Arlen Ness ha passto la giovinezza nell'atmosfera delle Hot-Tods e sui chopper di San Francisco in California rifinendo la sua moto mentre faceva il camionista e poi il carpentiere per finanziare la sua passione
a 28 anni riusciva a vivere come designer diventando ogni giorno sempre più apprezzato la sua carriera è avanzata molto rapidamente
l'avvento delle CNC (macchine a controllo numerico computerizzato) gli permise di produrre in grandi quantità e di lanciare sul mercato fantastici accessori di alluminio per moto V- Twin
decise allora di sbarcare in Europa dove fu influenzato dall'arte francese colpito dalle linee maestose delle macchine d'epoca ma anche dalle macchine sportive italiane
tornato in America era se possibile più creativo inaugurò una linea Kustom
il lavoro di carrozzeria audace per le difficoltà e armonioso nelle linee dolci prive di aggressività segnò la svolta nel mondo delle moto e gli permise di crearsi una solida reputazione
Ha progressivamente costruito un impero della customizzazione
non ha mai smesso di innovare consapevole della sua vena artistica lavora con il figlio Cory
Arlen Ness è un vero artista diventato senza volerlo una leggenda nell'universo delle due ruote
In principio si occupava solo dell'estetica delle moto soprattutto degli amici e continuò nel lavoro di carpentiere poi conobbe i veri biker
Decise di occuparsi completamente alle moto iniziò a disegnare modelli di manubri personalizzati alti per i chopper
naturalmente l'attività divenne sempre più importante assunse del personale e si fece aiutare dal fratello
quando aveva trent'anni adorava il look chopper il suo desiderio era quello di costruire una moto quello che più gli piaceva dell'Harley era il suono del motore le forme snelle la simmetria e soprattutto la possibilità di customizzare
Arlen non aveva al tempo esempi da seguire né una scuola a cui rifarsi doveva solo inventare
si concentrò sull'armonia delle linee sull'equilibrio delle dimensioni
Ness non amava le forme esagerate le forcelle troppo lunghe ma guardava all'armonia delle proporzioni
il sogno di Arlen era completare un catalogo che contenesse tutti pezzi necessari per costruire una motocicletta Ness al cento per cento
un altro sogno era costruire veicoli assemblati personalmente
il mito Ness ha conosciuto una diffusione straordinaria il suo pubblico lo considera una leggenda
locandine
giovedì 11 giugno 2015
HARLEY DAVIDSON LA STORIA - I MOTORI BICILINDRICI A V I PROTOTIPI
tante motociclette esteriormente sembrano Harley ma non lo sono
occorre sapere che diverse società negli Stati Uniti fabbricano bicilindriche a V partendo da pezzi aftermarket inizialmente destinati alla Harley che siano telai motori scatole del cambio o componenti varie
esiste poi un numero di motori giapponesi che riprendono lo stesso spirito delle Harley Davidson e che sono costruite con propulsori bicilindrici a V
questa diffusione nasce dall'infatuazione per le Harley Davidson
ciò tuttavia non farà che generare imitazioni dal momento che certi costruttori seguono unicamente la via delle custom da turismo si tratta di moto di grossa cilindrata con un'estetica dalla personalità molto forte tipo la Gold wing
Si tratta dunque di moto con una linea che rimanda la concezione del custom da granturismo ma che rappresentano una scelta diversa dalla Harley poiché sono moto che ha esercitato il monopolio da diversi anni
Adesso esistono moto che possono far concorrenza alla Harley ma non è stato sempre così in passato ha sempre mantenuto la sua posizione dominante sul mercato la linea si evolse poco ma la meccanica dovette rinnovarsi all'inizio degli anni Cinquanta una delle principali preoccupazioni restava la diversificazione della gamma
oltre alle grosse cilindrate produsse anche le medie cilindrate, furono realizzati numerosi progetti di piccoli modelli di tipo britannico e la casa pensò di introdurre nuovamente le mono cilindriche degli anni trenta
In realtà mentre sviluppava lentamente le grosse cilindrate si accontentava di sostituire la WL /%= con le K poi con le KH sviluppò parallelamente la KL 750
benché avesse 150 centimetri cubi in meno della KH 900 risultava più potente grazie a carburatori alla distribuzione con valvole in testa comandate da una catena duplex e al motore in alluminio non fu comunque prodotta in serie perché risultò troppo oneroso
dopo l'enorme successo portato dalla prima Sporster nel 1957 il progetto della KL fu abbandonato
nove anni più tardi il reparto ricerche della Harley elaborò i modellino di una motocicletta battezzata X100 con motore quattro cilindri orizzontali e doppio albero a camme in testa
