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domenica 18 luglio 2021

la storia dei motori Harley Davidson

 la storia dei motori Harley Davidson

La prima Harley fu costruita con un propulsore  da 400 cmc e definita la numero uno.

Ma il primo bicilidrico  che ancora oggi possiamo trovare in circolazione è il FLATHEAD costruito nel 1929 utilizzato poi fino al 1973 con qualche variazione.
Un motore a valvole  laterali  che aprono il passaggio dei gas cioè poste lateralmente al cilindro.
Questo motore permette libertà di dimensione delle valvole, meno componenti ed di facile costruzione  e evita che il pistone e le valvole si tocchino mentre è in moto.
La più utilizzata era la cilindrata 45 cubic inches poco meno di 750 cm3. Le teste sono grigie e i cilindri  neri  più bassi rispetto ai moderni V-Twin. Gli imbocchi dei collettori di scarico sporgono dai cilindri. I carter hanno motivo a righe orizzontali.







e che dire del KNUCKLEHEAD prodotto tra il 1936 e il 1947 prima denominato tecnicamente OHVS (OVER HEAD VALVES) prende il nome di Knucklehead nella California degli anni '60 alla nascita del chopper. Chiamato così  per e cover dei bilancieri (Rocker Boxes) a forma di nocca (Knukle). Inizia ad essere utilizzato dal 1936 sul modello EL ha una cilindrata di 61 cubic inches circa 1000 cm3. Dal 1941 era disponibile in 74 c.i. (1200 cm3).
Le teste hanno "bottoni" esagonali. I cilindri iniziano ad esser più alti  del Flathead ma se non fosse per le teste  il modello è molto simile al precedente esteticamente.





PANHEAD  1948 - 1965  ecco  l'evoluzione dell'OHVs costruito  con le teste in alluminio. Si poteva trovare in due cilindrate di 61 e 74 c.i. ed montato sulle Hydra-Glide il primo modello  con la forcella stroboscopica anteriore. Chiamato così' per che le cover assomigliano alle pirofile usate per fare i dolci "cake pans".
Le teste sono liscie e tondeggianti.



SHOVELHEAD 1966 1984 Chi ama tantissimo le Harley  adora lo Shovelhead cambiato completamente come estetica. Il nome deriva dall'aspetto dei Rocker Boxes (il coperchio dei bilancieri) a forma di badile rovesciato. Prima presentato nella versione 1200 cc (74 c.i.) nel 1978. Aveva anche il 10% di cavalli in più. Un disegno più moderno le teste sono piatte di fronte e a forma di badile rovesciati.





IRONHEAD 1957 1985 il bicilindrico di ferro montato sui modelli XL dal 1957 al 1985. Era un motore OHV. Nel 1957 la cilindrata era di 45 c.i. la 883 portata a 100 cm3 (61 c.i.) nel 1972. Caratteristica principale il cambio a destra  a differenza dei modelli precedenti.
Un'altra caratteristica sono i carter che si presentano lisci e ovali in tutte due i lati e il kick-start che è alla fine del carter di destra

EVOLUTION BIG TWIN 1984 - 1999     SPORTSTER 1986 FINO AD OGGI
Propulsore moderno  compatto e massiccio  con teste geometriche 1340 cc. senza  perdite di olio fatto in alluminio.

TWIN CAM DAL 1999  Nasce nella versione 88 c.i.  circa 1450 cm3 ma si evolve fino ad arrivare a 110 c.i. (1803 cm3) la pompa dell'olio è interna la trasmissione collegata al blocco motore  e il raffreddamento ad aria. Le teste hanno un vistoso  spessore centrale.

giovedì 15 luglio 2021

Harley Davidson Sportster S

 Harley Davidson Sportster S 


è il nuovo sport custom con motore bicilindrico V- Twin Revolution Max 1250 T da 121 cavalli e 127,4 nM di coppia, raffreddato ad liquidi  con alberi a camme doppi in testa a fasatura variabile e un telaio leggero e rigido.

Assicura delle sospensioni maneggevoli di qualità superiore, potenza e prestazioni, tecnologia e stile. La gamma 2021 sarà disponibile a partire da questo autunno.

l'elemento principale è il motore, lo pneumatico anteriore ricorda l'anteriore di un bobber sono a profilo largo per una moto sportiva  ad altissime prestazioni mentre lo scarico è alto in acciaio inossidabile ricorda le corse flat track dell'Harley e la sella sottile e monoposto il display è rotondo dotato di bluetooth da 4''

Una novità con tre pulsanti si possono scegliere altrettanti tipi di guida (sport rain e road) che si possono personalizzare .

Le forcelle sono  massicci con steli rovesciati da 43 mm già a prima vista si capisce la potenza di questa moto, con un aspetto customizzato da esposizione con un peso che va da 220,4 a 227,7, un serbatoio di 11,8 litri e cruise control



lunedì 24 maggio 2021

Eternal City Motorcycle Custom Show

 Eternal City Motorcycle Custom Show 


Dal 2 al 4 luglio ci sarèà un grande evento unico al mondo ricco di attrazioni che si terrà nel rispetto delle misure di sicurezza vigenti.

Si trasforma in un'inedita formula all'aria aperta, sempre  il meglio delle scena custom italiano  con ospiti stranieri. Bike show, spettacoli, esibizioni e performer ma anche shopping, ristorazione e bar e tutto nel contesto di Cinecittà.

Tra le scenografie che riportano ai film e per vivere da protagonisti  le attrazione di un parco a tema cinematografico.

Buona musica, stunt men, ospiti e collegamenti in diretta dalla California.

