locandine

martedì 8 settembre 2015

modelli harley - HARLEY DAVIDSON STREET 750

questa moto è stata creata per fare a brandelli il traffico in fatti ha una manovrabilità rapida  con cui le curve diventano facili  e le sospensioni sono adatte anche al fondo stradale sconnesso
il cupolino è in stile cafè racer il look nato sulle moto custom degli anni '70 il serbatoio a goccia è in acciaio di Milwaukee così come i parafanghi
creata per essere personalizzata la verniciatura è ricca e lo stemma sul serbatoio  è cromato
il motore è raffreddato a liquido  l'harley si è fatta apprezzare costruendo motori raffreddati a liquido  adesso hanno migliorato la potenza del motore un V Twin che è diventato un'icona rispettata per la sua affidabilità ottimizzato alla perfezione negli stabilimenti di  Wauwatosa  nel Wisconsin 
il motore nero revolution X è completamente nuovo ha portato una nuova dimensione  anche se l'anima rimane sempre la stessa e l'esperienza del passato ha aiutato
quando si accende il motore si sente il ruggito del motore V twin amato dai motociclisti per la sensazione che scatena quando si accelera
la trasmissione è a cinghia  ed è molto  solida

lunedì 7 settembre 2015

carburatore e iniezione- lo starter

in fase di avviamento  a freddo e fino a che non si è adeguatamente riscaldato il motore per funzionare bene esige una miscela aria benzina a titolo decisamente ricco
per ottenere questo arricchimento  si impiega un dispositivo  denominato starter
Per l'avviamento  a motore freddo  i costruttori di carburatori hanno adottato  in tempi diversi differenti dispositivi
qualche anno fa i normali carburatori per motociclisti  erano dotati del rudimentale starter a tegolino  ossia di un  piastrina metallica  inserita  all'interno della valvola del gas libera di scorrere lungo la sua faccia anteriore
Con il comando  dello starter chiuso (fosse esso a cavetto con leva sul manubrio  oppure diretto con astina esterna al carburatore ) il tegolino  rimaneva solidale alla valvola   del gas e scorreva con essa senza influire sul titolo della miscela a comando aperto invece il tegolino scorreva verso il basso  andando a ostruire  in gran parte  lo smusso della valvola limitando così l'ingresso dell'aria al diffusore 
di conseguenza veniva arricchito il titolo della miscela
assai simile è il sistema a farfalla che viene adottato  su alcuni carburatori giapponesi
poi questi sistemi sono stati abbandonati  a favore di un sistema  di starter indipendente da ogni altra parte meccanica un vero e proprio carburatore ausiliario  in miniatura che  sfrutta canalizzazioni ricavate nel corpo  di quello principale
esso viene  attivato da una valvola a pistoncino  con comando esterno (diretto  o a cavo) che si trova in camera cilindrica nella quale  sboccano tre condotti in uno (proveniente dalla vaschetta) passa il carburante  già in parte miscelato con aria  mentre il secondo sbocca esternamente nella presa d'aria del diffusore e il terzo  porta la miscela  già dosata nel condotto  di aspirazione a valle della valvola del gas

domenica 6 settembre 2015

motoraduno rivanazzano 5 settembre 2015

il raduno come sempre accoglie tantissimi appassionati di moto ma anche di motori tante gare di dragster di ogni tipo e nonostante i nuvoloni neri tutti presenti  per fare il tifo e sentire il rumore dei potenti motori  ci sono macchine pick up bellissimi che competono
Qui i motori sono i protagonisti messi spesso all'esterno perché talmente potenti che la macchina non può contenerli
le macchine si mettono sulla riga della partenza e quando scatta il semaforo prendono il via talvolta non ci si può credere al tempo che riescono a fare
velocissimi le ruote slittano sull'asfalto coni tipici carrellini che impediscono le impennate una competizione da non perdere
le moto



























il maggiolone

tipico dragster

sabato 5 settembre 2015

carburatore e iniezione - la valvola del gas

una caratteristica dei carburatori consiste nell'adottare una valvola del gas  del tipo  "a saracinesca"
 a differenza di quanto avviene in campo automobilistico dove di solito è a "farfalla"
la classica valvola del gas a saracinesca costituita tipicamente da un pistoncino  opportunamente smussato nella sua parte inferiore  scorre nell'apposita sede cilindrica facilmente riconoscibile  dall'esterno  in quanto in genere perpendicolare all'asse del diffusore o (venturi)
Mantenuta chiusa  in posizione di riposo  da una molla cilindrica  la valvola può essere aperta facendola scorrere  sino a liberare  completamente il diffusore ) tramite un cavo  metallico  flessibile fissato  con un'estremità della valvola  e con l'altra un comando posto  sul manubrio della moto
il diffusore è a sezione variabile  in quanto  ricavato  proprio sotto la valvola a saracinesca alla quale è fissato lo spillo conico

