Molte moto hanno il cambio in blocco con il motore cioè facente corpo unico anche stilisticamente con il propulsore
alcuni hanno il cambio separato si tratta di una soluzione scelta per facilità costruttiva ed economica il cambio è unito al motore sono da un giro di catena (costituente la trasmissione primaria) la cui tensione era regolabile spostando la scatola del cambio sul suo supporto munito di appositi occhielli
Il cambio in blocco è impiegato perché permette di semplificare il sistema di lubrificazione e soprattutto di scegliere il tipo di trasmissione primaria
locandine
mercoledì 28 ottobre 2015
lunedì 26 ottobre 2015
modifiche al rapporto di trasmissione
Il rapporto di trasmissione finale scelto dal costruttore di norma è quello che meglio si adatta alle caratteristiche del mezzo e a ogni tipo di utilizzazione.
in casi particolari (per esempio impiego in montagna uso agonistico ecc.) può risultare vantaggioso accorciare o allungare il rapporto di trasmissione originale
La cosa può essere fatta agevolmente sostituendo la corona oppure il pignone
bisogna tenere presente che per accorciare il rapporto agendo sul pignone bisogna montarne uno con diametro (quindi con numero dei denti ) inferiore mentre per la corona vale in contrario
Viceversa se si vuole allungare il rapporto occorre installare un pignone più grosso o una corona più piccola
E' anche importante sapere che ogni dente in più o in meno sul pignone corrisponde con buona approssimazione a tre denti in meno o più sulla corona per verificare ciò basta prendere un rapporto a caso ad esempio 44/16 = 2,75 e provare ad aggiungere tre denti alla corone si otterrà un rapporto 47/16 = 2,94
Lasciando invariato il numero di denti della corona e diminuendo invece un sol dente il pignone si avrà il rapporto di trasmissione finale
E' bene che il pignone non abbia un numero troppo ridotto di denti sia per ottenere una maggiore durata del pignone stesso sia per soprattutto per evitare che la catena lavori in condizioni svantaggiose
Quando il pignone è dotato di un diametro ridotto e di un numero di denti limitato le articolazioni della catena compiono un movimento angolare maggiore e inoltre viene esaltato l'effetto poligono (movimento irregolare della catena derivante dal fatto che la distanza tra l'asse di rotazione della ruota dentata e gli assi dei perni non è uguale a quella tra l'asse di rotazione stessa e il centro della piastrina).
in casi particolari (per esempio impiego in montagna uso agonistico ecc.) può risultare vantaggioso accorciare o allungare il rapporto di trasmissione originale
La cosa può essere fatta agevolmente sostituendo la corona oppure il pignone
bisogna tenere presente che per accorciare il rapporto agendo sul pignone bisogna montarne uno con diametro (quindi con numero dei denti ) inferiore mentre per la corona vale in contrario
Viceversa se si vuole allungare il rapporto occorre installare un pignone più grosso o una corona più piccola
E' anche importante sapere che ogni dente in più o in meno sul pignone corrisponde con buona approssimazione a tre denti in meno o più sulla corona per verificare ciò basta prendere un rapporto a caso ad esempio 44/16 = 2,75 e provare ad aggiungere tre denti alla corone si otterrà un rapporto 47/16 = 2,94
Lasciando invariato il numero di denti della corona e diminuendo invece un sol dente il pignone si avrà il rapporto di trasmissione finale
E' bene che il pignone non abbia un numero troppo ridotto di denti sia per ottenere una maggiore durata del pignone stesso sia per soprattutto per evitare che la catena lavori in condizioni svantaggiose
Quando il pignone è dotato di un diametro ridotto e di un numero di denti limitato le articolazioni della catena compiono un movimento angolare maggiore e inoltre viene esaltato l'effetto poligono (movimento irregolare della catena derivante dal fatto che la distanza tra l'asse di rotazione della ruota dentata e gli assi dei perni non è uguale a quella tra l'asse di rotazione stessa e il centro della piastrina).
