locandine

giovedì 5 novembre 2015

telai

Il telaio costituisce  la struttura  portante della moto  alla quale sono fissati  il motore  e le sospensioni  nonché la sella  il serbatoio  e tutti  i vari accessori che compongono il veicolo

TELAIO A DOPPIA CULLA
sono costituiti  da due tubi che partendo dal canotto di sterzo scendono verso il basso a sostenere  inferiormente  il motore per poi  ripiegarsi ancora una volta  verso l'alto  e congiungersi alla struttura superiore  generalmente  nella zona sottostante  la parte anteriore della sella
La struttura superiore che parte anch' essa  dal canotto  di sterzo  può essere fermate da due tubi affiancati  oppure da un solo tubo di diametro rilevante

TELAI A CULLA SEMPLICE
Hanno generalmente una struttura superiore composta da un solo tubo  di ragguardevole diametro anche il motore è sostenuto  da un unico tubo che costituisce la parte inferiore del telaio
Sia i telai a doppia culla che quelli a culla semplice hanno il loro punto di forza nella struttura tubolare superiore  calcolata in modo da sopportare elevate sollecitazioni  torsionali  e flessionali  in ambedue i casi la struttura inferiore può essere chiusa  ossia coi tubi che partono dal canotto  di sterzo senza alcuna interruzione avvolgono  inferiormente il motore e si portano poi al punto di congiunzione con la struttura superiore oppure aperta nel caso in cui la culla non avvolga inferiormente il  motore ma ne sfrutti  la rigidità strutturale per ottenere un tramite fra la sua parte anteriore e la parte posteriore
Inoltre la culla  può essere di tipo rialzato  con i tubi inferiori del telaio che invece di passare sotto al motore passano sopra il basamento e in questo caso  il propulsore  non è più appoggiato al telaio  ma risulta sospeso a esso

TELAI A TRALICCIO
sono generalmente  composti da una complessa  intelaiatura di tubi di piccolo o medio diametro  con elementi portanti  ed elementi di rinforzo  saldati fra di loro
La struttura di un telaio a traliccio  non è vincolata  a un preciso schema prestabilito quasi  sempre comunque si tratta di un rigido  intreccio di tubi che  partendo dal canotto di sterzo  sostiene dall'alto il motore  e nella parte posteriore si allunga a sostenere la sella scendendo verso il basso  sino all'altezza del punto di attacco del forcellone oscillante della sospensione

TELAIO  DELTABOX
Tra le più importanti novità tecniche  apparse e affermatasi  spiccano i telai per moto stradali di elevata prestazione  con struttura a doppia culla perimetrale  ( i due rami superiori abbracciano la testata del motore in vece di passare sopra ess) e quelli a doppia trave superiore ( la struttura può esser completata da una piccola culla inferiore).
Di questi ultimi il più famoso è forse il Deltabox della Yamaha.
I due elementi  portanti superiori scendono in diagonale collegando le due zone più sollecitate della intera struttura del vicolo ovverosia quella del canotto  di sterzo  e quella del fulcro del forcellone.
Telai  realizzati  con questo schema (il motore in genere viene incastonato  nella parte inferiore della struttura utilizzando  due bretelle di fissaggio  nella zona anteriore) sono impiegati  quasi universalmente sulle moto del Gran Premio
I due travi superiori in genere hanno una sezione  rettangolare  oppure sono scatolati in modo da unire a una notevole leggerezza una grande rigidità

TELAI MONOSCOCCA
Pur inserendosi nel capitolo dei telai in lamiera stampata i monoscocca rappresentano qualcosa di diverso
Il telaio monoscocca è sostanzialmente una carrozzeria  portante  e costituisce al contrario di quanto accade per i telai tubolari o in lamiera o misti di schema classico  non una struttura portante su cui poggiano elementi staccati indispensabili quali il serbatoio  e la sella bensì  un unico complesso che assolve egregiamente più funzioni riducendo di molto il numero di parti  costitutive una motocicletta e rivoluzionando l'aspetto esterno  e quindi  l'estetica del veicolo

