in una moto  più facile da utilizzare in ogni circostanza  e in grado di offrire  un comportamento più agile 
tale concetto  aveva già sedotto  numerosi adepti prima ancora dell'apparizione della Road King su catalogo  e ne esplica il successo
se la bellezza della Harley induce alla contemplazione  la sua massa d'insieme impressiona il futuro pilota : con la grossa forcella carenata sormontata da un faro  circondato di fanali supplementari  e di lampeggiatori  l'ampio  manubrio  le pedane i para-gambe  e i para-borse  è innegabilmente imponente 
le linee sembrano  evocare una moto tradizionale immutata ma oggettivamente si  rivela una moto moderna dissimulata con carrozzeria classica
il motore infatti  è un  Twin Cam 88 
particolare manovrabilità  della Road King  nonostante si tratti di una moto da 145  centimetri cubi  è dovuta alla buona ripartizione delle masse ottenuta grazie al peso situato  molto in basso  e all'altezza ridotta della sella
il motore risponde alla minima sollecitazione della manopola del gas e il regime di giri resta regolare sia in città che negli usi autostradali
la coppia importante e ben presente  facilita la maneggevolezza e permette di uscire dalle curve mentre la potenza liberata dal motore risulta sufficiente per farsi  apprezzare
la strada è il suo regno

giovedì 30 luglio 2015

modelli motociclette le shovelhead

il motore delle shovelhead ha un passato ricco di storia  che non sempre torna a suo vantaggio  evidentemente anche se oggi girare con una Harley  dotata  di un blocco propulsore  Shovelhead perfettamente rimesso a posto risulta possibile naturalmente  quest'ultimo  non sarà così affidabile  e non avrà prestazioni uguali  a quelle di un modello evolution tuttavia  è pur sempre  possibile trarre grandi soddisfazioni da questo motore in ghisa dalla ripresa favolosa
In occasione delle esibizioni che si svolgono  durante i grandi raduni il motore della Shovelhead  è ormai sempre presente  e lo si può vedere sotto diversi tipi di trasformazioni persino associato a modifiche atte a prestazioni esplosive  o a forme  estetiche futuribili
Fortunatamente la categoria chopper tradizionale con telaio rigido  resta sempre ben rappresentata ma non è più la sola a  fare bella figura nell'albo d'oro  destinato al motore Shovelhead

le Harley Davidson rats

Le esibizioni  sono principalmente popolate di Harley Davidson più o meno  customizzate chopperizzate  ma accolgono anche  qualche altro tipo di veicolo  di marca Harley Davidson  o meno dotato di due ruote  e a volte anche di più
tra queste  diverse categorie  ne esiste una molto particolare soprannominate "RATS"
solitamente  la Rat  è un veicolo  malconcio sporco  ricoperto di accessori di tutti i tipi che servono sia per decorazione  si a per il funzionamento 
infatti anche se talvolta si incontra una Rats  curata quel tanto  che basta perché faccia qualche chilometro  senza complicazioni malgrado le numerose perdite di olio  che non vengono intenzionalmente riparate molte sono dei veri catorci ambulanti 
Le ratbike  son ben presentate in occasione di alcune esibizioni come il "Rat Hole "  qui si vedono moto  dall'aspetto  incredibile ricoperte di ogni possibile tipo di cianfrusaglia  di olio di sporcizia raccolta nel corso degli anni  che contribuisce in maniera determinante alla lor estetica davvero "particolare"