tuttavia l'enorme investimento per acquistare nuovi locali e macchinare per realizzare questa meccanica speciale non consentì di concretizzare i progetto
fu una fortuna perché la Honda 750 lanciata in quel periodo era molto più bella
più o meno in questo periodo la Harley fu acquistata dalla AMF e due anni più tardi la nuova società fece il tentativo di sostituire la sporster con un bicilindrico 750 centimetri cubi ma non ci riuscì
occorre sapere che diverse società negli Stati Uniti fabbricano bicilindriche a V partendo da pezzi aftermarket inizialmente destinati alla Harley che siano telai motori scatole del cambio o componenti varie
esiste poi un numero di motori giapponesi che riprendono lo stesso spirito delle Harley Davidson e che sono costruite con propulsori bicilindrici a V
questa diffusione nasce dall'infatuazione per le Harley Davidson
ciò tuttavia non farà che generare imitazioni dal momento che certi costruttori seguono unicamente la via delle custom da turismo si tratta di moto di grossa cilindrata con un'estetica dalla personalità molto forte tipo la Gold wing
Si tratta dunque di moto con una linea che rimanda la concezione del custom da granturismo ma che rappresentano una scelta diversa dalla Harley poiché sono moto che ha esercitato il monopolio da diversi anni
Adesso esistono moto che possono far concorrenza alla Harley ma non è stato sempre così in passato ha sempre mantenuto la sua posizione dominante sul mercato la linea si evolse poco ma la meccanica dovette rinnovarsi all'inizio degli anni Cinquanta una delle principali preoccupazioni restava la diversificazione della gamma
oltre alle grosse cilindrate produsse anche le medie cilindrate, furono realizzati numerosi progetti di piccoli modelli di tipo britannico e la casa pensò di introdurre nuovamente le mono cilindriche degli anni trenta
In realtà mentre sviluppava lentamente le grosse cilindrate si accontentava di sostituire la WL /%= con le K poi con le KH sviluppò parallelamente la KL 750
benché avesse 150 centimetri cubi in meno della KH 900 risultava più potente grazie a carburatori alla distribuzione con valvole in testa comandate da una catena duplex e al motore in alluminio non fu comunque prodotta in serie perché risultò troppo oneroso
dopo l'enorme successo portato dalla prima Sporster nel 1957 il progetto della KL fu abbandonato
nove anni più tardi il reparto ricerche della Harley elaborò i modellino di una motocicletta battezzata X100 con motore quattro cilindri orizzontali e doppio albero a camme in testa
tuttavia l'enorme investimento per acquistare nuovi locali e macchinare per realizzare questa meccanica speciale non consentì di concretizzare i progetto
fu una fortuna perché la Honda 750 lanciata in quel periodo era molto più bella
più o meno in questo periodo la Harley fu acquistata dalla AMF e due anni più tardi la nuova società fece il tentativo di sostituire la sporster con un bicilindrico 750 centimetri cubi ma non ci riuscì
lunedì 8 giugno 2015
VIAGGIARE IN MOTO
Ci sono moto molto comode e altre meno per viaggiare
La scomodità influisce sulla riuscita di un viaggio ma anche un serbatoio troppo piccolo ultimamente i serbatoi sono abbastanza grandi da non rimanere a piedi tra un serbatoio e l'altro ma una volta le Sposter procuravano non pochi problemi per la benzina e bisognava stare attenti a non rimanere a secco anche oggi hanno serbatoi piccoli ma il rischio di rimanere a piedi si è ridotto
per portare i bagagli se avete già le borse laterali siete già a buon punto se dovete invece portare borse e bagagli bisogna stare molto attenti che siano assicurate bene e che non entrino in contatto con gomme o trasmissione
le borse possono essere
laterali
cioè montate ai fianchi della ruota posteriore
sul serbatoio
si lega al serbatoio e di solito contiene oggetti e indumenti che possono essere utili in qualsiasi momento e quindi facilmente recuperabili
posteriore
ci sono ottime borse da legare sulla parte posteriore già dotate di elastici con cui si possono assicurare alla moto
le borse laterali oltre a quelle rigide di serie possono essere morbide di pelle vinile o nylon
di solito invece quelle sul serbatoio e posteriori sono di nylon pesante
le borse morbide non sono sicure come quelle rigide soggette a furti e possono toccare le ruote o cadere non sono impermeabili
però possono essere facilmente rimovibili e sono meno care di quelle rigide
Spesso come succede quando si va in macchina o in aereo anche in moto si portano delle cose che non usiamo
ecco dei consigli