martedì 3 novembre 2015

selettore del cambio

SELETTORE A FORCELLE

E' il sistema di comando del cambio più diffuso  il tamburo selettore  (detto anche  in gergo desmodronico del cambio) viene fatto ruotare  a scatti in modo che vada a fermarsi in posizioni prefissate da un meccanismo che  viene azionato dalla leva di comando del cambio.
Sulla parete esterna del tamburo lungo la circonferenza sono praticate delle cave sagomate entro ciascuna della quali viene inserito il grano di guida  di una forcella. In tal modo  ruotando il tamburo  le forcelle  sono installate  direttamente  sul tamburo selettore che in tal caso ha la superficie   esterna rettificata .
Più raramente al posto del tamburo  si usa una piastra selettrice che è dotata  di cave nelle quali sono inseriti  i grani di guida delle forcelle
L'estremità di ciascuna  forcella  solitamente foggiata ad arco di cerchio  o comunque dotata di due bracci è posta entro una cava circolare praticata  su un ingranaggio   scorrevole  assialmente ma vincolato a ruotare  assieme al proprio  albero da un  accoppiamento scanalato
Tale ingranaggio  è munito  lateralmente di denti di innesto frontali che in seguito a un lieve spostamento assiale  a esso impartito  dalla forcella  vanno a far presa in vani o in fori  praticati sul fianco di un adiacente libero di ruotare sull'albero  (in quanto installato su una boccola o su rullini e lo rendono così solidale  all'albero stesso
In questo  modo si possono  a volontà rendere solidali con gli alberi uno alla volta i vari ingranaggi liberi
Talvolta  non vi sono affatto ingranaggio scorrevoli ma manicotti che dotati di cava per la forcella di guida e di denti di innesto frontali  vengono spostati assialmente sull'albero  al quale sono uniti  tramite accoppiamento scanalato
Riassumendo  la leva del cambio tramite un apposito dispositivo (selettore) causa la rotazione del tamburo  quest'ultimo  agisce da camma di comando delle forcelle  che si spostano così  in un senso o nell'altro  accostando o allontanando  di volta in volta gli ingranaggi

lunedì 2 novembre 2015

il cambio

anche per  il cambio come tutti gli altri principali organi del motore  molte sono state le scelte tecniche .
Due sole però sono riuscite ad imporsi

CAMBIO A PRESA DIRETTA

E' facilmente riconoscibile per il fatto che il pignone  della trasmissione  finale si trova sullo stesso asse dell'albero primario 
Infatti il pignone  è solidale all'ingranaggio di uscite per mezzo di un manicotto coassiale all'albero primario  ma assolutamente indipendente nella sua rotazione.
Nel cambio di questo tipo  sono sempre due  le coppie di ingranaggio al lavoro, fuorché   nel momento in cui viene inserita la presa diretta  ossia quando l'albero  primario viene collegato direttamente al manicotto  di uscita del moto e il pignone della trasmissione finale  ruota così alla stessa velocità della corona della trasmissione primaria (rapporto 1:1)
Il cambio con presa diretta di scuola continentale hanno il pignone di uscita dalla parte opposta  alla frizione (o trasmissione primaria) quelli  di scuola inglese invece hanno  il pignone di uscita dalla stessa parte della frizione.

CAMBIO A CASCATA

E' quello più diffuso. Meno macchinoso del tipo a presa diretta  il cambio a cascata si compone  di un albero primario che riceve il moto dalla trasmissione primaria  e sul quale sono installati  gli ingranaggi  conduttori nonché  di uno secondario su cui è calettato il pignone  della trasmissione finale e sul quale  sono installati gli ingranaggi  condotti.
Nel cambio a cascata  lavora solamente una coppia di ingranaggi per volta.

domenica 1 novembre 2015

festa di Halloween degli Hell's Angels

il 31 ottobre 2015 alla festa di Halloween ci siamo preparati ben coperti perché non faceva tanto caldo e siamo andati al Legend a festeggiare anche il compleanno di un nostro "vecchio" amico Michele il  Pirata è stata una serata divertente ci siamo ritrovati tutti insieme anche a personaggi inquietanti talmente tanto truccati che ci chiedevamo chi potessero essere
Gli Hell's Angels come sempre hanno organizzato tutto alla perfezione ci hanno fatto sentire come a casa








