questa moto è stata creata per fare a brandelli il traffico in fatti ha una manovrabilità rapida con cui le curve diventano facili e le sospensioni sono adatte anche al fondo stradale sconnesso
il cupolino è in stile cafè racer il look nato sulle moto custom degli anni '70 il serbatoio a goccia è in acciaio di Milwaukee così come i parafanghi
creata per essere personalizzata la verniciatura è ricca e lo stemma sul serbatoio è cromato
il motore è raffreddato a liquido l'harley si è fatta apprezzare costruendo motori raffreddati a liquido adesso hanno migliorato la potenza del motore un V Twin che è diventato un'icona rispettata per la sua affidabilità ottimizzato alla perfezione negli stabilimenti di Wauwatosa nel Wisconsin
il motore nero revolution X è completamente nuovo ha portato una nuova dimensione anche se l'anima rimane sempre la stessa e l'esperienza del passato ha aiutato
quando si accende il motore si sente il ruggito del motore V twin amato dai motociclisti per la sensazione che scatena quando si accelera
la trasmissione è a cinghia ed è molto solida
locandine
martedì 8 settembre 2015
lunedì 7 settembre 2015
carburatore e iniezione- lo starter
in fase di avviamento a freddo e fino a che non si è adeguatamente riscaldato il motore per funzionare bene esige una miscela aria benzina a titolo decisamente ricco
per ottenere questo arricchimento si impiega un dispositivo denominato starter
Per l'avviamento a motore freddo i costruttori di carburatori hanno adottato in tempi diversi differenti dispositivi
qualche anno fa i normali carburatori per motociclisti erano dotati del rudimentale starter a tegolino ossia di un piastrina metallica inserita all'interno della valvola del gas libera di scorrere lungo la sua faccia anteriore
Con il comando dello starter chiuso (fosse esso a cavetto con leva sul manubrio oppure diretto con astina esterna al carburatore ) il tegolino rimaneva solidale alla valvola del gas e scorreva con essa senza influire sul titolo della miscela a comando aperto invece il tegolino scorreva verso il basso andando a ostruire in gran parte lo smusso della valvola limitando così l'ingresso dell'aria al diffusore
di conseguenza veniva arricchito il titolo della miscela
assai simile è il sistema a farfalla che viene adottato su alcuni carburatori giapponesi
poi questi sistemi sono stati abbandonati a favore di un sistema di starter indipendente da ogni altra parte meccanica un vero e proprio carburatore ausiliario in miniatura che sfrutta canalizzazioni ricavate nel corpo di quello principale
esso viene attivato da una valvola a pistoncino con comando esterno (diretto o a cavo) che si trova in camera cilindrica nella quale sboccano tre condotti in uno (proveniente dalla vaschetta) passa il carburante già in parte miscelato con aria mentre il secondo sbocca esternamente nella presa d'aria del diffusore e il terzo porta la miscela già dosata nel condotto di aspirazione a valle della valvola del gas
per ottenere questo arricchimento si impiega un dispositivo denominato starter
Per l'avviamento a motore freddo i costruttori di carburatori hanno adottato in tempi diversi differenti dispositivi
qualche anno fa i normali carburatori per motociclisti erano dotati del rudimentale starter a tegolino ossia di un piastrina metallica inserita all'interno della valvola del gas libera di scorrere lungo la sua faccia anteriore
Con il comando dello starter chiuso (fosse esso a cavetto con leva sul manubrio oppure diretto con astina esterna al carburatore ) il tegolino rimaneva solidale alla valvola del gas e scorreva con essa senza influire sul titolo della miscela a comando aperto invece il tegolino scorreva verso il basso andando a ostruire in gran parte lo smusso della valvola limitando così l'ingresso dell'aria al diffusore
di conseguenza veniva arricchito il titolo della miscela
assai simile è il sistema a farfalla che viene adottato su alcuni carburatori giapponesi
