la Honda CB750 aveva una caratteristica straordinaria la configurazione del motore quattro cilindri in linea disposti trasversalmente nel telaio come due motori bicilindrici paralleli affiancati
In passato c'erano già state quadricilindriche la Henderson e altre case avevano sviluppato moto con quattro cilindri disposti longitudinalmente di conseguenza le moto erano molto lunghe e scomode da manovrare
per questo motivo e per la loro complessità che le rendeva ancora più inaffidabili delle prime monocilindriche e bicilindirche le prime quadricilindriche longitudinali non presero mai piede
dopo la Honda anche la Kawasaki presentò una quadriclindrica la Z1
i giapponesi hanno costruito molte quadircilindriche vennero chiamate UJM (Universal Japenese motorcycle)
i motori a quattro cilindri in linea sono semplici gli alberi a gomiti ruotano su cinque o sei supporti di banco
Lo schema si presta assai bene all'adozione di uno o due alberi a camme in testa l'equilibratura è decisamente buona e il raffreddamento non comporta problemi
E' un motore dall'elevato costo di produzione
possono sorgere dei problemi sopra una certa cilindrata a causa della larghezza del motore che oltre ad aumentare la sezione frontale deve essere montato un po' in altro nel telaio allo scopo di lasciare la possibilità di piegare in curva senza toccare con il carter
Lo schema porta a realizzazioni piuttosto pesanti anche se molto lineari nel disegno
potenze molto elevate e alte velocità di rotazione sono pagate in genere con uno scarso tiro ai bassi regimi
altri motori a quattro cilindri che hanno raggiunto una diffusione veramente ragguardevole sono quelli a V con asse di rotazione dell'albero a gomiti trasversale rispetto al telaio
questi propulsori rispetto a quelli in linea presentano il vantaggio di essere sensibilmente più stretti e di potere quindi essere installati più in basso rispetto al telaio senza pericolo di strisciare contro l'asfalto in curva
Poiché la sezione frontale del veicolo è minore risulta inferiore anche la resistenza aerodinamica l'albero a gomiti corto e rigido è dotato di due perni a manovella su ciascuno dei quali lavorano affiancate le bielle meno diffusi sono i motori a quattro cilindri a V con asse di rotazione dell'albero longitudinale
un altro schema prevede che i quattro cilindri siano contrapposti consente di ottenere un ottima equilibratura e un baricentro molto basso
i limiti sono costituiti dall'ingombro
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