 















giovedì 29 ottobre 2015

motoraduni dal 30 al 1 novembre 2015


31 OTTOBRE 2015
HALLOWEEN PARTY
HELLS ANGELS
AL LEGEND CLUB MILANO (MI)

31 OTTOBRE 2015
OFFICIAL SUICIDE PARTY + TATOO ROCK
BALTELLA (BS)

31 OTTOBRE 2015 
15° ANNIVERSARY PARTY
SESTU (CA)

31 OTTOBRE 2015
HALLOWEEN  CYCLEDELIC NIGHT
MATERA (MT)

31 OTTOBRE 2015
3° HALLOWEEN PARTY
MENDOLA (FC)

31 OTTOBRE 2015
MOTOGIRO &MOTOPARTY
BASTIA UMBRA  (PG)

1 NOVEMBRE 2015
ENDURANDO  NELLA VALLE DEL TARTUFO
2° MEMORIAL GIANNI MALVARDI
CARBONARA  DI PO (MN)

DAL 30 AL 1 NOVEMBRE 2015
LUPUS IN MARSICA
FLANO ROMANO (RM)

30 OTTOBRE 2015
CLUB HOUSE PARTY
FORLINPOPOLI  (FC)

31 OTTOBRE 2015
HALLOWEEN PARTY  2015
RUBANO (PD)

31 OTTOBRE 2015
ICE BALL PARTY 2015
FELINO (PR)


mercoledì 28 ottobre 2015

posizione del cambio moto

Molte moto hanno il cambio  in blocco con il motore  cioè facente corpo unico anche stilisticamente con il propulsore
alcuni  hanno il cambio separato  si tratta di una soluzione scelta per  facilità costruttiva ed economica  il cambio è unito al motore sono da un giro  di catena (costituente la trasmissione primaria) la cui  tensione era regolabile  spostando  la scatola  del cambio  sul suo supporto munito di  appositi occhielli
Il cambio  in blocco è impiegato perché  permette di semplificare il  sistema di lubrificazione e soprattutto  di scegliere il tipo di trasmissione primaria

lunedì 26 ottobre 2015

modifiche al rapporto di trasmissione

Il rapporto di trasmissione finale scelto dal costruttore  di norma  è quello che meglio si adatta  alle caratteristiche  del mezzo e a ogni tipo di  utilizzazione.
in casi particolari  (per esempio impiego in montagna uso agonistico ecc.)  può risultare vantaggioso accorciare o allungare il rapporto  di trasmissione originale
La cosa può essere fatta  agevolmente sostituendo la corona oppure il  pignone 
bisogna tenere presente che per accorciare il rapporto  agendo sul pignone  bisogna montarne  uno con diametro  (quindi con numero dei denti ) inferiore  mentre per la corona vale in contrario 
Viceversa  se si vuole allungare  il rapporto  occorre installare un pignone più grosso  o una corona più piccola
E' anche importante  sapere che ogni dente in più o in meno  sul pignone corrisponde  con buona approssimazione  a tre denti in meno o più  sulla corona  per verificare  ciò basta prendere un rapporto a caso  ad esempio 44/16 = 2,75 e provare ad aggiungere  tre denti alla corone si otterrà un rapporto 47/16  = 2,94 
Lasciando  invariato  il numero di denti  della corona e diminuendo invece un sol dente il pignone si avrà il rapporto  di trasmissione finale
E' bene  che il pignone  non abbia un numero troppo ridotto di denti  sia per ottenere una maggiore durata del pignone stesso sia per  soprattutto per evitare che la catena lavori in condizioni svantaggiose
Quando il pignone è dotato di  un diametro ridotto e di un numero di denti  limitato le articolazioni  della catena compiono  un movimento angolare  maggiore  e inoltre viene esaltato  l'effetto poligono  (movimento  irregolare della catena derivante dal fatto  che la distanza tra l'asse di rotazione della ruota dentata e gli assi dei perni non è uguale a quella tra l'asse di rotazione stessa e il centro della piastrina).