Benché i sistemi di accensione di tipo tradizionale (ovverosia con un ruttore meccanico) sono ancora diffusi nella maggior parte delle moto specialmente se di elevate prestazioni essi sono stati sostituiti dai più efficienti sistemi elettronici Si impiegano accensioni a scarica capacitiva prive di parti soggette a usura o a eventuali sregolazioni: IN esse al posto dei contatti viene impiegato un generatore a impulsi costituito da un captatore o pick up fisso e da una o più appendici magnetiche fissate a un piccolo disco rotante oppure allo stesso rotore dell'alternatore che alimenta l'impianto elettrico. Il piccolo impulso di corrente che si genera nel pick up fisso e da una o più appendici magnetiche fissate a un piccolo disco rotante oppure allo stesso rotore dell'alternatore che alimen
ta l'impianto elettrico. Il piccolo impulso di corrente che si genera nel pick up ogni volta che l'appendice magnetica gli passa davanti viene inviato alla centralina elettronica dove viene amplificato per raggiungere quindi un tiristore che chiude il circuito facendo scaricare l'energia elettrica accumulatasi all'interno del di un apposito condensatore sul circuito primario della bobina: In questo modo si genera nel circuito secondario una corrente ad alta tensione che raggiunge la candela e fa scoccare una scintilla molto vigorosa anche se di brevissima durata.
Un altro tipo di accensione elettronica molto impiegato in campo automobilistico ma meno diffuso nelle moto è quello a scarica induttiva. In questo caso al posto del tiristore vi è un transistor che controlla il flusso di corrente. Questa è prodotta dal generatore oppure inviata dalla batteria e va ad alimentare il primario della bobina.
Quando il transistor è conduttore la corrente arriva al primario ma quando a esso arriva l'impulso proveniente dal pick up (o trasduttore) del tipo descritto esistono anche quelli di tipo ottico che funzionano come fotocellule
Nei sistemi di accensione più sofisticati la centralina è di tipo mappato e può adeguare la fasatura di accensione scegliendo per ogni regine e per ogni carico motore sempre quella ottimale
locandine
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giovedì 1 ottobre 2015
martedì 29 settembre 2015
accensione a volano magnete
Questo tipo di accensione trova ampio impiego soprattutto nel campo dei ciclomotori
I maggiori pregi stanno nel fatto che raggruppano iin un solo blocco il generatore la bobina il ruttore e il condensatore semplifica notevolmente il sistema di accensione oltre a ridurre non di poco i costi di produzione.
Inoltre il volano magnete non è utilizzato solo per l'accensione ma funge anche da volano esterno per l'albero motore
Il volano
E una piastra circolare di materiale amagnetico (bronzo alluminio ottone) con un mozzo centrale e un certo numero di calamite fissate alla sua circonferenza.
Il piatto porta bobine o statore
E' un disco in materiale magnetico fissato mediante viti esternamente al carter motore dietro e all'interno del volano magnetico.
Sul disco sono fissate due o più bobine avvolte attorno a un nucleo di materiale ad alta permeabilità magnetica.
Sul disco sono fissate due o più bobine avvolte attorno a un nucleo di materiale ad alta permeabilità magnetica.
Una di queste bobine è un vero e proprio magnete di accensione con l'avvolgimento primario e secondario , l'altra (o le altre ) invece è una bobina necessaria a generare corrente alternata per tutte le esigenze dell'impianto elettrico.
In questo caso il sistema di accensione è a volano magnete con bobina interna. Se invece il trasformatore di alta tensione per la scintilla della candela è esterno pur ricevendo corrente alternata generata da un apposito avvolgimento situato sul disco fisso interno al volano l'accensione è a volano magnete con bobina esterna.
Al disco sono fissati pure il ruttore azionato da una camma (nei motori a due tempi e in certi motori a quattro tempi), e il condensatore . Nel caso di motori a quattro tempi spesso il ruttore di accensione è situato non all'estremità dell'albero a gomiti) o su di una estremità dell'albero a camme.