poi questi sistemi sono stati abbandonati a favore di un sistema di starter indipendente da ogni altra parte meccanica un vero e proprio carburatore ausiliario in miniatura che sfrutta canalizzazioni ricavate nel corpo di quello principale
esso viene attivato da una valvola a pistoncino con comando esterno (diretto o a cavo) che si trova in camera cilindrica nella quale sboccano tre condotti in uno (proveniente dalla vaschetta) passa il carburante già in parte miscelato con aria mentre il secondo sbocca esternamente nella presa d'aria del diffusore e il terzo porta la miscela già dosata nel condotto di aspirazione a valle della valvola del gas
domenica 6 settembre 2015
motoraduno rivanazzano 5 settembre 2015
il raduno come sempre accoglie tantissimi appassionati di moto ma anche di motori tante gare di dragster di ogni tipo e nonostante i nuvoloni neri tutti presenti per fare il tifo e sentire il rumore dei potenti motori ci sono macchine pick up bellissimi che competono
Qui i motori sono i protagonisti messi spesso all'esterno perché talmente potenti che la macchina non può contenerli
le macchine si mettono sulla riga della partenza e quando scatta il semaforo prendono il via talvolta non ci si può credere al tempo che riescono a fare
velocissimi le ruote slittano sull'asfalto coni tipici carrellini che impediscono le impennate una competizione da non perdere
Qui i motori sono i protagonisti messi spesso all'esterno perché talmente potenti che la macchina non può contenerli
le macchine si mettono sulla riga della partenza e quando scatta il semaforo prendono il via talvolta non ci si può credere al tempo che riescono a fare
velocissimi le ruote slittano sull'asfalto coni tipici carrellini che impediscono le impennate una competizione da non perdere
le moto |
il maggiolone |
sabato 5 settembre 2015
carburatore e iniezione - la valvola del gas
una caratteristica dei carburatori consiste nell'adottare una valvola del gas del tipo "a saracinesca"
a differenza di quanto avviene in campo automobilistico dove di solito è a "farfalla"
la classica valvola del gas a saracinesca costituita tipicamente da un pistoncino opportunamente smussato nella sua parte inferiore scorre nell'apposita sede cilindrica facilmente riconoscibile dall'esterno in quanto in genere perpendicolare all'asse del diffusore o (venturi)
Mantenuta chiusa in posizione di riposo da una molla cilindrica la valvola può essere aperta facendola scorrere sino a liberare completamente il diffusore ) tramite un cavo metallico flessibile fissato con un'estremità della valvola e con l'altra un comando posto sul manubrio della moto
il diffusore è a sezione variabile in quanto ricavato proprio sotto la valvola a saracinesca alla quale è fissato lo spillo conico
la funzione della valvola a saracinesca
due sono le funzioni che deve adempiere questa valvola
da una parte essa deve provveder a regolare i flusso di aria proveniente dall'esterno del diffusore e diretto verso il cilindro
dall'altra deve far si che la quantità di carburante che si mescola con l'aria risulti accuratamente dosata in relazione al grado di apertura della saracinesca stessa
come possa adempiere alla prima funzione è di facile intuizione per spiegare meglio come è stato risolto il secondo problema occorre invece seguire per un attimo il percorso che il carburante compie dal serbatoio al tubo Venturi
Dal serbatoio principale al carburatore il carburante giunge per caduta (solo in qualche caso si utilizza una pompa elettrica) attraverso una tubazione flessibile di diametro adeguato
la sua seconda tappa è la vaschetta a livello costante in cui si raccoglie prima di venire miscelato con aria
l'accesso del carburante alla vaschetta è regolato da una valvola a spillo collegata a un galleggiante che può essere singolo oppure composto da più elementi
il galleggiante regola per mezzo della valvola tanto l'apertura che la chiusura del condotto di ingresso del carburante ed è ovvio che se un inconveniente qualsiasi sia al galleggiante stesso sia al perno ne impedisce il perfetto funzionamento il carburante o non giungerà alla vaschetta (galleggiante forato o impossibilitato a chiudere verso l'alto )