venerdì 10 luglio 2015

Harley Davidson evolution sporster

La Sporster  modello 1986 con motore in lega di alluminio  fece la sua apparizione verso la metà del 1985  a un prezzo molto basso  e dato che  nel corso dello stesso anno la Harley Davidson non produsse vecchie Sporster  i concessionari  non restarono con moto in giacenza da smaltire
La nuova Sportster  consentì  in parte alla società di ristabilirsi  finanziariamente  risultò molto standardizzata  e rappresentò subito  una buona percentuale  delle vendite
La politica della casa  era quella di offrire  una motocicletta  a prezzi inferiori  rispetto alle bicilindriche  di grossa cilindrata  per sedurre una nuova clientela  e costruirsi  in questo modo una riserva di clienti i futuri per le grosse bicilindriche
Contrariamente ad altre motociclette le Harley Davidson non muoiono ma vengono sempre rimaneggiate o trasformate per continuare a correre  o entrare a far parte di una collezione quando ormai sono troppo vecchie
Inizialmente  disponibile solo nella versione 883  cm cubi  nel 1986 la gamma fu completata  con un modello  di 1100 cm cubi data la differenza di cilindrata  e soprattutto  per il fatto che si trattava di una classificazione insolita per la casa (750, 883 1000, 1200 o 1340 )  i clienti reputarono  che la differenza di prezzo non fosse giustificata  perciò le vendite rimasero modeste
La Harley Davidson reagì  subito nel 1988 la 1100 diventa 1200  e riscosse un buon successo
Nel 1992  a tutte le Sportster  fu adattata una trasmissione secondaria  a catena e nel 1996  furono presentati  due nuovi modelli  rivolti a una clientela  molto particolare  la custom 1200  e la Sport 1200
Queste due Sporster  presentano un nuovo serbatoio  più capace  di 12,5 litri che viene adottato  su tutta la gamma delle Sporster  1997

harley Davidson V-Rod

il 2002 passerà alla storia come l'anno Harley Davidson più sorprendente  grazie alle novità con cui la marca  ha gratificato il suo pubblico  o meglio ancora  l'intero mondo motociclistico  in effetti la V-Rod si indirizza in particolare  a una nuova clientela  e sia per rispondere alle norme sempre più severe  sull'inquinamento dell'aria e su quello acustico si a per continuare a proporre un motore di grandi prestazioni adotta un' architettura particolarmente moderna
questa noto si può riassumere in una frase è una Harley Davidson dal look custom  dotata di carattere Dragster originale  il motore d'altronde  è battezzato revolution proprio per la sua concezione che tronca radicalmente le precedenti creazioni della ditta di Milwaukee
Con la V-Rod  la Harley popone una moto alla cui linea e alla cui elaborazione gli uffici di studio  design lavorano dal 1996 
esteticamente evoca una Low rider dal carattere decisamente aggressivo e dotata di motore accuratamente valorizzato  per trasformare la "bella" in dragster  una denominazione di carattere che le si adatta perfettamente poiché  è del tutto  conforme
Il primo modello di v-Rod  lascia presagire la creazione di una gamma che potrebbe svilupparsi intorno al blocco propulsore  Revolution libero di assumere  se necessario un aspetto esteriore più convenzionale  gli sarà sufficiente  dotarsi di un'alettatura generosa e ricevere  una mano di vernice nera per  avere maggior successo  in versione più turistica  o magari più retrò
La famigli V-Rod  avrà dunque modo di svilupparsi  in complemento ai Twin Cam 88  e agli Sportster senza essere limitata a livello di prestazioni  da una eccessiva chiusura del sistema di sca
rico collegata al rumore o all'emissione di gas combusti  rivelandosi così il futuro della marca harley