Funzionamento dell'accensione a volano magnete
Le calamite fissate alla periferia interna del volano creano un campo magnetico e magnetizzano i nuclei degli avvolgimenti che si trovano sullo statore interno.
Facendo girare l'albero motore il volano ruota con le sue calamite variando il flusso magnetico concatenato al circuito primario della bobina per cui si genera al suo interno una forza elettromotrice indotta e quindi una corrente indotta a bassa tensione.
Interrompendo il passaggio di corrente nel circuito primario una tensione indotta molto elevata sufficiente a far scoccare la scintilla fra gli elettrodi della candela
I maggiori pregi stanno nel fatto che raggruppano iin un solo blocco il generatore la bobina il ruttore e il condensatore semplifica notevolmente il sistema di accensione oltre a ridurre non di poco i costi di produzione.
Inoltre il volano magnete non è utilizzato solo per l'accensione ma funge anche da volano esterno per l'albero motore
Il volano
E una piastra circolare di materiale amagnetico (bronzo alluminio ottone) con un mozzo centrale e un certo numero di calamite fissate alla sua circonferenza.
Il piatto porta bobine o statore
E' un disco in materiale magnetico fissato mediante viti esternamente al carter motore dietro e all'interno del volano magnetico.
Sul disco sono fissate due o più bobine avvolte attorno a un nucleo di materiale ad alta permeabilità magnetica.
Sul disco sono fissate due o più bobine avvolte attorno a un nucleo di materiale ad alta permeabilità magnetica.
Una di queste bobine è un vero e proprio magnete di accensione con l'avvolgimento primario e secondario , l'altra (o le altre ) invece è una bobina necessaria a generare corrente alternata per tutte le esigenze dell'impianto elettrico.
In questo caso il sistema di accensione è a volano magnete con bobina interna. Se invece il trasformatore di alta tensione per la scintilla della candela è esterno pur ricevendo corrente alternata generata da un apposito avvolgimento situato sul disco fisso interno al volano l'accensione è a volano magnete con bobina esterna.
Al disco sono fissati pure il ruttore azionato da una camma (nei motori a due tempi e in certi motori a quattro tempi), e il condensatore . Nel caso di motori a quattro tempi spesso il ruttore di accensione è situato non all'estremità dell'albero a gomiti) o su di una estremità dell'albero a camme.
Funzionamento dell'accensione a volano magnete
Le calamite fissate alla periferia interna del volano creano un campo magnetico e magnetizzano i nuclei degli avvolgimenti che si trovano sullo statore interno.
Facendo girare l'albero motore il volano ruota con le sue calamite variando il flusso magnetico concatenato al circuito primario della bobina per cui si genera al suo interno una forza elettromotrice indotta e quindi una corrente indotta a bassa tensione.
Interrompendo il passaggio di corrente nel circuito primario una tensione indotta molto elevata sufficiente a far scoccare la scintilla fra gli elettrodi della candela
mercoledì 23 settembre 2015
accensione - a batteria
per l'accensione a batteria prenderemo in esame i principali componenti :
LA BOBINA
La bobina si compone di un circuito primario di uno secondario nonché il nucleo. Il tutto perfettamente isolate, è chiuso in un contenitore cilindrico che a una delle basi presenta due morsetti di bassa tensione e uno centrale per l'uscita dell'alta tensione.
Ogni motocicletta è provvista di un interruttore generale dell'impianto elettrico che in posizione "chiuso ", impedisce anche il passaggio della corrente a bassa tensione dalla batteria al circuito primario della bobina.
A motorie spento è importante ricordarsi di chiudere sempre l'interruttore per evitare che la corrente della batteria (nel caso che i contatti del ruttore siano chiusi) si scarichi totalmente sul circuito primario danneggiandone anche gli isolanti delle spire per eccesso di calore.
