nulla è immutabile dove prevale la creatività nel tempo il chopper si evolve molto rapidamente
quelli che viaggiavano con la loro moto e la trasformavano erano infatti individui diversi tra lor dai gusti e dalle aspirazioni estremamente soggettivi ognuno personalizzava modificava la motocicletta secondo il proprio intuito e in questo modo ci si allontanava sempre più dal veicolo originale seguendo percorsi diversi
gli unici banchi di prova erano le moto americane di grossa cilindrata perché quelle giapponesi non erano ancora presenti sul mercato statunitense mentre i veicoli inglesi già essenziali non beneficiavano ancora di trasformazioni rilevanti
tale atteggiamento nacque dalla necessità di rendere le moto americane competitive quanto quelle inglesi
all'epoca le moto inglesi già agili leggere e potenti grazie al peso ridotto e alla concezione meccanica più moderna se confrontate con i tradizionali modelli americani per questo motivo nel 1952 la Harley lanciò sul mercato la versione più moderna della 750 con valvole laterali un cambio integrato al carter motore a doppia culla e una forcella telescopica per contrastare i modelli inglesi e soddisfare gli amanti del chopper
ma questo motore mancava di potenza di fronte alle motociclette inglesi e alle Harley Davidson di grossa cilindrata alleggerite
la moto fu perciò trasformata e nel 1954 fu sostituita con la kh 900 con motore di 883 centimetri cubi che sviluppava 38 cavalli a 5000 giri al minuto e raggiungeva una velocità massima dichiarata di 160 chilometri orari
gli amatori delle alte prestazioni e delle macchine essenziali avevano finalmente una moto che
rispondeva alle loro aspettative
tuttavia nel corso degli anni le Harley 74 di grossa cilindrata restavano quelle più "chopperizzate" di tutte
La Panhead in particolare restò nell'animo dei bikers come la moto sinonimo di chopper per eccellenza
fu riconosciuta come veicolo migliore della sua epoca non solo dai bikers ma anche dagli harleisti dei club ufficiali e da coloro che ricercavano una buona moto affidabile e fedele per percorrere lunghi tragitti
questa evoluzione delle motociclette si spiega anche con il fenomeno dei mezzi di informazione
proprio in quel periodo grazie a qualche centauro avido di nozioni americane e alla ricerca di una vita motociclistica diversa da quella esistente in Europa nel vecchio continente si impose il film
il selvaggio con Marlon Brando e lee Marvin questo film ripropone in modo romanzato e holliwoodiano un episodio realmente accaduto a Hollister in una piccola cittadina della California
nel 1947 Hollister fu teatro di una rivolta di motociclisti in occasione della celebrazione del giorno dell'Indipendenza furono organizzate numerose manifestazioni tra cui una gara di moto
cerca 4000 centauri dei dintorni e delle grandi città si diedero appuntamento in qualità di spettatori e piloti
questi ultimi erano presenti con i team ufficiali ma vi erano piloti indipendenti con la ferma intenzione di partecipare anche se non erano associati alla Associazione Americana Motociclismo che si rifiutò di iscriverli quindi nella notte la festa degenerò e la mini sommossa finì con qualche arresto gli organi di informazione esagerarono nei racconti a questi eventi si inspirò il film il selvaggio
locandine
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martedì 28 luglio 2015
lunedì 6 luglio 2015
un chopper ad alte prestazioni
la parola chopper deriva dal verbo inglese to chop che significa tagliare a pezzetti, trinciare triturare con una lama affilate e spessa ma è un termine che si applica soprattutto in campo alimentare in macelleria e salumeria
questo significa che in origine un chopper non era altro che una motocicletta tagliuzzata più semplicemente affettata tra la fine degli anni quaranta e gli inizi degli anni cinquanta non esisteva materiale che consentisse di truccare in modo efficace una moto destinata alla strada
esistevano solo pezzi elaborati destinati ai circuiti e quindi poco affidabili su strada che venivano utilizzati per le Harley Davidson sportive e per qualche altro veicolo
La soluzione migliore in quegli anni era quella di alleggerire le moto
dato che i ciclomotori americani erano versioni turistiche per lunghe percorrenze essi avevano un equipaggiamento che doveva assicurare il miglior comfort possibile perciò erano notevolmente appesantiti con una serie di elementi come borse laterali il parabrezza i poggiapiedi larghi ed avvolgenti tubi di scappamento enormi parafanghi larghi che coprivano pneumatici con diametri e larghezze imponenti selle enormi
Bastò quindi eliminare gran parte di questi elementi pesanti ingombranti per perdere decine di chilogrammi
la sella fu naturalmente sostituita con un modello più piccolo facile da ricuperare tra il materiale da competizione