giovedì 22 ottobre 2015
motoraduni dal 23 al 25 ottobre 2015
24 OTTBRE 2015
9° ANNIVERSARIO RETZI
ORSENIGO (CO)
25 OTTOBRE 2015
ZUCCARADUNO DI HALLOWEN
VOGHERA (PV)
25 OTTOBRE 2015
IL BELLO DEI NOSTRI MONTI
MODENA (MO)
25 OTTBRE 2015
17° RADUNO NAZIONALE DELL'AMICIZIA
GERANZANO (VA)
25 OTTOBRE 2015
2° MOTOCAVALCATA
DELLE RONDE FERRIERE
FERRIERE (PC)
DAL 24 AL 25 OTTOBRE 2015
MOSTRA SCAMBIO
AUTO E MOTO D'EPOCA
BUSTO ARSIZIO (VA)
DAL 24 AL 25 OTTOBRE 2015
11° MOTOGRANA
GOITO (MN)
DAL 24 AL 25 OTTOBRE 2015
13° MOTORADUNO IL CIOCCOLATO SI METTE IN MOTO
TORGIANO (PG)
DAL 24 AL 25 OTTOBRE 2015
12°TERREMOTODIVINO
TORRE MELISS CR
24 OTTOBRE 2015
WINTER OPENING
BASTIA UMBRA (PG)
25 OTTOBRE 2015
7° BIELLE E PAPPARDELLE
POGGIO MIRTENO RI
25 OTTOBRE 2015
BASTA BUCHE RUN
ROMA (RM)
9° ANNIVERSARIO RETZI
ORSENIGO (CO)
25 OTTOBRE 2015
ZUCCARADUNO DI HALLOWEN
VOGHERA (PV)
25 OTTOBRE 2015
IL BELLO DEI NOSTRI MONTI
MODENA (MO)
25 OTTBRE 2015
17° RADUNO NAZIONALE DELL'AMICIZIA
GERANZANO (VA)
25 OTTOBRE 2015
2° MOTOCAVALCATA
DELLE RONDE FERRIERE
FERRIERE (PC)
DAL 24 AL 25 OTTOBRE 2015
MOSTRA SCAMBIO
AUTO E MOTO D'EPOCA
BUSTO ARSIZIO (VA)
DAL 24 AL 25 OTTOBRE 2015
11° MOTOGRANA
GOITO (MN)
DAL 24 AL 25 OTTOBRE 2015
13° MOTORADUNO IL CIOCCOLATO SI METTE IN MOTO
TORGIANO (PG)
DAL 24 AL 25 OTTOBRE 2015
12°TERREMOTODIVINO
TORRE MELISS CR
24 OTTOBRE 2015
WINTER OPENING
BASTIA UMBRA (PG)
25 OTTOBRE 2015
7° BIELLE E PAPPARDELLE
POGGIO MIRTENO RI
25 OTTOBRE 2015
BASTA BUCHE RUN
ROMA (RM)
mercoledì 21 ottobre 2015
rapporti di trasmissione
la velocità di rotazione dell'albero motore è sempre superiore a quella della ruota motrice.
Ponendo il caso che il primo ruoti a 5000 giri al minuto e la seconda a 625 si dirà che il rapporto totale di riduzione è 8:1 cioè a ogni giro di rotazione corrispondono 8 giri dell'albero motore
nelle motociclette dotate di cambio di velocità esiste una trasmissione primaria e quindi un rapporto primario costituito dal rapporto fra il numero dei denti del pignone calettato sull'albero motore e quelli della corona situata all'ingresso del cambio .
Se il pignone ha ad esempio 15 denti e la corona 36 il rapporto della trasmissione primaria sarà 2,4 :1 cioè ad ogni giro dell'albero motore corrisponderanno 2,4 giri dell'albero motore
Dal cambio alla ruota posteriore qualunque sia il sistema usato per la trasmissione finale esiste un ulteriore rapporto di riduzione
Supponendo che il pignone di uscita dal secondario del cambio abbia 14 denti e la corona della ruota 42 denti il rapporto di trasmissione sarà 3:1
A questo punto conoscendo il rapporto primario e quello finale per ottenere quella totale bisogna prendere in considerazione di volta in volta il rapporto esistente fra le varie coppie di ingranaggi del cambio
Prendiamo in esame un cambio siffatto
albero primario con ingranaggi 14 - 18 - 21 - 24 - 27 denti ; albero secondario con ingranaggio 33 - 28 - 25- 22- 21 denti I rapporti fra gli ingranaggio sono :
1° velocità 33/44 = 2,357 - 2° velocità 28/18 = 1,556 - 3° velocità 25/21 = 1,190 - 4° velocità 22/24 = 0,917 - 5° velocità 21/27 = 0,778
Adesso ritornando ai rapporti primario e finale già conosciuti della nostra ipotetica moto potremo desumere i cinque rapporti totali di trasmissione
rapporto primario : 2,4 rapporto finale : 3.
