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venerdì 12 giugno 2015

il motore a quattro tempi - quadricilindrico in linea

la Honda CB750  aveva una caratteristica straordinaria  la configurazione del motore  quattro cilindri  in linea  disposti  trasversalmente  nel telaio  come due motori bicilindrici paralleli  affiancati
In passato c'erano già state quadricilindriche la Henderson e altre case avevano sviluppato  moto con quattro cilindri  disposti longitudinalmente  di conseguenza le moto erano molto lunghe e scomode da manovrare
per questo motivo  e per la loro  complessità che le rendeva ancora più inaffidabili  delle prime monocilindriche  e bicilindirche le prime  quadricilindriche  longitudinali  non presero  mai piede
dopo la Honda anche la Kawasaki  presentò una quadriclindrica la Z1
i giapponesi hanno costruito molte quadircilindriche  vennero chiamate UJM (Universal Japenese motorcycle)

i motori a quattro cilindri  in linea sono semplici  gli alberi a gomiti ruotano su cinque o sei  supporti di banco
Lo schema si presta assai bene  all'adozione di uno o due alberi  a camme in testa  l'equilibratura è decisamente buona  e il raffreddamento non comporta  problemi 
E' un motore dall'elevato costo di produzione 
possono sorgere dei problemi sopra una certa cilindrata  a causa  della larghezza del motore  che oltre ad aumentare  la sezione frontale  deve essere montato un po' in altro  nel telaio allo scopo di lasciare  la possibilità di piegare in curva senza toccare con il carter
Lo schema porta  a realizzazioni  piuttosto pesanti  anche se molto lineari nel disegno 
potenze molto elevate e alte velocità di rotazione sono pagate  in genere con uno scarso tiro ai bassi regimi
altri motori  a quattro cilindri  che hanno raggiunto una diffusione veramente ragguardevole sono quelli a V con asse di rotazione dell'albero a gomiti trasversale  rispetto al telaio
questi propulsori  rispetto a quelli  in linea presentano il vantaggio di  essere sensibilmente più stretti e di potere quindi essere installati più in basso rispetto al telaio  senza pericolo di strisciare contro l'asfalto  in curva
Poiché la  sezione frontale  del veicolo  è minore risulta inferiore  anche la resistenza aerodinamica  l'albero a gomiti  corto e rigido  è dotato di due perni a manovella  su ciascuno dei quali  lavorano affiancate le bielle  meno diffusi sono i motori a quattro cilindri a V  con asse di rotazione dell'albero longitudinale 
un altro  schema prevede che i quattro cilindri  siano contrapposti  consente di ottenere un ottima equilibratura e  un baricentro molto basso
i limiti sono costituiti  dall'ingombro

giovedì 11 giugno 2015

la moto più costosa del mondo

eccola la moto più costosa al mondo interamente costruita a mano con telaio e dettagli in oro
il preparatore è il turco  Tarhan Telli 
sebbene costruita con metallo non dobbiamo aspettarci il solito luccichio perché è stata usata una particolare tecnica per invecchiare il metallo
richiama il mito greco  sul serbatoio possiamo ammirare la testa di medusa in rilievo