fu anche l'occasione per sopprimere gli enormi tubi di scappamento e di sostituirli con modelli provenienti dal mondo delle gare e meglio ancora fabbricarseli da soli le grandi ruote originali furono eliminati recuperando i mozzo e sostituite con ruote di dimensioni ridotte sia davanti che dietro
inoltre il modello della GT fu sostituito con un modello più adatto alla moto così modificata e in alcune occasioni il grande serbatoio fu sostituito con uno più piccolo
Il nome chopper si impose lentamente per qualificare queste moto bizzarre
il chopper appare con un telaio massiccio una sella minuscola e un motore enorme di 1220 centimetri cubi le cui prestazioni sfiorano i 200 chilometri
una volta alleggerita la moto possiede già ben altre prestazioni ma dato questo spesso non basta si mette mano anche ai motori
questo significa che in origine un chopper non era altro che una motocicletta tagliuzzata più semplicemente affettata tra la fine degli anni quaranta e gli inizi degli anni cinquanta non esisteva materiale che consentisse di truccare in modo efficace una moto destinata alla strada
esistevano solo pezzi elaborati destinati ai circuiti e quindi poco affidabili su strada che venivano utilizzati per le Harley Davidson sportive e per qualche altro veicolo
La soluzione migliore in quegli anni era quella di alleggerire le moto
dato che i ciclomotori americani erano versioni turistiche per lunghe percorrenze essi avevano un equipaggiamento che doveva assicurare il miglior comfort possibile perciò erano notevolmente appesantiti con una serie di elementi come borse laterali il parabrezza i poggiapiedi larghi ed avvolgenti tubi di scappamento enormi parafanghi larghi che coprivano pneumatici con diametri e larghezze imponenti selle enormi
Bastò quindi eliminare gran parte di questi elementi pesanti ingombranti per perdere decine di chilogrammi
la sella fu naturalmente sostituita con un modello più piccolo facile da ricuperare tra il materiale da competizione
fu anche l'occasione per sopprimere gli enormi tubi di scappamento e di sostituirli con modelli provenienti dal mondo delle gare e meglio ancora fabbricarseli da soli le grandi ruote originali furono eliminati recuperando i mozzo e sostituite con ruote di dimensioni ridotte sia davanti che dietro
inoltre il modello della GT fu sostituito con un modello più adatto alla moto così modificata e in alcune occasioni il grande serbatoio fu sostituito con uno più piccolo
Il nome chopper si impose lentamente per qualificare queste moto bizzarre
il chopper appare con un telaio massiccio una sella minuscola e un motore enorme di 1220 centimetri cubi le cui prestazioni sfiorano i 200 chilometri
una volta alleggerita la moto possiede già ben altre prestazioni ma dato questo spesso non basta si mette mano anche ai motori
martedì 16 giugno 2015
le evoluzioni dei chopper
l'evoluzione del chopper aumentò negli stati uniti esperti di questo ramo cominciarono ad aprire officine specializzate
la ricerca estetica e soprattutto del particolare originale cominciò a prevalere sul lato pratico della moto
lentamente l'importanza capitale del motore fu dimenticata per lasciar posto all'eccentricità più spinta
il motore poteva essere con un bicilindrico a V Harley Davidson da un quadri cilindrico giapponese o da un bicilindrico inglese a quel punto non aveva più importanza agli occhi degli utenti le cromature accentuate al massimo i sissy bar (o schienalino) smisurato le forcelle di lunghezza infinita i tubi di scappamento sollevati con raccordi alterati per non parlare delle fioriture e degli arabeschi fatti con rottami talvolta rabberciati fecero dimenticare l'origine prima del chopper legata alla ricerca della prestazione alcune di queste moto oltre ad essere poco maneggevoli e impossibili da guidare avevano un peso esagerato
molti chopper però erano ben studiati e concepiti
negli Stati Uniti si sviluppò anche la vendita per corrispondenza delle componenti per chopper che consentì a tutti di personalizzare la propria moto a casa ma non solo
si poteva ricevere poster che raffiguravano i mitici chopper con lunghe forcelle telai allungati e grossi bicilindrici a V perfettamente valorizzati oltre che a magliette e gadget legati a questo stile di vita
la vendita per corrispondenza sviluppatasi conobbe un'espansione fiorente nel corso degli anni ma le continue ricerche estetiche dei bikers la resero insufficiente cominciò così a svilupparsi una vera e propria industria con officine e laboratori dove si producevano e vendevano i pezzi che servivano a trasformare le moto ma anche a costruirle
ciò consentì infine di rispondere a una domanda relativa a un nuovo mercato in espansione che rappresentava un potenziale enorme
il chopper conobbe quindi uno sviluppo folgorante ma conservò l'immagine emersa da un passato burrascoso
poi durante gli anni settanta alcuni Stati americani cominciarono a promulgare leggi destinate a limitare le eccentricità del chopper
Le Street Racer possono essere definite chopper alleggeriti slanciati ed eleganti che offrono buone prestazioni e ricercano in primo luogo tale criterio