Rapporti totali 1° velocità 2,4 x 2,357 x3 = 16,97 - 2 velocità 2,4 x1,556 x 3 - 3° velocità 2,4 x 1,190 x 3 4° velocità 2,4 x 0,917 x 3 = 6,6 - - 5° velocità 2,4 x 0,778 x3 = 5,6
Intervenire direttamente per modificare i rapporti interni del cambio in base a particolari esigenze o trasformazioni è cosa tutt'altro che semplice
più facile anche se costosa potrebbe essere la modifica al rapporto di trasmissione primaria
In compenso è accessibile a tutti e molto praticata la scelta personale del rapporto finale di trasmissione cioè la sostituzione di pignone e corona su cui gira la catena di trasmissione con altri di diverso diametro facilmente reperibili nei negozi e ricambi
Ponendo il caso che il primo ruoti a 5000 giri al minuto e la seconda a 625 si dirà che il rapporto totale di riduzione è 8:1 cioè a ogni giro di rotazione corrispondono 8 giri dell'albero motore
nelle motociclette dotate di cambio di velocità esiste una trasmissione primaria e quindi un rapporto primario costituito dal rapporto fra il numero dei denti del pignone calettato sull'albero motore e quelli della corona situata all'ingresso del cambio .
Se il pignone ha ad esempio 15 denti e la corona 36 il rapporto della trasmissione primaria sarà 2,4 :1 cioè ad ogni giro dell'albero motore corrisponderanno 2,4 giri dell'albero motore
Dal cambio alla ruota posteriore qualunque sia il sistema usato per la trasmissione finale esiste un ulteriore rapporto di riduzione
Supponendo che il pignone di uscita dal secondario del cambio abbia 14 denti e la corona della ruota 42 denti il rapporto di trasmissione sarà 3:1
A questo punto conoscendo il rapporto primario e quello finale per ottenere quella totale bisogna prendere in considerazione di volta in volta il rapporto esistente fra le varie coppie di ingranaggi del cambio
Prendiamo in esame un cambio siffatto
albero primario con ingranaggi 14 - 18 - 21 - 24 - 27 denti ; albero secondario con ingranaggio 33 - 28 - 25- 22- 21 denti I rapporti fra gli ingranaggio sono :
1° velocità 33/44 = 2,357 - 2° velocità 28/18 = 1,556 - 3° velocità 25/21 = 1,190 - 4° velocità 22/24 = 0,917 - 5° velocità 21/27 = 0,778
Adesso ritornando ai rapporti primario e finale già conosciuti della nostra ipotetica moto potremo desumere i cinque rapporti totali di trasmissione
rapporto primario : 2,4 rapporto finale : 3.
Rapporti totali 1° velocità 2,4 x 2,357 x3 = 16,97 - 2 velocità 2,4 x1,556 x 3 - 3° velocità 2,4 x 1,190 x 3 4° velocità 2,4 x 0,917 x 3 = 6,6 - - 5° velocità 2,4 x 0,778 x3 = 5,6
Intervenire direttamente per modificare i rapporti interni del cambio in base a particolari esigenze o trasformazioni è cosa tutt'altro che semplice
più facile anche se costosa potrebbe essere la modifica al rapporto di trasmissione primaria
In compenso è accessibile a tutti e molto praticata la scelta personale del rapporto finale di trasmissione cioè la sostituzione di pignone e corona su cui gira la catena di trasmissione con altri di diverso diametro facilmente reperibili nei negozi e ricambi
martedì 20 ottobre 2015
la Royal Enfield
Nel 1890 nasce la Royal Enfield che poco aveva a che fare con le motociclette infatti produceva armi leggere e cannoni
Nel 1898 monta su un quadriciclo un motore che sembra funzionare così tre anni dopo nel 1901 viene costruita la bicicletta a motore enfield di 170 cc
Nel 1906 fondano la Enfield Autocar Company Limited con progetti di auto e nuove sperimentazioni sulla due ruote
lo fanno così bene che nel 1913 il motore di 425 cc bicilindrico è una realtà vincente infatti continua a vincere i Tourist Trophy
Nle 1924 una grossa scommessa è della Enfield quella della Royal Mail così adesso i sidecar enfield portano la posta in tuto il regno unito.