giovedì 9 luglio 2015

La nascita dell'Harley Davidson Twin cam 88

La gamma Harley del 1998  è già segnata dalla comparsa annunciata di un blocco propulsore  che equipaggerà  le moto con Big Twin  del futuro 
in effetti  il 1998 è anche  la data del 95° anniversario della Casa di Milwaukee  un avvenimento cui prendono parte alcune nuove moto  mentre una serie limitata di modelli differenti viene decorata con grafia particolare una vernice speciale a due toni di colore al Midnight e Champagne  Pearl  e con un blasone - 95° anniversario - sul serbatorio 
I modellli riguardano l'intera gamma e concernono la Sportster  1200 custom  la Dyna Wide Glide  le Softail  Fat Boy e Heritage Springer, Le Electra Glide  Classic injection e Ultra Classic  oltre alla Road King Classci e alla Road Glide
la comparsa della Softail Night Train nel 1998 merita di essere sottolineata
Concepita sulla base di una Softail  Custom ma interamente nera questa moto dal prezzo  attraente destinata solo al mercato europeo ha un successo così immediato che  si vede integrare alla  gamma Harley  già nel 1999  reintroduce le Softail standard
Nel 1998  infatti a parte qualche minima  modifica su alcune Big Twin solo la Sportster XL 1200  S Sport  beneficia di una reale miglioria meccanica equipaggiandosi  all'origine  con una doppia accensione  una testata in grado  di accettare due candele per cilindro  e con nuovi alberi  a camme 
Sempre nel  1998  appare la Sportster  XL 53 C Custom con numerose cromature  una sella biposto e un cerchione posteriore lenticolare come la Softail  Night Train con cui condivide la carriera
La vera novità del 1998  comunque si annuncia in estate  è il nuovo motore  Twin Cam  88 che equipaggerà  le Big Twin Dyna e Electra della Gamma  1999  anche se le consegne iniziano  già nell'autunno 1998
E' dunque ufficialmente a partire dal 1999 che l'Harley Davidson  equipaggia parte dei modelle della gamma Big Twin  con il novo blocco propulsore battezzato  Twin Cam 88 e soprannominato Fathead
Se questo nuovo motore con una cilindrata di 145 cm cubi  (1449  per l'esattezza ovvero 88 cubic inches ) possiede un'estetica  che evoca l'Evolution benché massiccia  l'architettura interna  e le soluzioni tecniche  adottate in compenso  ne fanno una vera novità
I dati  sono eloquenti  con una coppia id 106 newtonmetri  a 3500 giri al minuto  superiore a quella dell'Evolution  e una potenza (63 cavalli)  incrementata  del 14% si impone come motore più prestante  rivelando allo stesso tempo  una meccanica ancora più affidabile  e silenziosa
Il V Twin è posizionato  come vuole la tradizione Harley a 45° ed equipaggia solamente le Dyna Glide e le Electra della gamma 1999 mentre ne viene ricavata una versione da utilizzare sulle Softail  a partire dai modelli 2000 
Il derivato  battezzato Twin Cam 88 B ha la particolarità di essere dotato di un sistema di equilibratura interna a controalbero  allo scopo di ridurre  le vibrazioni e di poter esser montato su nuovi telai  Softail in grado di riceverlo
Il 1999 dunque è l'ultimo anno  di produzione dei motori Evolution 1340  cm cubi
Una nuova moto creata sulla base del Twin Cam 88 appare nel 1999 la Dyna Super Glide  Sport
Nel 2000 il montaggio  del Twin Cam 88 b sulle Softail si accompagna  all'introduzione della Softail Deuce un modello dalla linea raffinata con il serbatoio  la sella e i parafanghi  modificati e dotata di una ruota posteriore lenticolare 
L'anno 2001  permetterà alle Softail Fat boy  Deuce e Heritage Classic di essere disponibili  a scelta in versione  a carburatore o iniezione  e alla Super Glide T-sport che propone numerose possibilità di adattamento alle esigenze del pilota ed è accessoriata all'origine con borse in nylon  e con un cupolino regolabile
Queste piccole modifiche annunciano un nuovo avvenimento e soprattutto  dimostrano che l'anno del centenario  della marca si sta avvicinando 

martedì 7 luglio 2015

Buell e VR 1000

fin dall'inizio Erik Buell  il fondatore della società Buell lavora solo su basi Harley Davidson contrariamente agli altri tecnici che utilizzano  basi diverse per realizzare le loro moto sportive
Erik Buell ingegnere  iniziò a lavorare  per la Harley Davidson  pur avendo  un gusto pronunciato per le moto sportive
Nel 1987  con undici collaboratori  aprì un'officina  a Mukwonago, nel  Wisconsin a circa venti minuti da Milwaukee  per realizzare  la sua moto la RR 1000 completamente carenata  e con il motore  della XR 1000 
Risultando più leggera  e capace di prestazioni  superiori rispetto  alla motocicletta che correva  per la Harley Davidson  e l'HOG fu adottata  al posto di quella
La Buell possiede un telaio a traliccio  in tubi curvi  al cromo molibdeno sul quale il motore è sospeso  mediante un sistema  di silentbloc e assi regolabili che consentono  di isolare bene il conducente  dalle vibrazioni  del bicilindrico  nel 1989 oltre  alla RR 1000  la Buell lanciò  la RR 1200 che monta un motore  di concezione più moderna
Nel 1990 uscì la RS 1200 migliorata nella ciclistica  ma soprattutto  più comoda e pratica
La sella con cerniere passò  da mono a biposto  con uno schienalino  che seguiva la sagoma del dorso del passeggero
Dopo l'acquisizione  da parte della Harley Davidson o più precisamente  dopo l'apporto di capitale della Harley Davidson la società Buell praticamente all'orlo di un collasso riprese la produzione
La gamma  si arricchì  con Buell sportive dotate di bauletti in poliestere e con una carenatura bassa  da turismo come i modelli sportivi giapponesi che  pretendono di essere d turismo
In compenso  e benché  questo non corrispondesse alla filosofia degli  utilizzatori  di Harley Davidson il fatto che la società di Milwaukee investisse nel settore della competizione con una vera e propria moto da corsa  la VR 1000 non faceva che confermare  le condizioni eccellenti  della società
Inoltre dato che il settore delle gare costituiva il miglior laboratorio  possibile per far evolvere  la moto  la VR1000 consentì  alla Harley di sviluppare nuove tecniche  in seguito applicate  alle moto da turismo  della gamma senza peraltro  alterare lo spirito che le animava e portandole al successo 
La VR 1000 interamente  fabbricata negli Stati Uniti  ha una trasmissione integrata al motore come le Sporster 
L'elemento più o

