L'idea che stava dietro al progetto della cafè racer era quella di combinare una stradale con lo stile delle moto da competizione delle gare di flat-track, il tutto in una sporster
la moto usciva dagli schemi tradizionali della moda degli anni '70 delle altre moto di serie Harley Davidson e questo si tradusse in un mercato di nicchia per quegli anni tuttavia dalla fine degli anni '90 viene considerata una moto da collezione
il suffisso CR aggiunto al nome XL della Sporster stava proprio per Cafè Racer e spiccava sul coperchio della trasmissione primaria
fatta eccezione per gli scarichi siamesi che erano di colore nero opaco la nuova Sporster sfoggiava una livrea completamente nera lucida piuttosto impressionante
il resto delle parti della moto erano finite con cromature e leghe lucide
alcune parti erano state ridisegnate di sana pianta come il serbatoio del carburante e la sella portava una chiara impronta del mondo delle corse
La parte posteriore del telaio si basava su disegno della XR750 ma nell'insieme le proporzioni si adattavano per dare sede al serbatoio dell'olio e alla batteria di conseguenza gli ammortizzatori erano montati più indietro che negli altri modelli
la posizione del freno posteriore e dei meccanismi del cambio permettevano al pilota di assumere una posizione di guida sportiva
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