nel 1930 la Royal Enfield costruisce e fornisce a molti paesi motociclette di cilindrate da 125 cc a 400 cc a due e quattro tempi a uno e due cilindri
Nel 1948 la Bullet di 350 cc vince la sei giorni di enduro con un prototipo derivato dal modello dell'esercito britannico
Nel 1953 la Bullet è di 500 cc e nasce una leggenda che arriva sino a oggi
Purtroppo negli anni '60 ci fu un declino dell'industria motociclistica britannica nonostante ciò la Royal Enfield ha continuato con passione.
e nel 2000 viene aperto un nuovo stabilimento a Nuova Dehli
Nel 2004 si producono e si esportano numerosi modelli euro 2
nel 2006 si migliorano ancora le moto in modo che corrispondano alle norme di rispetto ambientale
Inizia così un grande interesse per queste motociclette molti infatti diventano appassionati di questo marchio
E' la marca inglese più famosa ancora in circolazione
Nel 1898 monta su un quadriciclo un motore che sembra funzionare così tre anni dopo nel 1901 viene costruita la bicicletta a motore enfield di 170 cc
Nel 1906 fondano la Enfield Autocar Company Limited con progetti di auto e nuove sperimentazioni sulla due ruote
lo fanno così bene che nel 1913 il motore di 425 cc bicilindrico è una realtà vincente infatti continua a vincere i Tourist Trophy
Nle 1924 una grossa scommessa è della Enfield quella della Royal Mail così adesso i sidecar enfield portano la posta in tuto il regno unito.
nel 1930 la Royal Enfield costruisce e fornisce a molti paesi motociclette di cilindrate da 125 cc a 400 cc a due e quattro tempi a uno e due cilindri
Nel 1948 la Bullet di 350 cc vince la sei giorni di enduro con un prototipo derivato dal modello dell'esercito britannico
Nel 1953 la Bullet è di 500 cc e nasce una leggenda che arriva sino a oggi
Purtroppo negli anni '60 ci fu un declino dell'industria motociclistica britannica nonostante ciò la Royal Enfield ha continuato con passione.
e nel 2000 viene aperto un nuovo stabilimento a Nuova Dehli
Nel 2004 si producono e si esportano numerosi modelli euro 2
nel 2006 si migliorano ancora le moto in modo che corrispondano alle norme di rispetto ambientale
Inizia così un grande interesse per queste motociclette molti infatti diventano appassionati di questo marchio
E' la marca inglese più famosa ancora in circolazione
lunedì 19 ottobre 2015
cambio moto
La coppia motrice viene trasmessa dall'albero a gomiti alla ruota posteriore per mezzo della trasmissione primaria della frizione del cambio e della catena (o albero) della trasmissione finale.
Se si tralasciano le perdite dovute agli attriti la potenza in teoria non subisce variazioni
questo vuol dire che la potenza disponibile alla
ruota posteriore è la stessa disponibile all'albero motore ( per il noto principio fisico della conservazione dell'energia
per quanto riguarda il momento torcente il discorso è totalmente diverso dato che su di esso una coppia di ingranaggi (o ruote dentate collegate alla catena) ha lo stesso effetto che una leva ha su di una forza
In altre parole mentre le leve sono in pratica dei moltiplicatori di forza gli ingranaggio sono moltiplicatori di coppia
se prendiamo ad esempio un ingranaggio dotato di 10 denti che trasmette il moto a un ingranaggio che ha 20 denti avremo che passando dal primo al secondo ingranaggio la velocità verrà dimezzata mentre la coppia verrà raddoppiata
allo stesso modo quando il cambio del motociclo è in prima il motore girerà a regime elevato mentre la velocità di rotazione della ruota posteriore sarà assai ridotta e la coppia ad essa trasmessa sarà molto elevata di conseguenza sarà grande la forza di trazione che la ruota trasmetterà al suolo
Di qui la possibilità di superare salite assai ripide e di effettuare brusche accelerazioni
si noti che la variazione di coppia tra albero motore e ruota posteriore è inversamente proporzionale a quella di velocità (entrambe dipendono da l rapporto totale di trasmissione) di conseguenza come già detto la potenza rimane invariata (nono considerando le perdite per attriti che possono talvolta essere piuttosto considerevoli)
esprimendoci in altri termini possiamo dire che con il motore funzionante a un determinato regime il lavoro effettuato dalla ruota posteriore nell'unità di tempo è sempre lo stesso qualunque si a la marcia inserita