VIVERE E CREARE - ARLEN NESS

Arlen Ness ha passto la giovinezza nell'atmosfera delle Hot-Tods e sui chopper di San Francisco in California  rifinendo la sua moto  mentre faceva il camionista  e poi il carpentiere per  finanziare la sua passione
a 28 anni riusciva a vivere come designer diventando ogni giorno sempre più apprezzato la sua carriera è avanzata molto rapidamente
l'avvento delle  CNC  (macchine a controllo numerico computerizzato)  gli permise di  produrre in grandi quantità  e di lanciare sul mercato  fantastici accessori di alluminio  per moto V- Twin
decise allora di sbarcare in Europa dove fu influenzato dall'arte francese  colpito dalle linee maestose delle macchine d'epoca ma anche dalle macchine sportive italiane
tornato in America  era se possibile più creativo  inaugurò una linea Kustom
il lavoro di carrozzeria  audace per le difficoltà e armonioso nelle linee  dolci prive di  aggressività segnò la svolta  nel mondo delle moto  e gli permise di crearsi una solida reputazione
Ha progressivamente costruito un impero della customizzazione
non ha mai smesso di  innovare consapevole della sua vena artistica  lavora con il figlio Cory
Arlen Ness è un vero artista  diventato senza volerlo  una leggenda nell'universo delle due ruote
In principio si occupava solo dell'estetica delle moto soprattutto degli amici e continuò nel lavoro di carpentiere poi conobbe i veri biker
Decise di occuparsi completamente alle moto iniziò a disegnare modelli di  manubri personalizzati alti per i chopper
naturalmente l'attività divenne sempre più importante assunse del personale  e si fece aiutare dal fratello
quando aveva trent'anni adorava il look chopper  il suo desiderio era quello di costruire una moto  quello che più gli piaceva dell'Harley era il suono del motore  le forme snelle la simmetria e soprattutto la possibilità di customizzare
Arlen non aveva al tempo esempi da seguire  né una scuola  a cui rifarsi  doveva solo inventare
si concentrò sull'armonia delle linee sull'equilibrio delle dimensioni 
Ness non amava le forme esagerate  le forcelle troppo lunghe  ma guardava all'armonia delle proporzioni
il sogno di Arlen era completare un catalogo che contenesse tutti pezzi necessari per costruire una motocicletta  Ness al cento per cento
un altro sogno era costruire veicoli assemblati personalmente
il mito Ness ha conosciuto una diffusione straordinaria il suo pubblico lo considera una leggenda

HARLEY DAVIDSON LA STORIA - I MOTORI BICILINDRICI A V I PROTOTIPI

tante motociclette esteriormente sembrano Harley ma non lo sono
occorre sapere che  diverse società negli Stati Uniti fabbricano  bicilindriche a V partendo da pezzi aftermarket inizialmente destinati alla Harley  che siano telai motori scatole del cambio o componenti varie 
esiste poi un numero di motori giapponesi che riprendono lo stesso spirito delle Harley  Davidson e che sono costruite con propulsori  bicilindrici a V
questa diffusione nasce dall'infatuazione per le Harley  Davidson
ciò tuttavia non farà che generare imitazioni  dal momento che certi costruttori seguono unicamente la via delle custom da turismo si tratta di moto  di grossa cilindrata  con un'estetica dalla personalità molto forte tipo la Gold wing

Si tratta  dunque di moto con una linea che rimanda la concezione del custom da granturismo  ma che rappresentano una scelta diversa dalla Harley  poiché sono moto che ha esercitato il monopolio da diversi anni
Adesso esistono moto che possono far concorrenza alla Harley ma non è stato sempre così in passato ha sempre mantenuto la sua posizione dominante sul mercato la linea si evolse poco ma la meccanica  dovette rinnovarsi all'inizio degli anni Cinquanta  una delle principali  preoccupazioni restava la diversificazione della gamma
oltre alle grosse cilindrate produsse anche le medie cilindrate, furono realizzati numerosi progetti di piccoli modelli di tipo britannico e la casa pensò di introdurre  nuovamente le mono cilindriche degli anni trenta
In realtà mentre sviluppava lentamente le grosse cilindrate  si accontentava di sostituire la WL /%= con le K poi con le KH  sviluppò parallelamente  la KL 750
benché avesse 150 centimetri cubi in meno  della KH 900 risultava più potente grazie a carburatori  alla distribuzione con valvole in testa comandate da una catena duplex e al motore in alluminio non fu comunque prodotta in serie perché risultò troppo oneroso
dopo l'enorme successo portato dalla prima Sporster nel 1957 il progetto della KL fu abbandonato
nove anni più tardi  il reparto ricerche della Harley elaborò i modellino di una motocicletta battezzata X100 con motore  quattro cilindri  orizzontali e doppio albero a camme in testa
tuttavia l'enorme investimento per acquistare nuovi locali e macchinare per realizzare questa meccanica speciale non consentì di concretizzare i progetto
fu una fortuna perché la Honda 750  lanciata in quel periodo era molto più bella 
più o meno in questo periodo la Harley fu acquistata dalla AMF  e due anni più tardi  la nuova società fece il tentativo di sostituire la sporster con un bicilindrico 750  centimetri cubi ma non ci riuscì

