locandine

Visualizzazione post con etichetta il chopper. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta il chopper. Mostra tutti i post

martedì 28 luglio 2015

i mutamenti del chopper

nulla è immutabile dove prevale la creatività nel tempo  il chopper si evolve molto rapidamente
quelli che viaggiavano con la loro moto  e la trasformavano erano infatti individui diversi tra lor  dai gusti  e dalle aspirazioni  estremamente soggettivi  ognuno personalizzava  modificava la motocicletta  secondo il proprio intuito  e in questo modo  ci si allontanava  sempre più dal veicolo originale  seguendo percorsi diversi
gli unici banchi di prova erano le moto americane di grossa cilindrata  perché quelle giapponesi  non erano ancora presenti  sul mercato statunitense  mentre i veicoli inglesi  già essenziali non beneficiavano ancora di trasformazioni  rilevanti
tale atteggiamento  nacque dalla  necessità  di rendere le moto americane competitive quanto quelle inglesi
all'epoca le moto inglesi  già agili  leggere e potenti  grazie al peso  ridotto e alla concezione meccanica  più moderna  se confrontate con i tradizionali modelli  americani per questo motivo  nel 1952 la Harley lanciò sul mercato la versione più moderna della 750  con valvole laterali un cambio integrato  al carter motore a doppia culla e  una forcella telescopica per contrastare i modelli inglesi e soddisfare gli amanti del chopper
ma questo motore mancava di potenza di fronte alle motociclette inglesi  e alle Harley Davidson di grossa cilindrata alleggerite 
la moto fu perciò trasformata e nel 1954  fu sostituita con la kh 900 con motore di 883  centimetri cubi  che sviluppava  38 cavalli  a 5000 giri  al minuto  e raggiungeva una velocità massima  dichiarata di 160 chilometri  orari
gli amatori delle alte prestazioni  e delle macchine essenziali  avevano finalmente  una moto  che
rispondeva  alle loro aspettative
tuttavia nel corso degli anni  le Harley 74 di grossa cilindrata restavano quelle più "chopperizzate" di tutte
La Panhead in particolare  restò  nell'animo dei bikers come la moto sinonimo di chopper  per eccellenza
fu riconosciuta come veicolo migliore  della sua epoca  non solo dai bikers ma anche dagli harleisti  dei club ufficiali  e da coloro che ricercavano una buona  moto affidabile  e fedele  per percorrere lunghi tragitti
questa evoluzione delle motociclette si spiega anche con il fenomeno dei mezzi di informazione
proprio in quel periodo  grazie a qualche centauro avido di nozioni americane e alla ricerca di una vita motociclistica diversa da quella esistente in Europa  nel vecchio continente si impose il film
il selvaggio con Marlon Brando  e lee Marvin questo film ripropone  in modo romanzato  e holliwoodiano  un episodio realmente  accaduto a Hollister  in una piccola cittadina della California
nel 1947 Hollister fu teatro di una rivolta di motociclisti in occasione della celebrazione del giorno dell'Indipendenza  furono organizzate numerose manifestazioni tra cui una gara di moto
cerca 4000 centauri  dei dintorni e delle grandi città  si diedero appuntamento in qualità di spettatori e piloti
questi ultimi erano presenti con i team ufficiali  ma vi erano piloti indipendenti con la ferma intenzione di partecipare anche se non erano associati alla Associazione Americana Motociclismo  che si rifiutò di iscriverli quindi nella notte la festa degenerò e la mini sommossa finì con qualche arresto gli organi di informazione esagerarono nei racconti a questi eventi si inspirò il film il selvaggio

lunedì 6 luglio 2015

un chopper ad alte prestazioni

la parola chopper deriva dal verbo inglese to chop che significa tagliare a pezzetti, trinciare  triturare con una lama affilate e spessa  ma è un termine che si applica soprattutto in campo alimentare in macelleria e salumeria 
questo significa che in origine  un chopper non era altro che una motocicletta tagliuzzata più semplicemente affettata  tra la fine degli anni quaranta e gli inizi degli anni cinquanta non esisteva materiale che consentisse di truccare in modo efficace  una moto destinata alla strada
esistevano solo pezzi  elaborati destinati ai circuiti e quindi poco affidabili su strada che venivano utilizzati  per le Harley Davidson sportive  e per qualche altro veicolo
La soluzione  migliore in quegli anni era quella di alleggerire  le moto
dato che  i ciclomotori americani erano versioni turistiche per lunghe percorrenze  essi avevano un equipaggiamento che doveva assicurare il miglior comfort possibile perciò erano  notevolmente appesantiti  con una serie di elementi  come borse laterali  il parabrezza i poggiapiedi larghi ed avvolgenti  tubi di scappamento  enormi parafanghi larghi  che coprivano pneumatici con diametri e larghezze  imponenti  selle enormi 
Bastò quindi eliminare  gran parte di questi elementi pesanti ingombranti  per perdere  decine di chilogrammi
la sella fu naturalmente sostituita con un modello più piccolo  facile da ricuperare tra il materiale da competizione 
fu anche l'occasione per sopprimere  gli enormi tubi di scappamento  e di sostituirli  con modelli provenienti dal mondo delle gare  e meglio ancora fabbricarseli da soli  le grandi ruote originali  furono eliminati recuperando i mozzo  e sostituite con ruote di dimensioni ridotte sia davanti che dietro
inoltre il modello della GT fu sostituito  con un modello più adatto alla moto così modificata  e in alcune  occasioni  il grande serbatoio  fu sostituito con uno più piccolo 
Il nome chopper  si impose lentamente  per qualificare queste moto bizzarre
il chopper appare con un telaio  massiccio  una sella minuscola e un motore enorme di 1220 centimetri cubi  le cui prestazioni sfiorano i 200 chilometri
una volta alleggerita la moto  possiede già  ben altre prestazioni  ma dato questo spesso  non basta si mette mano anche ai motori