Protagonisti che rappresentano le regioni d'Italia di tutte le marche, dal chopper alle moto classiche, racer e cruiser.

Circa 200 espositori  che daranno la possibilità di provare tutti gli ultimi modelli  con  distributori di accessori, abbigliamento.

La rivista LowRide con uno strudio fotografico, premierà  le preparazioni migliori in un contest dove tutti possono partecipare



lunedì 26 aprile 2021

moto Guzzi 2021

nuova moto Guzzi 


la moto Guzzi che compie 100 anni ed ecco le novità

La moto Guzzi V7 con una cilindrata fino a 850cc, la classic enduro V85 TT My 2021 e una rinnovata V9, con anche le speciali Centenario.

La V7 è un modello nuovo infatti non c'è più la progressione di numeri romani che la contraddistingueva sono due modelli la V7 stone più essenziale alla e la V7 special con linee classiche.

IL motore tutto nuovo cresce la potenza  passando dai 52 cavalli a 6.200 giri a 65 a 6.800 con l'80% in più di coppia già a 300 giri, mantenendo dimensioni e peso rimane molto pratica.

Gli ammortizzatori hanno una maggior escursione, la trasmissione con giunto cardanico maggiorata e una ruota posteriore da 150/70.

IL serbatoio in metallo di 21 litri, l'illuminazione full led con luce anteriore DRL che richiama un aquila con le ali aperte, nuova anche la strumentazione a singolo quadrante digitale.

La sella ha una doppia altezza che permette al passeggero di non avere le gambe troppo piegate.






lunedì 19 aprile 2021

Kustom mania - la customizzazione

kustom mania - customizzazione 


nel 1902 inizia l'adattamento delle Harley, anche durante la seconda guerra mondiale i soldati americani iniziano a modificare la loro moto.

Questo ha fatto in modo che la moto custom è diventata storia, negli anni è diventato uno stile di vita in tutto ili mondo 

per esempio la Cafè Racer ha creato un suo stile poi ricordiamo il Bobber, il chopper, la brat style giapponese e infine la Rat che abbiamo visto anche nel film Mad Maz.

Sempre di più sono aumentate le vendite delle moto personalizzate soprattutto lo possiamo vedere nei social network.

Eliana Macrì presidente della scuola sicura BikerX ha lanciato la Custom Riders School la prima in Italia per migliorare le Skills di guida,  con corsi personalizzati.

Anche la televisione ha mostrato numerose moto custom con le serie Don of Anarchy  o American Chopper o documentrari come Oil in the Blood hanno avuto molto successo questi show dove si vede come fare la migliore customizzazione, abbiamo visto anche la creatività di laboratori australiani"Choppertown : the sinner  in cui sono i protagonisti club di motociclisti 

Anche nel film Svalvolati on the road sono presenti moto custom 


domenica 14 marzo 2021

one week - film bikers


one week - film bikers


il protagonista Ben Tyler, giovane insegnante di inglese delle scuole elementari a Toronto è malato di un tumore all'ultimo stadio.

Mentre torna a casa incontra un anziano che vende la sua moto Norton Commando del 1973. Dopo aver bevuto un caffè controlla se ha vinto un premio e trova un biglietto con scritto " go west young boy" 

Informa della notizia la sua ragazza e gli dice che farà un viaggio di due giorni in moto ma lei contraria non vuole seguirlo.

Alla fine parte da solo ha qualche dubbio all'inizio poi invece continua il suo viaggio, la sua ragazza le ha dato un libro che aveva scritto da bambino, per farlo tornare sui suoi passi. Ma la creatura il Grumps che suo padre aveva detto gli avrebbe portato fortuna, lo convince che deve ricercare il suo Grumps.

Durante il viaggio la sua moto si rompe e viene poi riparata continua il viaggio. Alla fine vede una megattera che esce dall'acqua e la considera il suo Grumps.

Ritorna a casa rompe con la sua ragazza e ritorna a casa per trovare la sua famiglia





sabato 27 febbraio 2021

knightriders - i cavalieri

 knightriders - i cavalieri 



Un uomo e una donna nudi immersi nella natura. L'alba li coglie mentre si rivestono, lui della sua armatura, lei di una candida tunica. In un'atmosfera irreale e senza tempo i due si allontanano a cavallo di una potente moto, con le piume del cimiero al vento...

Questo sfolgorante e destabilizzante inizio è la cosa migliore di Knightriders - I cavalieri, prima incursione di George A. Romero fuori dai territori dell'horror.
Il film racconta infatti di un gruppo di giovani motociclisti che si esibiscono nelle fiere paesane del Midwest, i quali vivono secondo gli antichi codici cavallereschi ispirati a Re Artù e alla leggenda di Camelot, fino a quando uno di loro cercherà di spodestare il "re", interpretato da un giovanissimo Ed Harris, dopo essere stato corrotto da un agente che vorrebbe trasformare il tutto in un mega show senza onore e senza anima.
Il progetto di Romero di mischiare l'epica cavalleresca con l'idealismo hippy alla figli dei fiori in contrapposizione alla logica del mercato e della televisione era sicuramente interessante, almeno sulla carta, ma il risultato è tutto sommato deludente, soprattutto per via di una sceneggiatura lacunosa e poco incisiva nel disegnare i personaggi e le loro azioni.
Rimangono comunque belle sequenze degli scontri in motocicletta (ottimo il montaggio dello stesso Romero con il quasi esordiente Pasquale Buba) e il finale, un tocco di mesto romanticismo che ben si addice allo spirito di Re Artù. Scorciato di mezz'ora contro il volere del regista, il film è passato in Italia solo in televisione sul satellite nel 2002. Cameo di Stephen King e della moglie come spettatori del torneo.