riginale  tuttavia resta il motore bicilindrico  a V che ha un'inclinazione di 60 gradi e carter dotati  di piano di raccordo orizzontali  il perso è di 73 chilogrammi  e il motore sviluppa  140 cavalli  a regime massimo  di 10.850 giri al minuto
questa moto ha partecipato a  numerose gare negli Stati Uniti  si è evoluta  nel corso degli anni

mercoledì 1 luglio 2015

HARLEY DAVIDSON IL GROSSO CILINDRO EVOLUTION

il motore evolution di 1340 centimetri cubi  fece la sua  comparsa nel 1984 su alcuni modelli  ma soprattutto su una nuova motocicletta dalla concezione totalmente originale la Softail 
In realtà lo studio di questo nuovo motore e di altri progetti iniziò alla fine degli anni Settanta
Tuttavia  il programma  che riguardava i motori delle Spostster  fu rapidamente messo da parte in quanto l'Harley Davidson preferì  accelerare il lavori  che riguardavano lo studio  del futuro bicilindrico per commercializzarlo  il più presto possibile 
Il motore Evolution possiede infatti una camera di combustione  conforme alle norme in fatto di  riduzione delle emissioni dei gas di scarico 
Queste norme entrarono in vigore nel gennaio del  1984: la Shovelhead  non poteva  adattarvisi e fu così che  l'installazione del  motore Evolution si rivelò fondamentale
Questo motore rappresentò un passo da gigante per la società Harley Davidson e per i suoi ingegneri  che realizzarono  un blocco rispondente a nuove  norme molto severe  pur offrendo  un'affidabilità  e prestazioni mai conosciute  fino a quel momento  senza dimenticare che poteva funzionare anche con benzina senza piombo 
Con il motore Evolution o Blockhead la Harley dispone di un blocco propulsore  in grado di adattarsi  efficacemente a tutti  gli utilizzi
lo si ritrova  infatti sulle Softail  choperizzate come sulle custom o sulle springer  sulle Heritage  o Nostalgia dove sembra risorto dal passato  adattato a un utilizzo  più sportivo  e prossimo alle moto convenzionali  con le Low Ride  e la Super Glide  o decisamente destinato al granturismo di lusso  con le Electra Glide
Nel 1991 furono presentati  i modelli Dyna Glide  realizzati con una tecnica che guardava al futuro essendo stati concepiti al computer  ma sempre attorno al un Evolution V2 il futuro non sembra preoccupare  in modo particolare la marca di Milwaukee il reparto di ricerca e sviluppo  ormai efficiente dal 1995 riesce ad adattare  brillantemente l'iniezione elettronica sui motori Harley Davidson per essere esatti  su una Electra Glide prodotta in serie limitata  non disponibile in Europa
La stessa cosa  vale per il reparto di progettazione che riguarda  i modelli  prodotti dalla società siano la Bad Boy del 1995 o la Heritage del 1997