La vaschetta che nel caso ormai generalizzato è ricavata in blocco col carburatore centralmente a esso è in comunicazione col diffusore tramite una breve canalizzazione cilindrica
IL carburante entrato nella vaschetta a causa della depressione creatasi nel diffusore per l'effetto Venturi viene risucchiato verso l'alto e attraversa prima il getto del massimo che altro non è se non un cilindretto filettato munito di un foro calibrato centrale quindi il polverizzandosi e mescolandosi con l'aria
A questo punto torniamo alla valvola del gas
a essa è fissato in posizione centrale uno spillo la cui parte superiore munita di una o più scanalature è vincolata alla valvola per mezzo di un fermaglio metallico mentre quella inferiore di profilo conico scendo molto oltre la base della valvola
Lo spillo conico è fissato alla valvola a saracinesca e quindi si muove assieme a essa
questo movimento fa cambiare la sezione di passaggio a disposizione della benzina che esce dal polverizzatore (è proprio la conicità dello spillo a determinare il cambiamento della sezione anulare tra i due componenti in questione)
In questo modo a ogni alzata della valvola del gas e conseguentemente a ogni variazione quantitativa di aria immessa nel diffusore corrisponderà una proporzionale salita dello spillo conico che libererà progressivamente il polverizzatore regolando così il flusso di carburante da miscelare con l'aria
In molti casi il polverizzatore dotato di una serie di fori radiali funge da emulsionatore e quella che da esso fuoriesce è in effetti una benzina già frammentata e mesco
lata con aria
quest'ultima arriva al pozzetto nel quale è alloggiato il polverizzatore stesso (ma in questo caso si potrebbe benissimo parlare di emulsionatore ) tramite una canalizzazione nella quale è installata una piccola bocola con foro calibrato denominata getto aria principale
a differenza di quanto avviene in campo automobilistico dove di solito è a "farfalla"
la classica valvola del gas a saracinesca costituita tipicamente da un pistoncino opportunamente smussato nella sua parte inferiore scorre nell'apposita sede cilindrica facilmente riconoscibile dall'esterno in quanto in genere perpendicolare all'asse del diffusore o (venturi)
Mantenuta chiusa in posizione di riposo da una molla cilindrica la valvola può essere aperta facendola scorrere sino a liberare completamente il diffusore ) tramite un cavo metallico flessibile fissato con un'estremità della valvola e con l'altra un comando posto sul manubrio della moto
il diffusore è a sezione variabile in quanto ricavato proprio sotto la valvola a saracinesca alla quale è fissato lo spillo conico
la funzione della valvola a saracinesca
due sono le funzioni che deve adempiere questa valvola
da una parte essa deve provveder a regolare i flusso di aria proveniente dall'esterno del diffusore e diretto verso il cilindro
dall'altra deve far si che la quantità di carburante che si mescola con l'aria risulti accuratamente dosata in relazione al grado di apertura della saracinesca stessa
come possa adempiere alla prima funzione è di facile intuizione per spiegare meglio come è stato risolto il secondo problema occorre invece seguire per un attimo il percorso che il carburante compie dal serbatoio al tubo Venturi
Dal serbatoio principale al carburatore il carburante giunge per caduta (solo in qualche caso si utilizza una pompa elettrica) attraverso una tubazione flessibile di diametro adeguato
la sua seconda tappa è la vaschetta a livello costante in cui si raccoglie prima di venire miscelato con aria
l'accesso del carburante alla vaschetta è regolato da una valvola a spillo collegata a un galleggiante che può essere singolo oppure composto da più elementi