IL RUTTORE
E' l'interruttore che facendo circolare e interrompendo continuamente la corrente nel circuito primario, provoca la variazione di flusso magnetico necessaria per ottenere la tensione nel circuito secondario.
Normalmente esso è costituito da un piattello metallico opportunamente sagomato e forato al centro, al quale è saldato un perno su cui va inserita la levetta (spesso a due bracci con fulcro centrale ) del contatto mobile.
Il contatto fisso è riportato su una sbarretta metallica perpendicolare a un supporto regolabile; quello monile è solidale a una levetta pure metallica il cui fulcro come detto è sul perno del piattello.
Il contatto mobile è mantenuto aderente a quello fisso da una sottile lamina di acciaio elastico m al termine del quale si trova il morsetto a vite cui vanno collegati i due fili provenienti rispettivamente dalla bobina e dal condensatore.
FUNZIONAMENTO DEL RUTTORE
Il piattello viene fissato nella sua sede mediante viti in modo che dal foro centrale sporga la camma di comando del ruttore. Sul perno del piattello vanno infilati il contatto fisso e quello mobile nell'ordine.
Il supporto del contatto fisso va inserito sul piattello mediante viti.
Durante il funzionamento del motore la camma ruota e quindi si avrà l'apertura dei contatti ogni volta che l'eccentrico solleva il pattino solidale con il contatto mobile.
COLLEGAMENTO AL MORSETTO
IL filo che dalla bobina porta corrente alle puntine deve essere collegato assieme al filo del condensatore al morsetto a vite che si trova all'estremità libera della lamina elastica di richiamo del contatto mobile. Bisogna però fare attenzione a mantenere isolati i fili per fare ciò è necessario sistemare le rondelle isolanti in fibra che si trovano nel morsetto a vite , tra i capicorda dei fili e il supporto metallico del morsetto:
Nel caso che i fili non siano isolati il circuito elettrico rimarrà sempre chiuso e le puntine saranno escluse impedendo l'accensione del motore.
IL CONDENSATORE
E' una scatoletta cilindrica da una estremità della quale fuoriesce un cavetto elettrico che va collegato in parallelo a quello proveniente dalla bobina e diretto alle puntine. Il corpo del condensatore nel sistema di accensione è indispensabile in quanto esso provvede a caricarsi di corrente al momento in cui le puntine platinate interrompono il circuito elettrico .- Se il condensatore non assorbisse una certa quantità di energia di corrente questa come per inerzia al momento del distacco delle puntine correrebbe una forte scintilla che diminuirebbe nella bobina la velocità di variazione del flusso magnetico e di conseguenza non permetterebbe di ottenere l'alta tensione necessaria per fa scoccare una vigorosa scintilla tra gli elettrodi della candela Inoltre le extracorrenti di apertura (che causano le scintille che si sca
richerebbero tra i contatti in mancanza del condensatore) rovinerebbero rapidamente le puntine tanto da renderle inservibili in breve tempo
Una presenza eccessiva di scintille fra i contatti a motore in moto è dunque sintomo di scarsa efficienza del condensatore.
FUNZIONAMENTO DELL'ACCENSIONE A BATTERIA E RUTTORE
Dall'accumulatore la corrente passa al circuito primario della bobina lo attraversa e si porta sul contatto mobile de ruttore .
Essendo il contatto fisso a mass, i circuito elettrico a puntine unite è chiuso.
Con l'apertura dei contati si genera all'interno del circuito secondario della bobina una corrente ad alta tensione che scaricandosi poi sugli elettrodi della candela produce la scintilla d'accensione
LA BOBINA
La bobina si compone di un circuito primario di uno secondario nonché il nucleo. Il tutto perfettamente isolate, è chiuso in un contenitore cilindrico che a una delle basi presenta due morsetti di bassa tensione e uno centrale per l'uscita dell'alta tensione.
Ogni motocicletta è provvista di un interruttore generale dell'impianto elettrico che in posizione "chiuso ", impedisce anche il passaggio della corrente a bassa tensione dalla batteria al circuito primario della bobina.
