Risale al 1947 la nascita del modello Falcone moto grande sulla canonica cilindrata di 500 m cubi che rappresenterà per un lunghissimo periodo il sogno dei motociclisti italiani (ricordiamo la cilindrata e le dimensioni rappresentavano il massimo della tecnica motociclistica del tempo)
anche in questo caso Carlo Guzzi introduce una delle sue innovazioni destinate a far storia anche se sarebbe opportuno parlare di innovazione in questo caso
in quegli anni la sospensione anteriore finora generalmente affidata ad un sistema a quadrilatero sviluppato in diverse forme ad esclusione di Noto Guzzi che si affidava ad un sistema a biscottini inferiori oscillanti (dal pregevole comportamento stradale ma dall'escursione limitata) stava adottando sempre più diffusamente il sistema a forcella telescopica
a differenza delle forcelle finora utilizzate dove il fodero era solidale alla ruota Carlo Guzzi ne ribalta il concetto applicando il fodero alla parte superiore (oggi il sistema iene definito a forcella rovesciata o upside-down)
con il grosso vantaggio di mantenere la struttura più rigida nel punto di maggiore stress meccanico
in corrispondenza del canotto di sterzo risolvendo inoltre il problema dei carichi sospesi
ancora oggi le forcelle rovesciate sono utilizzate nei modelli sportivi per questa loro caratteristica
locandine
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venerdì 15 maggio 2015
La storia della Guzzi - il Guzzino
nel 1946 la società Moto Guzzi Spa al fine di conquistare nuove tipologie di clienti la ditta costruisce il suo primo motore a 2 tempi il Guzzino 65 progettato da Antonio Micucci e di cui solo nei primi tre anni vengono costruiti 50.000 esemplari
questa moto leggera viene prodotta negli anni '50 con il nome di cardellino e cilindrata portata infine a 73 cm cubi
interessante veicolo economico e robusto era caratterizzato da una trave diagonale del telaio che dall'asse di sterzo correva diagonalmente fino al fulcro del forcellone in lamiera stampata sula cui intersezione erano installate due piccole molle con funzione armonizzante
il motore risultava così appeso esteriormente alla trave diagonale
la struttura progettuale di quegli anni era suddivisa in tre squadre autonome
La prima capeggiata personalmente da Carlo Guzzi si occupava principalmente di aggiornare e migliorare i modelli della gamma media
la seconda affidata a Micucci si occupava della progettazione e dello sviluppo dei modelli con propulsore a due tempi
La terza il celebre reparto corse era affidata al vulcanico tridente Carcano-Todero- Cantoni
questa moto leggera viene prodotta negli anni '50 con il nome di cardellino e cilindrata portata infine a 73 cm cubi
interessante veicolo economico e robusto era caratterizzato da una trave diagonale del telaio che dall'asse di sterzo correva diagonalmente fino al fulcro del forcellone in lamiera stampata sula cui intersezione erano installate due piccole molle con funzione armonizzante
il motore risultava così appeso esteriormente alla trave diagonale
la struttura progettuale di quegli anni era suddivisa in tre squadre autonome
La prima capeggiata personalmente da Carlo Guzzi si occupava principalmente di aggiornare e migliorare i modelli della gamma media
la seconda affidata a Micucci si occupava della progettazione e dello sviluppo dei modelli con propulsore a due tempi
La terza il celebre reparto corse era affidata al vulcanico tridente Carcano-Todero- Cantoni
domenica 3 maggio 2015
LA STORIA DELLA GUZZI - LE PRIME GARE
Dal 1924 con la partecipazione alle gare la marca si afferma sempre di più
Il punto di forza è certamente la vittoria del Campionato Europeo , dove con la C4V la Moto Guzzi conquista il primo secondo e quinto posto
Nel 1925 a Mandello sono costruite , da oltre 300 lavoratori 1200 motocicli mentre nel 1927,accanto ai modelli sportivi per sperimentare l'efficienza del telaio elastico (prima moto al mondo dotata di questo accorgimento) il fratello di Carlo Giuseppe Guzzi, guida un nuovo modello la GT in un raid a Capo Nord
Grazie al successo dell'impresa la GT potè fregiarsi meritatamente del nome Norge datogli inizialmente in onore del dirigibile omonimo
Giuseppe fu l'inventore ed il progettista insieme a Carlo del telaio elastico con sospensione posteriore
Va ricordato che precedentemente a questa innovazione i motocicli avevano il telaio rigido analogamente alle biciclette
Già nel 1929 la produzione raggiunge le 2.500 unità e l'azienda nel 1934 è il maggiore produttore di motociclette in Italia
Sotto il profilo agonistico il 1935 viene ricordato perché con le sue 25 cm cubi monocilindrica e 500 cm cubi bicilindrica conquista la prestigiosa gara internazionale Tourist Trophy con il pilota irlandese Stanley Woods successo poi ribadito nel 1937 con il pilota italiano Omobono Tenni che lo conquista nella categoria 250