dunque mentre nelle marce più basse la ruota motrice si muove lentamente ma tramette una coppia elevata nelle marce alte al contrario la ruota posteriore si muove rapidamente ma trasmette una coppia molto bassa
Se si tralasciano le perdite dovute agli attriti la potenza in teoria non subisce variazioni
questo vuol dire che la potenza disponibile alla
ruota posteriore è la stessa disponibile all'albero motore ( per il noto principio fisico della conservazione dell'energia
per quanto riguarda il momento torcente il discorso è totalmente diverso dato che su di esso una coppia di ingranaggi (o ruote dentate collegate alla catena) ha lo stesso effetto che una leva ha su di una forza
In altre parole mentre le leve sono in pratica dei moltiplicatori di forza gli ingranaggio sono moltiplicatori di coppia
se prendiamo ad esempio un ingranaggio dotato di 10 denti che trasmette il moto a un ingranaggio che ha 20 denti avremo che passando dal primo al secondo ingranaggio la velocità verrà dimezzata mentre la coppia verrà raddoppiata
allo stesso modo quando il cambio del motociclo è in prima il motore girerà a regime elevato mentre la velocità di rotazione della ruota posteriore sarà assai ridotta e la coppia ad essa trasmessa sarà molto elevata di conseguenza sarà grande la forza di trazione che la ruota trasmetterà al suolo
Di qui la possibilità di superare salite assai ripide e di effettuare brusche accelerazioni
si noti che la variazione di coppia tra albero motore e ruota posteriore è inversamente proporzionale a quella di velocità (entrambe dipendono da l rapporto totale di trasmissione) di conseguenza come già detto la potenza rimane invariata (nono considerando le perdite per attriti che possono talvolta essere piuttosto considerevoli)
esprimendoci in altri termini possiamo dire che con il motore funzionante a un determinato regime il lavoro effettuato dalla ruota posteriore nell'unità di tempo è sempre lo stesso qualunque si a la marcia inserita
dunque mentre nelle marce più basse la ruota motrice si muove lentamente ma tramette una coppia elevata nelle marce alte al contrario la ruota posteriore si muove rapidamente ma trasmette una coppia molto bassa
venerdì 16 ottobre 2015
frizione vari tipi
frizione a dischi multipli
e' classica frizione che equipaggia la maggior parte dei normale produzione la sua efficienza è ormai più che collaudata e la sua durata se viene trattata col dovuto rispetto è notevolesempre rimanendo in tema delle frizioni molte sono comunque le varianti sul tema a cominciare dalla posizione
oltre che sull'albero primario del cambio la frizione a dischi multipli può essere sull'albero motore (soluzione adottata spesso sui ciclomotori ) agendo così da "innesto della trasmissione primaria, oppure sull'albero secondario (o di uscita) del cambio fungendo questa volta da innesto della trasmissione finale
Ci sono poi due possibilità anche per la sistemazione della leva di comando dello spingidisco la prima è quella già descritta con leva dalla parte opposta alla frizione e astina passante all'interno dell'albero del cambio
la seconda invece è con la leva posta sul medesimo lato della frizione senza astina e con azione diretta sul piatto spingidisco che spesso in questo caso è situato in posizione invertita cioè all'interno del pacco dei dischi (ovverosia sul fondo della campana) e non esternamente a esso
Oltre alle frizioni con dischi rivestiti con guarnizioni d'attrito alternati a dischi di acciaio, ci sono anche quelle a dischi multipli tutti in metallo
Ci sono poi le frizioni a dischi multipli a secco
frizione a secco
sui motori con asse di rotazione dell'albero a gomiti disposto longitudinalmente (come bicilindrici della Guzzi e della BMW) si preferisce impiegare frizioni mono o bidisco a secco di tipo automobilistico magari con molla unica a diaframma come nel caso della BMWBenché di aspetto piuttosto diverso da quelle tradizionali a dischi multipli le frizioni di questo tipo sono comunque basate su identico principio di funzionamento
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