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giovedì 1 ottobre 2015

accensione elettronica

Benché i sistemi di accensione di tipo tradizionale (ovverosia con un ruttore meccanico) sono ancora diffusi  nella maggior parte delle moto  specialmente se di elevate prestazioni essi sono stati sostituiti dai più efficienti sistemi elettronici  Si impiegano accensioni a scarica capacitiva  prive di  parti soggette a usura o a eventuali sregolazioni: IN esse al posto dei contatti viene impiegato un generatore a impulsi  costituito da un captatore o pick up  fisso e da una o più appendici  magnetiche  fissate a un piccolo disco  rotante oppure allo stesso rotore  dell'alternatore   che alimenta l'impianto elettrico. Il piccolo  impulso di corrente che si genera nel pick up fisso  e da una  o più appendici  magnetiche fissate a un piccolo disco rotante  oppure allo  stesso rotore  dell'alternatore  che alimen
ta l'impianto elettrico. Il piccolo  impulso di corrente che si genera nel pick up  ogni volta che l'appendice magnetica gli passa davanti  viene inviato alla centralina  elettronica dove viene amplificato  per raggiungere  quindi un tiristore che chiude il circuito  facendo scaricare l'energia elettrica  accumulatasi  all'interno del  di un apposito condensatore sul circuito primario della bobina: In questo modo si genera nel circuito secondario una corrente ad alta tensione  che raggiunge la candela e fa scoccare una scintilla molto vigorosa  anche se di brevissima durata.
Un altro tipo di accensione elettronica molto impiegato  in campo automobilistico  ma meno diffuso nelle moto  è quello a scarica induttiva. In questo caso  al posto  del tiristore vi è un transistor   che controlla il flusso di corrente. Questa è prodotta dal generatore  oppure inviata dalla batteria  e va ad alimentare il primario della bobina.
Quando il transistor è conduttore la corrente arriva al primario ma quando a esso arriva l'impulso proveniente  dal pick up (o trasduttore)  del tipo descritto  esistono  anche quelli di tipo ottico  che funzionano come fotocellule
Nei sistemi di accensione più sofisticati  la centralina è di tipo mappato  e può adeguare la fasatura di accensione scegliendo per ogni regine e per ogni carico motore sempre quella ottimale

martedì 29 settembre 2015

accensione a volano magnete

Questo tipo di  accensione trova ampio impiego soprattutto nel campo dei ciclomotori
I maggiori pregi stanno nel fatto che  raggruppano  iin un solo blocco il generatore  la bobina il ruttore e il condensatore semplifica notevolmente il sistema di accensione oltre a ridurre  non di poco i costi di produzione.
Inoltre il volano magnete non è utilizzato solo per l'accensione ma funge anche da volano esterno  per l'albero motore

Il volano

E una piastra circolare di materiale amagnetico (bronzo alluminio ottone) con un mozzo  centrale  e un certo numero di calamite fissate alla sua circonferenza.

Il piatto porta bobine o statore

E' un disco in materiale magnetico  fissato mediante viti esternamente  al carter motore dietro e all'interno  del volano magnetico.
Sul disco sono fissate due  o più bobine  avvolte attorno  a un nucleo  di materiale ad alta  permeabilità magnetica.
Sul disco  sono fissate due o più bobine  avvolte attorno  a un nucleo  di materiale ad alta permeabilità magnetica.
Una di queste bobine  è un vero e proprio magnete di accensione  con l'avvolgimento  primario  e secondario , l'altra (o le altre )  invece  è una bobina  necessaria a generare corrente alternata per tutte le esigenze dell'impianto elettrico.
In questo  caso il sistema di accensione è a volano magnete con bobina interna. Se invece il trasformatore  di alta tensione per la scintilla  della candela è esterno  pur ricevendo  corrente alternata generata da un apposito avvolgimento  situato sul disco fisso interno  al volano l'accensione  è a volano magnete  con bobina esterna.
Al disco  sono fissati pure il ruttore azionato da una camma (nei motori a due tempi e in certi motori a quattro tempi), e il  condensatore . Nel caso di motori  a quattro tempi  spesso il ruttore di accensione è situato  non all'estremità dell'albero a gomiti)  o su di una  estremità dell'albero a camme.