Il punto di forza è certamente la vittoria del Campionato Europeo , dove con la C4V la Moto Guzzi conquista il primo secondo e quinto posto
Nel 1925 a Mandello sono costruite , da oltre 300 lavoratori 1200 motocicli mentre nel 1927,accanto ai modelli sportivi per sperimentare l'efficienza del telaio elastico (prima moto al mondo dotata di questo accorgimento) il fratello di Carlo Giuseppe Guzzi, guida un nuovo modello la GT in un raid a Capo Nord
Grazie al successo dell'impresa la GT potè fregiarsi meritatamente del nome Norge datogli inizialmente in onore del dirigibile omonimo
Giuseppe fu l'inventore ed il progettista insieme a Carlo del telaio elastico con sospensione posteriore
Va ricordato che precedentemente a questa innovazione i motocicli avevano il telaio rigido analogamente alle biciclette
Già nel 1929 la produzione raggiunge le 2.500 unità e l'azienda nel 1934 è il maggiore produttore di motociclette in Italia
Sotto il profilo agonistico il 1935 viene ricordato perché con le sue 25 cm cubi monocilindrica e 500 cm cubi bicilindrica conquista la prestigiosa gara internazionale Tourist Trophy con il pilota irlandese Stanley Woods successo poi ribadito nel 1937 con il pilota italiano Omobono Tenni che lo conquista nella categoria 250
martedì 31 marzo 2015
Moto Guzzi la storia
Moto Guzzi (conosciuta anche solo con il nome Guzzi) è una celebre azienda italiana di motociclette fondata nel 1921 da Carlo Guzzi e Giorgio Parodi
Dal punto di vista societario dal 2004 fa parte del gruppo Piaggio e dal 2005 l'amministratore delegato della Moto Guzzi e Daniele Bandiera
L'azienda ha prodotto più di 50 modelli dalla sua fondazione ed è da anni specializzata in motori bicilindrici a V di 90° raramente forniti anche ai piccoli modelli speciali come Magni Ghezzi & Brian Desoto o Mako Shark
Risale invece al 1947 la nascita del modello Falcone , moto grande sulla canonica cilindrata di 500cm cubi che rappresenterà per un lungo periodo il sogno dei motociclisti italiani (ricordiamo che la cilindrata e le dimensioni importanti rappresentavano il massimo della tecnica motociclistica del tempo
Anche in questo caso Carlo Guzzi introduce una delle sue invenzioni destinate a far storia anche se sarebbe più opportuno parlare di innovazione in questo caso
In quegli anni la sospensione anteriore finora generalmente affidata ad un sistema a quadrilatero sviluppato in diverse forme ad esclusione di Moto Guzzi che si affidava ad un sistema di biscottini inferiori oscillanti dal gradevole comportamento stradale ma dall'escursione limitata
stava adottando sempre di più diffusamente il sistema della forcella telescopica
A differenza delle altre forcelle finora utilizzate dove il fodero era solidale alla ruota Carlo Guzzi ne ribalta il concetto applicando il fodero alla parte superiore (oggi il sistema viene definito forcella rovesciata o forcella upsedi -down) con il grosso vantaggio di mantenere la struttura più rigida nel punto di maggiore stress meccanico in corrispondenza del canotto di sterzo risolvendo inoltre il problema degli scarichi sospesi
Ancora oggi le forcelle rovesciate sono utilizzate nei modelli sportivi per questa loro caratteristica
Dal punto di vista societario dal 2004 fa parte del gruppo Piaggio e dal 2005 l'amministratore delegato della Moto Guzzi e Daniele Bandiera
L'azienda ha prodotto più di 50 modelli dalla sua fondazione ed è da anni specializzata in motori bicilindrici a V di 90° raramente forniti anche ai piccoli modelli speciali come Magni Ghezzi & Brian Desoto o Mako Shark
Risale invece al 1947 la nascita del modello Falcone , moto grande sulla canonica cilindrata di 500cm cubi che rappresenterà per un lungo periodo il sogno dei motociclisti italiani (ricordiamo che la cilindrata e le dimensioni importanti rappresentavano il massimo della tecnica motociclistica del tempo
Anche in questo caso Carlo Guzzi introduce una delle sue invenzioni destinate a far storia anche se sarebbe più opportuno parlare di innovazione in questo caso
In quegli anni la sospensione anteriore finora generalmente affidata ad un sistema a quadrilatero sviluppato in diverse forme ad esclusione di Moto Guzzi che si affidava ad un sistema di biscottini inferiori oscillanti dal gradevole comportamento stradale ma dall'escursione limitata
stava adottando sempre di più diffusamente il sistema della forcella telescopica
A differenza delle altre forcelle finora utilizzate dove il fodero era solidale alla ruota Carlo Guzzi ne ribalta il concetto applicando il fodero alla parte superiore (oggi il sistema viene definito forcella rovesciata o forcella upsedi -down) con il grosso vantaggio di mantenere la struttura più rigida nel punto di maggiore stress meccanico in corrispondenza del canotto di sterzo risolvendo inoltre il problema degli scarichi sospesi
Ancora oggi le forcelle rovesciate sono utilizzate nei modelli sportivi per questa loro caratteristica
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