il galleggiante regola per mezzo della valvola tanto l'apertura che la chiusura del condotto di ingresso del carburante ed è ovvio che se un inconveniente qualsiasi sia al galleggiante stesso sia al perno ne impedisce il perfetto funzionamento il carburante o non giungerà alla vaschetta (galleggiante forato o impossibilitato a chiudere verso l'alto )
La vaschetta che nel caso ormai generalizzato è ricavata in blocco col carburatore centralmente a esso è in comunicazione col diffusore tramite una breve canalizzazione cilindrica
IL carburante entrato nella vaschetta a causa della depressione creatasi nel diffusore per l'effetto Venturi viene risucchiato verso l'alto e attraversa prima il getto del massimo che altro non è se non un cilindretto filettato munito di un foro calibrato centrale quindi il polverizzandosi e mescolandosi con l'aria
A questo punto torniamo alla valvola del gas
a essa è fissato in posizione centrale uno spillo la cui parte superiore munita di una o più scanalature è vincolata alla valvola per mezzo di un fermaglio metallico mentre quella inferiore di profilo conico scendo molto oltre la base della valvola
Lo spillo conico è fissato alla valvola a saracinesca e quindi si muove assieme a essa
questo movimento fa cambiare la sezione di passaggio a disposizione della benzina che esce dal polverizzatore (è proprio la conicità dello spillo a determinare il cambiamento della sezione anulare tra i due componenti in questione)
In questo modo a ogni alzata della valvola del gas e conseguentemente a ogni variazione quantitativa di aria immessa nel diffusore corrisponderà una proporzionale salita dello spillo conico che libererà progressivamente il polverizzatore regolando così il flusso di carburante da miscelare con l'aria
In molti casi il polverizzatore dotato di una serie di fori radiali funge da emulsionatore e quella che da esso fuoriesce è in effetti una benzina già frammentata e mesco
lata con aria
quest'ultima arriva al pozzetto nel quale è alloggiato il polverizzatore stesso (ma in questo caso si potrebbe benissimo parlare di emulsionatore ) tramite una canalizzazione nella quale è installata una piccola bocola con foro calibrato denominata getto aria principale
giovedì 3 settembre 2015
CALENDARIO MOTORADUNI DAL 3 SETTEMBRE AL 6 SETTEMBRE 2015
DAL 4 AL 7 SETTEMBRE 2015
7° HARDALPITOUR 2015
GARESSIO (CN)
DA 4 AL 5 SETTEMBRE 2015
11° URLO FURYOSO
CARMIGNANO DI BRENTA (PD)
DEL 4 AL 6 SETTEMBRE 2015
12° HILLS RACE
RIVANAZZANO TERME (PV)
DAL 4 AL 6 SETTEMBRE 2015
11à MOTORADUNO GAMBARIE D'ASPROMONTE
GAMBARIE (RC)
DAL 4 AL 6 SETTEMBRE 2015
3° MOTORADUNO D'ECCELLENZA CITTA? DI LUCCA
CAPANNORI (LU)
DAL 4 AL 6 SETTEMBRE 2015
TETTI BEER FESTIVAL 2° EDIZIONE
VIAREGGIO (LU)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
BIKERS FEST CANI SCIOLTI SICILY
MESSINA (ME)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
MOTO BOMB 2015
CASTELFIORENTINO (FI)
5 SETTEMBRE 2015
BOOM'S 2015 FEST
ROMA (RM)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
23° INCONTRO LADY DUCATI
COLLE DEL LYS (TO)
5 SETTTEMBRE 2015
SHAKE DOWN PARTY
REGGIOLO (RE)
5 SETTEMBRE 2015
MOTOPARTY GRIGLIATA
RITHM AND BLUESA
ZELO BUON PERSICO (LO)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
17° MOTORADUNO DEL CAMPO DEI GALLI
CAMPOGALLIANO (MO)
DAL 5 AL 6 SETEMBRE 2015
4° LUCKY DAY FEST
MELDOLA (FC)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
TUCK IN SUDI LO SHOW DEI MOTORI
PASTORANO (CE)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
3° BIKERS DAL TRAMONTO ALL'ALBA
VALLE CASCIA (MC)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
10° MOTOGIOGORADUNO SUL PASSO DEL GIOCO
SCARPERIA (FI)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
3° MOTORADUNO MEMORIAL CARMELO
SELEGAS (CA)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
MOTO MONELLA
SAN BENEDETTO IN ALPE (FC)
6 SETTEMBRE 2015
3° MOTORADUNO MARCO SIMONCELLI 58
PASSO DELLA CISA (PR)
6 SETTEMBRE 2015
ELEGANZA SU DUE RUOTE
SOLZA (BG)
6 SETTEMBRE 2015
1° MOTORADUNO CITTA' DI NEPI
NEPI (TV)
6 SETTEMBRE 2015
8° MOTOINCONTRO D'EPOCA DOGALETTO
DOGALETTO (VE)