sabato 20 giugno 2015

modelli di moto - una nuova epoca, la softail night train

La Harley Softail night train  tutta agghindata di nero  è in pratica una Softail  custom leggermente modificata a livello estetico  al fine di ottenere  una moto dal prezzo attraente
una scelta commerciale intelligente  poiché le modifiche conferiscono nuova freschezza al modello standard  e lo caratterizzano con un'estetica più aggressiva
La night Train  con il suo look nero e cromo  si integra perfettamente nella grande famiglia  delle Harley Davidson  e nella leggenda che queste moto rappresentano  dotata di una linea accurata adotta questa denominazione in riferimento  al soprannome dato FX del 1971 il primo  autentico custom Harley Davidson  creato dal famoso Willie G Davidson il pilota  che prende il posto  ai comandi scopre una moto bassa e dalla posizione di guida in grado di  evocare quella degli innumerevoli disegni che rappresentano una Harley customizzata
In sella  alla Night Train si entra davvero nel cuore del mito Harley Davidson  con una moto che simbolizza immediatamente la bella americana  moderna cavalcata dai bikers di tutto il continente  perfettamente adatta  a intrufolarsi in città  e a evitare gli ingorghi grazie alla buona maneggevolezza  e a una giudiziosa ripartizione dei pesi  piazzati molto in basso  la Night Train si rivela  egualmente gradevole sia su strada sia su percorsi più stretti ed impegnativi  non diversamente  dalle Softail di cui riprende la filosofia
Data la  su vocazione per il turismo  risulta una moto concepita per la gita che sa giocare sul tiro ai bassi regimi  piuttosto che sulla velocità e che procura un buon  comfort al pilota pur divertendosi  ad accelerare alquanto alla partenza  evidentemente come nel caso  di tutte le Harley di questo tipo è sufficiente  personalizzarla e migliorarla in funzione dei propri desideri  ed è proprio in questo  che giustamente risiede  come abbiamo già visto la forza delle Harley Davidson destinate a farsi notare nella folla automobilistica 
La Night Train non richiede altro che essere modellata a immagine e gusti di chi la possiede per divenire la sua unica e ineguagliabile Harley

sabato 30 maggio 2015

HARLEY DAVIDSON I MODELLI - CAFE' RACER XLCR DEL 1978

L'idea che stava dietro al progetto della cafè racer era quella di combinare una stradale con lo stile delle moto da competizione  delle gare di flat-track, il tutto  in una sporster 
la moto usciva dagli schemi tradizionali della moda degli anni '70  delle altre moto  di serie Harley Davidson  e questo si tradusse in un mercato di nicchia  per quegli anni  tuttavia dalla fine degli anni '90 viene considerata una moto da collezione
il suffisso CR aggiunto al nome  XL  della Sporster stava proprio per Cafè Racer  e spiccava sul coperchio della trasmissione  primaria
fatta eccezione per gli scarichi  siamesi che erano di colore nero opaco  la nuova Sporster sfoggiava una livrea  completamente nera  lucida piuttosto impressionante
 il resto delle parti  della moto erano finite  con cromature e leghe lucide 
alcune parti  erano state ridisegnate  di sana pianta  come il serbatoio  del carburante  e la sella portava una chiara impronta del mondo delle corse
La parte posteriore  del telaio si basava su disegno della XR750 ma nell'insieme  le proporzioni si adattavano per  dare sede al serbatoio dell'olio  e alla batteria  di conseguenza gli  ammortizzatori  erano montati  più indietro che negli altri modelli
la posizione del freno  posteriore e dei meccanismi  del cambio  permettevano  al pilota di assumere una posizione di guida sportiva 

giovedì 28 maggio 2015

HARLEY DAVIDSON - 50 ANNI DI ELECTRA GLIDE

Quest'anno cade l'anniversario della Electra Glide  un traguardo importante nel settore delle moto da turismo
La Electra Glide ha mezzo secolo questa moto è entrata in produzione nel 1965 inspirando poi tutti i modelli Touring
Le caratteristiche della prima Electra Glide sono le caratteristiche che riconosciamo anche oggi
eleganti parafanghi, una posizione comoda adatta per i lunghi viaggi  la possibilità di aggiungere il parabrezza  e borse laterali
nonostante tutto questa moto è stata oggetto di molte innovazioni
Tutte le moto Harley sono state studiate per offrire confort per i viaggi lunghi il portabagagli infatti era già previsto nel 1912
gli anni '60 hanno portato le Touring ad un momento di gloria
nel 1965 sul modello FLH fu collocato l'avviamento elettrico  e venne create la FLHB Electra Glide
fu una grande innovazione che eliminò  il problema della partenza a pedale diventava sempre più difficile partire considerando il peso che le moto avevano raggiunto
Una conseguenza dell'avviamento elettrico  fu l'installazione di una marmitta più potente  e un impianto elettrico da 12 volt fu necessario cambiare il serbatoio dell'olio
ma questo impianto non sostituì completamente il tradizionale avviamento si poteva così scegliere come accendere la moto
Ecco le caratteristiche della Electra Glide del 1965 : un impianto a doppio silenziatore in cui lo scarico  del cilindro anteriore  usciva da destra e quello  del cilindro posteriore  a sinistra le marmitte terminavano a coda di pesce  aveva inoltre una combinazione  manuale/frizione a pedale
l'Electra Glide fu utilizzata spesso dalla forza di Polizia
Divenne una delle più famose motociclette Harley e continuò a modificarsi negli anni
Nel 1966 venne introdotto il motore Shovelhead  che aumentò la potenza
Nel 1969 la carenatura attaccata alla forcella era un'opzione venne successivamente chiamata carenatura a pipistrello
Nel 1972 vennero aggiunti freni  a disco idraulici anteriori e posteriori
Nel 1984 la trasmissione divenne a catena finale
Nel 1986 vennero montati sistema audio e indicatori sulla carenatura sulla Electra Glide Classic
Nel 1988 nasce la FLHS Electra Glide Sport una grande innovazione era una versione meno pesante e più pratica  senza bauletto superiore
Nel 1994 nasce il FLHR Road King che aveva molte caratteristiche della prima Electra Glide
Nel 2006 fa la sua comparsa la Street Glide
Ultimamente nel 2009 il modello acquista un baricentro più basso e interasse più lungo