lunedì 8 giugno 2015

VIAGGIARE IN MOTO

Ci sono moto molto comode e altre meno per viaggiare
La scomodità influisce sulla riuscita di un viaggio ma anche un serbatoio troppo piccolo ultimamente  i serbatoi sono abbastanza grandi da non rimanere a piedi tra un serbatoio e l'altro ma  una  volta  le Sposter procuravano non pochi problemi per la benzina e bisognava stare attenti a non rimanere a secco anche oggi hanno serbatoi piccoli ma il rischio di rimanere a piedi si è ridotto
per portare i bagagli se avete già le borse laterali  siete già a buon punto  se dovete invece portare borse e bagagli bisogna stare molto attenti che siano assicurate bene e che non entrino in contatto con gomme o trasmissione

le borse possono essere

laterali
cioè montate  ai fianchi della ruota posteriore

sul serbatoio
si lega al serbatoio e di solito contiene oggetti e indumenti che possono essere utili in qualsiasi momento e quindi facilmente recuperabili

posteriore
ci sono ottime borse da legare sulla parte posteriore già dotate di elastici  con cui si possono assicurare alla moto

le borse laterali oltre a quelle rigide di serie possono essere morbide di pelle  vinile o nylon
di solito invece quelle sul serbatoio e posteriori sono di nylon pesante
le borse morbide non sono sicure come quelle rigide soggette a furti e possono toccare le ruote o cadere non sono impermeabili
però possono essere facilmente rimovibili e sono meno care di quelle rigide

Spesso come succede quando si va in macchina o in aereo anche in moto si portano delle cose che non usiamo

ecco dei consigli

per il pronto soccorso
fasce garze
antibiotici

non bisogna esagerare con l'abbigliamento  un paio di jeans di ricambio qualche maglietta  e un dolcevita che serve no è pesante ma copre bene anche il collo
e la biancheria necessaria

il viaggio in moto è molto bello ma anche stancante quindi cercate di bere molta acqua e non rimpinzatevi troppo

prima di partire l'ideale sarebbe scegliere bene il percorso studiando la cartina e stando attenti a non esagerare con i km sulla cartina sembra tutto semplice e piacevole poi in realtà e tutta un'altra storia
quindi non scegliete un percorso troppo lungo
Non stancatevi troppo fermatevi spesso anche solo per sgranchirvi le gambe e fate attenzione perché quando si è stanchi i tempi di reazione cambiano  anche se il rischio di addormentarsi è meno frequente che in macchina

CHE COS'E' IL PINSTRING?

il pinstring è un'arte figurativa che consiste nel disegnare linee sottili  chiamate pin stripes



sembra un lavoro facile ma invece richiede molta abilità di solito i pennelli dalle setole molto lunghe vengono costruiti appositamente per questa tecnica e vengono usate vernici speciali
 vediamo tante opere d'arte su serbatoi  e parafanghi realizzati con vernici sintetiche al asciugatura lenta

domenica 7 giugno 2015

giro su lago di Lecco domenica 7 giugno 2015

Eccoci pronti per un altro bel giro e per una mangiata  
la giornata è bella il sole è fin troppo caldo ma nonostante la giornata afosissima affrontiamo il viaggio con le marmitte roventi 
prima aperitivo per non farci mancare niente
e dopo un bel giro panoramico
 un bel posticino vicino al lago 






la moto della Margherita

 la sella mooolto comoda



barby







aperitivo








pranzo