Funzionamento dell'accensione a volano magnete

Le calamite fissate alla periferia interna del volano  creano  un campo magnetico e magnetizzano i  nuclei degli avvolgimenti  che si trovano  sullo statore interno.
Facendo  girare l'albero motore il volano ruota con le sue calamite variando  il flusso magnetico  concatenato  al circuito primario  della bobina per cui si genera al suo interno una forza elettromotrice indotta e quindi una corrente indotta  a bassa tensione.
Interrompendo  il passaggio  di corrente nel circuito primario  una tensione indotta molto elevata sufficiente a far scoccare la scintilla fra gli elettrodi della candela

mercoledì 23 settembre 2015

accensione - a batteria

per l'accensione a batteria prenderemo in esame  i principali  componenti :

LA BOBINA
La bobina si  compone di un circuito primario  di uno secondario  nonché il nucleo. Il  tutto  perfettamente isolate, è chiuso  in un contenitore cilindrico che a una delle basi presenta due morsetti di bassa tensione  e uno centrale per l'uscita dell'alta tensione.
Ogni motocicletta è provvista di un interruttore generale dell'impianto elettrico che in posizione "chiuso ", impedisce  anche il passaggio della corrente a bassa tensione dalla batteria  al circuito primario della bobina.
A motorie spento  è importante ricordarsi di chiudere sempre l'interruttore  per evitare che la corrente della batteria (nel caso che i contatti del ruttore siano chiusi)  si scarichi totalmente  sul  circuito primario danneggiandone  anche gli isolanti delle spire per eccesso di calore.

IL RUTTORE
E' l'interruttore  che facendo circolare e interrompendo  continuamente la corrente nel circuito primario, provoca  la variazione di flusso magnetico necessaria per ottenere la tensione nel circuito secondario.
Normalmente esso è costituito  da un piattello metallico opportunamente  sagomato e forato al centro, al quale  è saldato  un perno su cui va inserita la levetta (spesso a due bracci con fulcro  centrale ) del contatto mobile.
Il contatto  fisso è riportato  su una sbarretta metallica perpendicolare a un supporto regolabile; quello  monile  è solidale a una levetta pure metallica il cui fulcro come detto è sul  perno del piattello.
Il contatto mobile è mantenuto  aderente a quello fisso  da una sottile lamina  di acciaio  elastico m al termine del quale  si trova il morsetto  a vite cui vanno collegati  i due fili provenienti  rispettivamente  dalla bobina e dal condensatore.

FUNZIONAMENTO DEL RUTTORE
Il piattello  viene fissato nella sua sede mediante viti in modo che dal foro centrale sporga la camma di comando del ruttore. Sul perno del piattello  vanno infilati  il contatto fisso  e quello mobile  nell'ordine.
Il supporto del contatto fisso  va inserito sul piattello mediante viti.
Durante  il funzionamento del motore la camma ruota e quindi  si avrà l'apertura dei contatti ogni volta che l'eccentrico  solleva il pattino  solidale con il contatto mobile.

COLLEGAMENTO  AL MORSETTO
IL filo che dalla bobina porta corrente alle puntine deve essere collegato  assieme al filo del condensatore  al morsetto a vite che si trova all'estremità  libera della lamina  elastica di richiamo del contatto mobile. Bisogna  però fare attenzione  a mantenere isolati i fili per fare ciò è necessario sistemare  le rondelle isolanti in fibra  che si trovano nel morsetto a vite , tra i capicorda dei fili e il supporto metallico  del morsetto:
Nel caso che i fili non siano isolati  il circuito  elettrico rimarrà sempre chiuso e le puntine saranno escluse  impedendo l'accensione del motore.

IL CONDENSATORE
E' una scatoletta cilindrica da una estremità della quale fuoriesce un cavetto elettrico  che va collegato  in parallelo a quello proveniente dalla bobina e diretto alle puntine. Il corpo del condensatore nel sistema di accensione è indispensabile  in quanto esso provvede a caricarsi  di corrente al momento in cui le puntine  platinate interrompono  il circuito elettrico .- Se il condensatore non assorbisse una certa quantità di energia di corrente questa come per inerzia  al momento del distacco delle puntine correrebbe una forte scintilla che diminuirebbe nella bobina la velocità di variazione del flusso magnetico  e di conseguenza non permetterebbe  di ottenere l'alta tensione necessaria per fa scoccare una vigorosa scintilla tra gli elettrodi  della candela Inoltre  le extracorrenti  di apertura (che causano  le scintille  che si sca
richerebbero tra i contatti in mancanza del condensatore) rovinerebbero rapidamente le puntine tanto da renderle  inservibili  in breve tempo
Una presenza eccessiva di scintille fra i contatti  a motore in moto è dunque sintomo  di scarsa efficienza del condensatore.

FUNZIONAMENTO DELL'ACCENSIONE  A BATTERIA  E RUTTORE

Dall'accumulatore  la corrente passa al circuito primario  della bobina lo attraversa e si porta sul contatto mobile de ruttore .
Essendo  il contatto fisso a mass, i  circuito  elettrico a puntine unite  è chiuso.
Con l'apertura dei contati si genera  all'interno del circuito  secondario della bobina una corrente ad alta tensione  che scaricandosi  poi sugli elettrodi  della candela produce la scintilla d'accensione