6 SETTEMBRE 2015
10° MOTORASSO 2015
ASSO (CO)
6 SETTEMBRE 2015
2° MOTORADUNO DI CORMOS
CORMOS (GO)
6 SETTEMBRE 2015
QUADRADULA 2015
BRUSASCO TO
6 SETTEMBRE 2015
4° MOTOINCONTRO S. ZENO
GRAVELLONA LOMELLINA (PV)
6 SETTEMBRE 2015
18° MOTORADUNO INTERREGIONALE PER MOTO D'EPOCA
SASSO MARCONI BO
6 SETEMBRE 2015
FIRAFFEN TREFFEN REWIND
VILLAFRANCA D'ASTI (AT)
6 SETTEMBRE 2015
9° MOTORADUNO DELLA CROSTA MARITATA
GUALDO (MC)
6 SETTEMBRE 2015
2° MOTOINCONTRO MOSAICI IN MOTO
PIAZZA ERMERINA (EN)
7° HARDALPITOUR 2015
GARESSIO (CN)
DA 4 AL 5 SETTEMBRE 2015
11° URLO FURYOSO
CARMIGNANO DI BRENTA (PD)
DEL 4 AL 6 SETTEMBRE 2015
12° HILLS RACE
RIVANAZZANO TERME (PV)
DAL 4 AL 6 SETTEMBRE 2015
11à MOTORADUNO GAMBARIE D'ASPROMONTE
GAMBARIE (RC)
DAL 4 AL 6 SETTEMBRE 2015
3° MOTORADUNO D'ECCELLENZA CITTA? DI LUCCA
CAPANNORI (LU)
DAL 4 AL 6 SETTEMBRE 2015
TETTI BEER FESTIVAL 2° EDIZIONE
VIAREGGIO (LU)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
BIKERS FEST CANI SCIOLTI SICILY
MESSINA (ME)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
MOTO BOMB 2015
CASTELFIORENTINO (FI)
5 SETTEMBRE 2015
BOOM'S 2015 FEST
ROMA (RM)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
23° INCONTRO LADY DUCATI
COLLE DEL LYS (TO)
5 SETTTEMBRE 2015
SHAKE DOWN PARTY
REGGIOLO (RE)
5 SETTEMBRE 2015
MOTOPARTY GRIGLIATA
RITHM AND BLUESA
ZELO BUON PERSICO (LO)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
17° MOTORADUNO DEL CAMPO DEI GALLI
CAMPOGALLIANO (MO)
DAL 5 AL 6 SETEMBRE 2015
4° LUCKY DAY FEST
MELDOLA (FC)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
TUCK IN SUDI LO SHOW DEI MOTORI
PASTORANO (CE)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
3° BIKERS DAL TRAMONTO ALL'ALBA
VALLE CASCIA (MC)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
10° MOTOGIOGORADUNO SUL PASSO DEL GIOCO
SCARPERIA (FI)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
3° MOTORADUNO MEMORIAL CARMELO
SELEGAS (CA)
DAL 5 AL 6 SETTEMBRE 2015
MOTO MONELLA
SAN BENEDETTO IN ALPE (FC)
6 SETTEMBRE 2015
3° MOTORADUNO MARCO SIMONCELLI 58
PASSO DELLA CISA (PR)
6 SETTEMBRE 2015
ELEGANZA SU DUE RUOTE
SOLZA (BG)
6 SETTEMBRE 2015
1° MOTORADUNO CITTA' DI NEPI
NEPI (TV)
6 SETTEMBRE 2015
8° MOTOINCONTRO D'EPOCA DOGALETTO
DOGALETTO (VE)
6 SETTEMBRE 2015
10° MOTORASSO 2015
ASSO (CO)
6 SETTEMBRE 2015
2° MOTORADUNO DI CORMOS
CORMOS (GO)
6 SETTEMBRE 2015
QUADRADULA 2015
BRUSASCO TO
6 SETTEMBRE 2015
4° MOTOINCONTRO S. ZENO
GRAVELLONA LOMELLINA (PV)
6 SETTEMBRE 2015
18° MOTORADUNO INTERREGIONALE PER MOTO D'EPOCA
SASSO MARCONI BO
6 SETEMBRE 2015
FIRAFFEN TREFFEN REWIND
VILLAFRANCA D'ASTI (AT)
6 SETTEMBRE 2015
9° MOTORADUNO DELLA CROSTA MARITATA
GUALDO (MC)
6 SETTEMBRE 2015
2° MOTOINCONTRO MOSAICI IN MOTO
PIAZZA ERMERINA (EN)
mercoledì 2 settembre 2015
IL CARBURATORE - EFFETTO VENTURI
I moderni carburatori a getto basano il loro funzionamento sull'effetto venturi. Un principio fisico secondo il quale una corrente di aria, immessa in un condotto strozzato a una certa distanza dalle due apertura, procede all'interno dello stesso in differenti condizioni, ossia al momento in cui passa per la strozzatura aumenta la velocità e diminuisce di pressione.
Avendo un tubo in cui possa scorrere un liquido ponendone un'apertura al centro del Venturi, (evitando che il liquido possa scorrere per gravità) e l'altra all'interno del serbatoio del liquido quest'ultimo, spinto verso l'alto per effetto della depressione creata nel tubo principale dal passaggio dell'aria si mischierà con essa all'uscita della strozzatura.
L'aria viene spinta attraverso la strozzatura dalla pressione atmosferica a causa della depressione che il pistone crea all'interno del cilindro (con il quale il carburatore è in comunicazione) durante la fase di aspirazione.
Un carburatore è fondamentalmente costituito da un corpo in lega di alluminio, nel quale sono alloggiati gli organi preposti all'erogazione del carburante che va a mescolarsi sotto forma di vera e propria nebbia con l'aria aspirata dal motore.