martedì 16 giugno 2015

le evoluzioni dei chopper

l'evoluzione del chopper aumentò negli stati uniti  esperti di questo ramo  cominciarono ad aprire  officine specializzate
la ricerca estetica e soprattutto del particolare originale  cominciò a prevalere sul lato pratico della moto
lentamente l'importanza capitale del motore fu dimenticata per lasciar posto all'eccentricità più spinta 
il motore poteva essere con un bicilindrico  a V Harley Davidson  da un quadri cilindrico giapponese  o da un bicilindrico inglese  a quel punto  non aveva più importanza  agli occhi degli utenti le cromature accentuate  al massimo i sissy bar (o schienalino) smisurato  le forcelle  di lunghezza infinita  i tubi di scappamento sollevati  con raccordi alterati per non parlare delle fioriture e degli arabeschi  fatti con rottami talvolta rabberciati fecero dimenticare l'origine prima del chopper  legata alla  ricerca della prestazione  alcune di queste moto  oltre ad essere poco maneggevoli e impossibili da guidare avevano  un peso esagerato
molti chopper però erano ben studiati  e concepiti
negli Stati Uniti  si sviluppò anche la  vendita per corrispondenza delle componenti  per chopper che consentì a tutti di  personalizzare  la propria moto a casa  ma non solo
si poteva ricevere poster che raffiguravano i mitici chopper  con lunghe forcelle telai allungati  e grossi bicilindrici  a V perfettamente  valorizzati  oltre che a magliette e gadget  legati a questo stile di vita 
la vendita per corrispondenza  sviluppatasi conobbe un'espansione fiorente  nel corso degli anni ma le continue ricerche estetiche dei bikers la resero insufficiente cominciò così  a svilupparsi una vera e propria industria  con officine e laboratori  dove si producevano e vendevano  i pezzi che servivano  a trasformare le moto ma anche a costruirle
ciò consentì  infine di rispondere  a una domanda relativa a un nuovo mercato  in espansione che rappresentava un potenziale  enorme
il chopper conobbe  quindi uno sviluppo folgorante ma conservò l'immagine  emersa da un passato burrascoso
poi durante gli anni settanta alcuni Stati americani  cominciarono  a promulgare leggi destinate a limitare le eccentricità del chopper
Le Street Racer possono essere definite  chopper  alleggeriti  slanciati  ed eleganti  che offrono buone prestazioni  e ricercano in primo luogo tale criterio
per chopper tradizionale si intende  un veicolo dal telaio rigido lungo e affusolato  ma con un angolo di inclinazione  sufficientemente rilevante per poter ospitare una forcella più lunga rispetto a quella originale  un piccolo serbatoio  un manubrio piccolo  e piatto arretrato  e lungo e sollevato  una sella consona al look della moto e uno sissy bar  di dimensione variabile 
in realtà nel campo dei chopper la libertà resta ancora grande come vuole il principio stesso del veicolo 
Abbiamo poi la Low rider una moto bassa e lunga  con il canotto  di sterzo inclinato   ma con una forcella accorciata od originale  e punta più al particolare e alla prestazione del motore rispetto al chopper tradizionale  e ha una linea più compatta
Si può parlare anche di Street Drag apparsa tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta  sotto forma di Street racer
si tratta di una moto  he ricerca prestazioni spinte con un motore elaborato  linee basse e compatte  con l'aggiunta a volte  del protossido di azoto  per aumentare le prestazioni di ripresa
la show bike è una moto da esposizione  destinata ad esser ammirata e non guidata
Le Oldies  sono  moto nuove che cercano di assomigliare a quelle vecchie
il chopper ha un avvenire radioso  spianato dal settore custom dove le trasformazioni stravaganti  ma non radicali  si vedono sempre di più