per chopper tradizionale si intende un veicolo dal telaio rigido lungo e affusolato ma con un angolo di inclinazione sufficientemente rilevante per poter ospitare una forcella più lunga rispetto a quella originale un piccolo serbatoio un manubrio piccolo e piatto arretrato e lungo e sollevato una sella consona al look della moto e uno sissy bar di dimensione variabile
in realtà nel campo dei chopper la libertà resta ancora grande come vuole il principio stesso del veicolo
Abbiamo poi la Low rider una moto bassa e lunga con il canotto di sterzo inclinato ma con una forcella accorciata od originale e punta più al particolare e alla prestazione del motore rispetto al chopper tradizionale e ha una linea più compatta
Si può parlare anche di Street Drag apparsa tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta sotto forma di Street racer
si tratta di una moto he ricerca prestazioni spinte con un motore elaborato linee basse e compatte con l'aggiunta a volte del protossido di azoto per aumentare le prestazioni di ripresa
la show bike è una moto da esposizione destinata ad esser ammirata e non guidata
Le Oldies sono moto nuove che cercano di assomigliare a quelle vecchie
il chopper ha un avvenire radioso spianato dal settore custom dove le trasformazioni stravaganti ma non radicali si vedono sempre di più
la ricerca estetica e soprattutto del particolare originale cominciò a prevalere sul lato pratico della moto
lentamente l'importanza capitale del motore fu dimenticata per lasciar posto all'eccentricità più spinta
il motore poteva essere con un bicilindrico a V Harley Davidson da un quadri cilindrico giapponese o da un bicilindrico inglese a quel punto non aveva più importanza agli occhi degli utenti le cromature accentuate al massimo i sissy bar (o schienalino) smisurato le forcelle di lunghezza infinita i tubi di scappamento sollevati con raccordi alterati per non parlare delle fioriture e degli arabeschi fatti con rottami talvolta rabberciati fecero dimenticare l'origine prima del chopper legata alla ricerca della prestazione alcune di queste moto oltre ad essere poco maneggevoli e impossibili da guidare avevano un peso esagerato
molti chopper però erano ben studiati e concepiti
negli Stati Uniti si sviluppò anche la vendita per corrispondenza delle componenti per chopper che consentì a tutti di personalizzare la propria moto a casa ma non solo
si poteva ricevere poster che raffiguravano i mitici chopper con lunghe forcelle telai allungati e grossi bicilindrici a V perfettamente valorizzati oltre che a magliette e gadget legati a questo stile di vita
la vendita per corrispondenza sviluppatasi conobbe un'espansione fiorente nel corso degli anni ma le continue ricerche estetiche dei bikers la resero insufficiente cominciò così a svilupparsi una vera e propria industria con officine e laboratori dove si producevano e vendevano i pezzi che servivano a trasformare le moto ma anche a costruirle
ciò consentì infine di rispondere a una domanda relativa a un nuovo mercato in espansione che rappresentava un potenziale enorme
il chopper conobbe quindi uno sviluppo folgorante ma conservò l'immagine emersa da un passato burrascoso
poi durante gli anni settanta alcuni Stati americani cominciarono a promulgare leggi destinate a limitare le eccentricità del chopper
Le Street Racer possono essere definite chopper alleggeriti slanciati ed eleganti che offrono buone prestazioni e ricercano in primo luogo tale criterio
per chopper tradizionale si intende un veicolo dal telaio rigido lungo e affusolato ma con un angolo di inclinazione sufficientemente rilevante per poter ospitare una forcella più lunga rispetto a quella originale un piccolo serbatoio un manubrio piccolo e piatto arretrato e lungo e sollevato una sella consona al look della moto e uno sissy bar di dimensione variabile
in realtà nel campo dei chopper la libertà resta ancora grande come vuole il principio stesso del veicolo
Abbiamo poi la Low rider una moto bassa e lunga con il canotto di sterzo inclinato ma con una forcella accorciata od originale e punta più al particolare e alla prestazione del motore rispetto al chopper tradizionale e ha una linea più compatta
Si può parlare anche di Street Drag apparsa tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta sotto forma di Street racer
si tratta di una moto he ricerca prestazioni spinte con un motore elaborato linee basse e compatte con l'aggiunta a volte del protossido di azoto per aumentare le prestazioni di ripresa
la show bike è una moto da esposizione destinata ad esser ammirata e non guidata
Le Oldies sono moto nuove che cercano di assomigliare a quelle vecchie
il chopper ha un avvenire radioso spianato dal settore custom dove le trasformazioni stravaganti ma non radicali si vedono sempre di più
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