In aggiunta a questi componenti, c'è la valvola per mezzo della quale è possibile controllare la respirazione e di conseguenza l'erogazione di potenza del motore.
Avendo un tubo in cui possa scorrere un liquido ponendone un'apertura al centro del Venturi, (evitando che il liquido possa scorrere per gravità) e l'altra all'interno del serbatoio del liquido quest'ultimo, spinto verso l'alto per effetto della depressione creata nel tubo principale dal passaggio dell'aria si mischierà con essa all'uscita della strozzatura.
L'aria viene spinta attraverso la strozzatura dalla pressione atmosferica a causa della depressione che il pistone crea all'interno del cilindro (con il quale il carburatore è in comunicazione) durante la fase di aspirazione.
Un carburatore è fondamentalmente costituito da un corpo in lega di alluminio, nel quale sono alloggiati gli organi preposti all'erogazione del carburante che va a mescolarsi sotto forma di vera e propria nebbia con l'aria aspirata dal motore.
In aggiunta a questi componenti, c'è la valvola per mezzo della quale è possibile controllare la respirazione e di conseguenza l'erogazione di potenza del motore.
Quest'ultima viene detta "valvola del gas" e può essere sia a farfalla che a saracinesca.
lunedì 31 agosto 2015
i modelli low rider e dyna glide
Le Low ride e le Dyna Glide costituiscono una base molto utilizzata per la customizzazione perché sono state le prime a beneficiare di trasformazioni da parte degli esperti
se la Softail aveva riscosso un successo enorme la Low Rider al contrario ricevette un'accoglienza un po' fredda
Benché producesse meno vibrazioni rispetto alla Softail grazie al motore isolato dal telaio e avesse un'estetica originale non riuscì comunque a sedurre un pubblico
questo spiega perché le Low Rider d'occasione fossero meno costose delle Softail
Poiché il telaio delle Low Rider Evolution non risultava molto riuscito Arlen Ness ne ha creato uno raffinato riprendendo in parte la linea dei telai delle Low Ride dotate dei vecchi Shovelhead
La linea Ness si è quindi imposta per queste moto in seguito sono apparsi nuovi tipi di trasformazioni per giungere finalmente ai giorni nostri la prestazione è sempre molto apprezzata perché il telaio Low Rider può ricevere tutte le migliorie racing desiderate destinate a un veicolo che sviluppa prestazioni eccellenti e ha una buona tenuta di strada
tuttavia la ricerca di uno stile moderno o chopper dalle linee originali sono altrettanto presenti conoscono uno sviluppo considerevole ance esercizi stilistici particolarmente riusciti che rappresentano modelli unici dall'estetica molto elaborata dove la base Low Rider deve essere indovinata
con la nuova gamma delle Dyna Glide che ha sostituito questo tipo di telaio
dal punto di vista degli interventi apportati la filosofia resta la stessa e i risultati estetici sono di conseguenza molto simili
se la Softail aveva riscosso un successo enorme la Low Rider al contrario ricevette un'accoglienza un po' fredda
Benché producesse meno vibrazioni rispetto alla Softail grazie al motore isolato dal telaio e avesse un'estetica originale non riuscì comunque a sedurre un pubblico
questo spiega perché le Low Rider d'occasione fossero meno costose delle Softail
Poiché il telaio delle Low Rider Evolution non risultava molto riuscito Arlen Ness ne ha creato uno raffinato riprendendo in parte la linea dei telai delle Low Ride dotate dei vecchi Shovelhead
La linea Ness si è quindi imposta per queste moto in seguito sono apparsi nuovi tipi di trasformazioni per giungere finalmente ai giorni nostri la prestazione è sempre molto apprezzata perché il telaio Low Rider può ricevere tutte le migliorie racing desiderate destinate a un veicolo che sviluppa prestazioni eccellenti e ha una buona tenuta di strada
tuttavia la ricerca di uno stile moderno o chopper dalle linee originali sono altrettanto presenti conoscono uno sviluppo considerevole ance esercizi stilistici particolarmente riusciti che rappresentano modelli unici dall'estetica molto elaborata dove la base Low Rider deve essere indovinata
con la nuova gamma delle Dyna Glide che ha sostituito questo tipo di telaio
dal punto di vista degli interventi apportati la filosofia resta la stessa e i risultati estetici sono di conseguenza molto simili
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