E' diventata famosa anche al cinema apparsa in film come Io me & Irene, Point Break, Ghostbusters, Rocky III, Scuola di polizia e terapia e pallottole diede persino il nome ad un film "Electra Glide "

Oggi  i motori sono potenti, i freni efficaci grazie all'ABS elettronica collegata Reflex, la comodità resta la caratteristica più importante  sia per il conducente che per il passeggero, la carenatura serve anche a dare stabilità
anche se la vediamo modificata innovata resta sempre l'inconfondibile nelle sue caratteristiche tradizionali




martedì 26 maggio 2015

Harley Davidson modelli - La duo Glide del 1961

Le sospensioni anteriori della Duo Glide  erano rimaste invariate  con forcelle idrauliche  telescopiche  nella parte posteriore della moto venne invece sviluppata  la meccanica grazie all'applicazione del braccio  oscillante con doppi ammortizzatori

la Duo Glide era disponibile  nella versione con cambio  a mano (La FL) e con cambio a pedivella (la FLF
La Harley decise di tenere contemporaneamente  in produzione entrambi i modelli per i clienti  più tradizionalisti  che continuavano  ad acquistare la FL
La vera novità era rappresentata dalla sospensione posteriore

CARATTERISTICHE TECNICHE

MOTORE
modello             Panhead
cilindrata          1200
Carter                HD
Carburatore        Linkert
Filtro dell'aria     pancake
iniezione             puntiforme
scarichi              silenziatore a coda di pesce

CAMBIO
tipologia            a quattro marce

TELAIO
modello             Duo Glide con braccio oscillante

SOSPENSIONE
Anteriore           forcelle telescopiche
posteriore          braccio oscillante con ammortizzatori

RUOTE E IMPIANTO FRENANTE
Anteriore           da 41 cm  a raggi
freno                  a tamburo
posteriore           da 41 cm a raggi
freno                   a tamburo

PARAFANGHI
anteriore           HD FL
posteriore         HD FL

ACCESSORI
manubri            dresser
risers                 non presenti
fanale anteriore  HD
fanale posteriore HD
strumentazione   console sul serbatoio
serbatoio              FAT BOY
serbatoio olio           a ferro di cavallo
seduta                   sella monoposto
poggiapiedi             a predellino
batteria 12 volt

martedì 12 maggio 2015

Harley Davidson del centenario trasformata in Bobber - che cos'è un bobber?

che cos'è un Bobber ? un bobber è una tipica preparazione motociclistica che ha preso forma negli anni '50 e che  è molto diffusa anche adesso
un bobber è un tipo di moto  minimalista  affine ai chopper  con telaio rigido  e parafango accorciato chiamato bobbed
la differenza tra chopper e bobber è che  con il bobber si mantiene il telaio originale senza tagliarlo e saldarlo come avviene in un chopper
Lo stile del bobber è spartano  e privo di cromature e forcella allungata, ha le ruote a spalle alte e la sella monoposto  con collettori bendati ed ha uno stile vintage tipico del secondo dopoguerra






Harley Davidson 883 forty eight



harley Davidson Softail

ecco un altro modello dell'Harley un Softail 134 cc