per il pronto soccorso
fasce garze
antibiotici
non bisogna esagerare con l'abbigliamento un paio di jeans di ricambio qualche maglietta e un dolcevita che serve no è pesante ma copre bene anche il collo
e la biancheria necessaria
il viaggio in moto è molto bello ma anche stancante quindi cercate di bere molta acqua e non rimpinzatevi troppo
prima di partire l'ideale sarebbe scegliere bene il percorso studiando la cartina e stando attenti a non esagerare con i km sulla cartina sembra tutto semplice e piacevole poi in realtà e tutta un'altra storia
quindi non scegliete un percorso troppo lungo
Non stancatevi troppo fermatevi spesso anche solo per sgranchirvi le gambe e fate attenzione perché quando si è stanchi i tempi di reazione cambiano anche se il rischio di addormentarsi è meno frequente che in macchina
La scomodità influisce sulla riuscita di un viaggio ma anche un serbatoio troppo piccolo ultimamente i serbatoi sono abbastanza grandi da non rimanere a piedi tra un serbatoio e l'altro ma una volta le Sposter procuravano non pochi problemi per la benzina e bisognava stare attenti a non rimanere a secco anche oggi hanno serbatoi piccoli ma il rischio di rimanere a piedi si è ridotto
per portare i bagagli se avete già le borse laterali siete già a buon punto se dovete invece portare borse e bagagli bisogna stare molto attenti che siano assicurate bene e che non entrino in contatto con gomme o trasmissione
le borse possono essere
laterali
cioè montate ai fianchi della ruota posteriore
sul serbatoio
si lega al serbatoio e di solito contiene oggetti e indumenti che possono essere utili in qualsiasi momento e quindi facilmente recuperabili
posteriore
ci sono ottime borse da legare sulla parte posteriore già dotate di elastici con cui si possono assicurare alla moto
le borse laterali oltre a quelle rigide di serie possono essere morbide di pelle vinile o nylon
di solito invece quelle sul serbatoio e posteriori sono di nylon pesante
le borse morbide non sono sicure come quelle rigide soggette a furti e possono toccare le ruote o cadere non sono impermeabili
però possono essere facilmente rimovibili e sono meno care di quelle rigide
Spesso come succede quando si va in macchina o in aereo anche in moto si portano delle cose che non usiamo
ecco dei consigli
per il pronto soccorso
fasce garze
antibiotici
non bisogna esagerare con l'abbigliamento un paio di jeans di ricambio qualche maglietta e un dolcevita che serve no è pesante ma copre bene anche il collo
e la biancheria necessaria
il viaggio in moto è molto bello ma anche stancante quindi cercate di bere molta acqua e non rimpinzatevi troppo
prima di partire l'ideale sarebbe scegliere bene il percorso studiando la cartina e stando attenti a non esagerare con i km sulla cartina sembra tutto semplice e piacevole poi in realtà e tutta un'altra storia
quindi non scegliete un percorso troppo lungo
Non stancatevi troppo fermatevi spesso anche solo per sgranchirvi le gambe e fate attenzione perché quando si è stanchi i tempi di reazione cambiano anche se il rischio di addormentarsi è meno frequente che in macchina
CHE COS'E' IL PINSTRING?
il pinstring è un'arte figurativa che consiste nel disegnare linee sottili chiamate pin stripes
sembra un lavoro facile ma invece richiede molta abilità di solito i pennelli dalle setole molto lunghe vengono costruiti appositamente per questa tecnica e vengono usate vernici speciali
vediamo tante opere d'arte su serbatoi e parafanghi realizzati con vernici sintetiche al asciugatura lenta
sembra un lavoro facile ma invece richiede molta abilità di solito i pennelli dalle setole molto lunghe vengono costruiti appositamente per questa tecnica e vengono usate vernici speciali
vediamo tante opere d'arte su serbatoi e parafanghi realizzati con vernici sintetiche al asciugatura lenta
domenica 7 giugno 2015
giro su lago di Lecco domenica 7 giugno 2015
Eccoci pronti per un altro bel giro e per una mangiata
la giornata è bella il sole è fin troppo caldo ma nonostante la giornata afosissima affrontiamo il viaggio con le marmitte roventi
prima aperitivo per non farci mancare niente
e dopo un bel giro panoramico
un bel posticino vicino al lago
la giornata è bella il sole è fin troppo caldo ma nonostante la giornata afosissima affrontiamo il viaggio con le marmitte roventi
prima aperitivo per non farci mancare niente
e dopo un bel giro panoramico
un bel posticino vicino al lago
la moto della Margherita |
la sella mooolto comoda |
barby |
aperitivo |
pranzo |
SABATO 6 GIUGNO 2015 MOTORADUNO BRESCELLO
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