la funzione della valvola a saracinesca

due sono le funzioni che deve adempiere questa valvola
da una parte essa deve provveder a regolare i flusso di aria proveniente dall'esterno  del diffusore  e diretto  verso il cilindro 
dall'altra deve far si che la quantità  di carburante che si mescola con l'aria risulti  accuratamente dosata in relazione al grado di apertura della saracinesca stessa
come possa adempiere alla prima funzione è di facile  intuizione per spiegare meglio  come è stato risolto il secondo problema  occorre invece seguire per un attimo  il percorso che il carburante compie dal serbatoio al tubo Venturi 
Dal serbatoio principale  al carburatore  il carburante giunge per caduta  (solo in qualche caso si utilizza  una pompa elettrica) attraverso  una tubazione flessibile di diametro adeguato
la sua seconda tappa  è la vaschetta a livello  costante in cui si raccoglie prima di venire miscelato con aria
l'accesso  del carburante alla vaschetta è regolato da una valvola a spillo collegata a un galleggiante che può essere singolo oppure composto da più elementi 
il galleggiante  regola per mezzo della valvola tanto l'apertura  che la chiusura  del condotto di ingresso  del carburante  ed è ovvio  che se un inconveniente qualsiasi sia al galleggiante stesso sia al perno ne impedisce  il perfetto funzionamento  il carburante o non giungerà  alla vaschetta (galleggiante  forato o impossibilitato  a chiudere verso l'alto )
La vaschetta che nel caso ormai generalizzato  è ricavata in blocco col carburatore  centralmente  a esso è in comunicazione  col diffusore  tramite una breve canalizzazione cilindrica
IL carburante  entrato nella vaschetta  a causa della depressione creatasi nel diffusore  per l'effetto Venturi  viene risucchiato  verso l'alto  e attraversa  prima il getto  del massimo  che altro non è se non un cilindretto  filettato munito di  un foro calibrato  centrale  quindi il polverizzandosi  e mescolandosi  con l'aria
A questo punto  torniamo alla valvola  del gas
a essa è fissato  in posizione centrale  uno spillo  la cui parte superiore  munita di una o più scanalature è vincolata alla valvola per mezzo di un fermaglio  metallico mentre quella inferiore  di profilo conico  scendo molto oltre la base della valvola
Lo spillo conico  è fissato alla valvola a saracinesca  e quindi si muove  assieme a essa 
questo movimento  fa cambiare la sezione di passaggio a disposizione della benzina che esce  dal polverizzatore  (è proprio la conicità  dello spillo a determinare il cambiamento  della sezione anulare tra i due componenti  in questione)
In questo modo a ogni alzata della valvola del gas e conseguentemente a ogni variazione quantitativa  di aria immessa nel diffusore corrisponderà  una proporzionale salita dello spillo conico  che libererà progressivamente il polverizzatore regolando così il flusso di carburante da miscelare con l'aria
In molti casi  il polverizzatore  dotato di una serie di fori radiali funge da emulsionatore e quella che  da esso fuoriesce  è in effetti  una benzina già frammentata e mesco
lata con aria
quest'ultima  arriva al pozzetto nel quale è alloggiato  il polverizzatore  stesso (ma in questo caso si potrebbe benissimo parlare di emulsionatore ) tramite  una canalizzazione nella quale è installata una piccola bocola con foro calibrato  denominata getto aria principale

giovedì 3 settembre 2015

CALENDARIO MOTORADUNI DAL 3 SETTEMBRE AL 6 SETTEMBRE 2015

DAL 4 AL 7 SETTEMBRE 2015
7° HARDALPITOUR 2015
GARESSIO  (CN)

DA 4 AL 5 SETTEMBRE 2015
11° URLO FURYOSO
CARMIGNANO  DI BRENTA (PD)

DEL 4 AL 6 SETTEMBRE 2015
12° HILLS RACE
RIVANAZZANO TERME (PV)


DAL 4 AL 6 SETTEMBRE 2015 
11à MOTORADUNO GAMBARIE  D'ASPROMONTE
GAMBARIE (RC)

DAL 4 AL 6 SETTEMBRE 2015
3° MOTORADUNO  D'ECCELLENZA CITTA? DI LUCCA
CAPANNORI (LU)

DAL 4 AL 6 SETTEMBRE 2015
TETTI BEER FESTIVAL 2° EDIZIONE
VIAREGGIO (LU)

DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
BIKERS FEST CANI SCIOLTI  SICILY
MESSINA (ME)

DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015 
MOTO BOMB 2015
CASTELFIORENTINO (FI)

5 SETTEMBRE 2015
BOOM'S 2015 FEST
ROMA (RM)


DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
23° INCONTRO  LADY DUCATI
COLLE DEL LYS (TO)

5 SETTTEMBRE 2015
SHAKE DOWN PARTY 
REGGIOLO (RE)

5 SETTEMBRE 2015 
MOTOPARTY GRIGLIATA
RITHM AND BLUESA
ZELO BUON PERSICO (LO)

DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
17° MOTORADUNO DEL CAMPO DEI GALLI
CAMPOGALLIANO (MO)

DAL 5 AL 6 SETEMBRE 2015
4° LUCKY DAY FEST
MELDOLA (FC)

DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
TUCK IN SUDI LO SHOW DEI MOTORI
PASTORANO (CE)

DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
3° BIKERS DAL TRAMONTO ALL'ALBA
VALLE CASCIA (MC)

DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
10° MOTOGIOGORADUNO SUL PASSO DEL GIOCO
SCARPERIA (FI)

DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
3° MOTORADUNO  MEMORIAL CARMELO
SELEGAS (CA)

DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
MOTO MONELLA
SAN BENEDETTO  IN ALPE (FC)

6 SETTEMBRE 2015
3° MOTORADUNO MARCO SIMONCELLI 58
PASSO DELLA CISA (PR)

6 SETTEMBRE 2015
ELEGANZA SU DUE RUOTE
SOLZA (BG)

6 SETTEMBRE 2015
1° MOTORADUNO CITTA' DI NEPI
NEPI (TV)

6 SETTEMBRE 2015
8° MOTOINCONTRO D'EPOCA DOGALETTO
DOGALETTO (VE)

6 SETTEMBRE 2015
10° MOTORASSO  2015
ASSO (CO)

6 SETTEMBRE 2015
2° MOTORADUNO DI CORMOS
CORMOS (GO)

6 SETTEMBRE 2015
QUADRADULA 2015
BRUSASCO TO

6 SETTEMBRE 2015
4° MOTOINCONTRO  S. ZENO 
GRAVELLONA LOMELLINA (PV)

6 SETTEMBRE 2015
18° MOTORADUNO INTERREGIONALE  PER MOTO D'EPOCA
SASSO MARCONI BO

6 SETEMBRE 2015
FIRAFFEN TREFFEN REWIND
VILLAFRANCA D'ASTI (AT)

6 SETTEMBRE 2015
9° MOTORADUNO DELLA CROSTA MARITATA
GUALDO (MC)

6 SETTEMBRE 2015
2° MOTOINCONTRO MOSAICI IN MOTO
PIAZZA ERMERINA (EN)







mercoledì 2 settembre 2015

IL CARBURATORE - EFFETTO VENTURI

I moderni carburatori a getto basano  il loro funzionamento sull'effetto venturi. Un principio fisico secondo il quale una corrente di aria, immessa in un condotto strozzato  a una certa distanza dalle due apertura,  procede all'interno  dello stesso in differenti condizioni, ossia al momento in cui passa per la strozzatura aumenta la velocità e diminuisce di pressione.

Avendo un tubo in cui possa scorrere  un liquido ponendone un'apertura  al centro del  Venturi,  (evitando che il liquido  possa scorrere per gravità) e l'altra  all'interno del serbatoio  del liquido quest'ultimo, spinto  verso l'alto  per effetto della depressione  creata nel tubo principale dal passaggio dell'aria  si mischierà con essa all'uscita della strozzatura.

L'aria viene spinta attraverso la strozzatura  dalla pressione atmosferica a causa della depressione che il pistone crea all'interno del cilindro  (con il quale il carburatore è in comunicazione) durante la fase di  aspirazione.

Un carburatore è fondamentalmente costituito da un corpo in lega di alluminio, nel quale sono alloggiati gli organi preposti all'erogazione del carburante che va a mescolarsi sotto forma di vera  e propria nebbia con l'aria aspirata dal motore.

In aggiunta a questi componenti,  c'è la valvola per mezzo della quale  è possibile  controllare la  respirazione e di conseguenza l'erogazione  di potenza del motore.

Quest'ultima  viene detta "valvola del gas" e può essere sia a farfalla che a saracinesca.

lunedì 31 agosto 2015

i modelli low rider e dyna glide

Le Low ride e le Dyna Glide costituiscono una base molto utilizzata per  la customizzazione perché sono  state le prime a beneficiare di  trasformazioni  da parte degli esperti 
se la Softail  aveva riscosso  un successo enorme  la Low Rider  al contrario  ricevette un'accoglienza  un po' fredda 
Benché producesse  meno vibrazioni  rispetto alla Softail  grazie al motore  isolato dal telaio  e avesse un'estetica originale  non riuscì  comunque a sedurre un pubblico 
questo spiega  perché le Low Rider d'occasione fossero  meno costose delle Softail
Poiché il telaio  delle Low Rider Evolution non  risultava molto riuscito Arlen Ness  ne ha creato uno raffinato riprendendo  in parte la linea dei telai delle Low Ride dotate  dei vecchi  Shovelhead
La linea Ness si è quindi imposta  per queste moto in seguito sono apparsi nuovi tipi di trasformazioni  per giungere finalmente ai giorni nostri  la prestazione è sempre  molto apprezzata  perché il telaio  Low Rider può ricevere tutte le migliorie racing desiderate destinate a un veicolo che sviluppa prestazioni eccellenti  e ha una buona tenuta di strada
tuttavia la ricerca di  uno stile moderno o chopper  dalle linee originali sono  altrettanto presenti  conoscono uno sviluppo considerevole ance  esercizi stilistici particolarmente riusciti  che rappresentano modelli unici  dall'estetica molto elaborata  dove la base Low Rider  deve essere indovinata
con la nuova gamma delle Dyna Glide che ha sostituito  questo tipo di telaio

dal punto di vista degli interventi  apportati la filosofia resta la stessa e i risultati estetici sono di conseguenza molto simili