A motorie spento è importante ricordarsi di chiudere sempre l'interruttore per evitare che la corrente della batteria (nel caso che i contatti del ruttore siano chiusi) si scarichi totalmente sul circuito primario danneggiandone anche gli isolanti delle spire per eccesso di calore.
IL RUTTORE
E' l'interruttore che facendo circolare e interrompendo continuamente la corrente nel circuito primario, provoca la variazione di flusso magnetico necessaria per ottenere la tensione nel circuito secondario.
Normalmente esso è costituito da un piattello metallico opportunamente sagomato e forato al centro, al quale è saldato un perno su cui va inserita la levetta (spesso a due bracci con fulcro centrale ) del contatto mobile.
Il contatto fisso è riportato su una sbarretta metallica perpendicolare a un supporto regolabile; quello monile è solidale a una levetta pure metallica il cui fulcro come detto è sul perno del piattello.
Il contatto mobile è mantenuto aderente a quello fisso da una sottile lamina di acciaio elastico m al termine del quale si trova il morsetto a vite cui vanno collegati i due fili provenienti rispettivamente dalla bobina e dal condensatore.
FUNZIONAMENTO DEL RUTTORE
Il piattello viene fissato nella sua sede mediante viti in modo che dal foro centrale sporga la camma di comando del ruttore. Sul perno del piattello vanno infilati il contatto fisso e quello mobile nell'ordine.
Il supporto del contatto fisso va inserito sul piattello mediante viti.
Durante il funzionamento del motore la camma ruota e quindi si avrà l'apertura dei contatti ogni volta che l'eccentrico solleva il pattino solidale con il contatto mobile.
COLLEGAMENTO AL MORSETTO
IL filo che dalla bobina porta corrente alle puntine deve essere collegato assieme al filo del condensatore al morsetto a vite che si trova all'estremità libera della lamina elastica di richiamo del contatto mobile. Bisogna però fare attenzione a mantenere isolati i fili per fare ciò è necessario sistemare le rondelle isolanti in fibra che si trovano nel morsetto a vite , tra i capicorda dei fili e il supporto metallico del morsetto:
Nel caso che i fili non siano isolati il circuito elettrico rimarrà sempre chiuso e le puntine saranno escluse impedendo l'accensione del motore.
IL CONDENSATORE
E' una scatoletta cilindrica da una estremità della quale fuoriesce un cavetto elettrico che va collegato in parallelo a quello proveniente dalla bobina e diretto alle puntine. Il corpo del condensatore nel sistema di accensione è indispensabile in quanto esso provvede a caricarsi di corrente al momento in cui le puntine platinate interrompono il circuito elettrico .- Se il condensatore non assorbisse una certa quantità di energia di corrente questa come per inerzia al momento del distacco delle puntine correrebbe una forte scintilla che diminuirebbe nella bobina la velocità di variazione del flusso magnetico e di conseguenza non permetterebbe di ottenere l'alta tensione necessaria per fa scoccare una vigorosa scintilla tra gli elettrodi della candela Inoltre le extracorrenti di apertura (che causano le scintille che si sca
richerebbero tra i contatti in mancanza del condensatore) rovinerebbero rapidamente le puntine tanto da renderle inservibili in breve tempo
Una presenza eccessiva di scintille fra i contatti a motore in moto è dunque sintomo di scarsa efficienza del condensatore.
FUNZIONAMENTO DELL'ACCENSIONE A BATTERIA E RUTTORE
Dall'accumulatore la corrente passa al circuito primario della bobina lo attraversa e si porta sul contatto mobile de ruttore .
Essendo il contatto fisso a mass, i circuito elettrico a puntine unite è chiuso.
Con l'apertura dei contati si genera all'interno del circuito secondario della bobina una corrente ad alta tensione che scaricandosi poi sugli elettrodi della candela produce la scintilla d'accensione
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