In questo caso che è il sistema di lubrificazione più comune la parte inferiore del basamento funge da serbatoio del lubrificante l'olio viene prelevato dalla coppa e inviato a pressione nei vari punti del motore per mezzo di una pompa dopo aver svolto la propria funzione lubrificante l'olio torna per gravità nella coppa
Generalmente le coppe dell'olio sono ricavate direttamente dal basamento del motore; in certi casi però la coppa viene fissata mediante viti alla base del carte
Nella maggior parte dei casi la coppa è alettata in modo da favorire lo smaltimento del calore assorbito dall'olio
locandine
lunedì 15 giugno 2015
come è fatta una moto - il sistema di lubrificazione
ogniqualvolta due superfici in movimento reciproco vengono a contatto l'attrito ovvero la resistenza al moto causa la trasformazione di una certa quantità di energia meccanica in calore
temperature troppo elevate portano a scadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali a problemi di lubrificazione e a variazioni dei giochi tra i vari componenti
in particolare se quello tra pistone e cilindro diventa insufficiente si va incontro al temuto fenomeno del grippaggio costituito dal blocco o dal forzamento del componente mobile all'interno di quello fisso con serio danneggiamento delle superfici di contatto
nel caso che la durata del movimento reciproco non sia limitata sulle due superfici la temperatura a causa dell'attrito salirà infatti a valori assai notevoli e in breve si giungerà a fenomeni di grippaggio con danni molto gravi a entrambe le superfici
qualora invece fra le due superfici venga interposto uno strato più o meno spesso di lubrificante tale che una delle due scivoli sull'altra senza che in realtà tra di esse si verifichi un vero e proprio contatto l'attrito si ridurrà a valori bassissimi dato che al resistenza al moto sarà in pratica solo quella dovuta all'attrito interno del fluido e di conseguenza la produzione di calore diverrà assai limitata e l'usura degli organi meccanici in movimento reciproco scenderà a valori praticamente trascurabili
E' quindi evidente che in tutti i meccanismi e in particola
re nel caso di un motore ad accensione per scintilla è indispensabile disporre di un efficace sistema di lubrificazione
Gli schemi adottati nei motori a quattro tempi sono due il sistema di lubrificazione della coppa e quello del carter
temperature troppo elevate portano a scadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali a problemi di lubrificazione e a variazioni dei giochi tra i vari componenti
in particolare se quello tra pistone e cilindro diventa insufficiente si va incontro al temuto fenomeno del grippaggio costituito dal blocco o dal forzamento del componente mobile all'interno di quello fisso con serio danneggiamento delle superfici di contatto
nel caso che la durata del movimento reciproco non sia limitata sulle due superfici la temperatura a causa dell'attrito salirà infatti a valori assai notevoli e in breve si giungerà a fenomeni di grippaggio con danni molto gravi a entrambe le superfici
qualora invece fra le due superfici venga interposto uno strato più o meno spesso di lubrificante tale che una delle due scivoli sull'altra senza che in realtà tra di esse si verifichi un vero e proprio contatto l'attrito si ridurrà a valori bassissimi dato che al resistenza al moto sarà in pratica solo quella dovuta all'attrito interno del fluido e di conseguenza la produzione di calore diverrà assai limitata e l'usura degli organi meccanici in movimento reciproco scenderà a valori praticamente trascurabili
E' quindi evidente che in tutti i meccanismi e in particola
re nel caso di un motore ad accensione per scintilla è indispensabile disporre di un efficace sistema di lubrificazione
Gli schemi adottati nei motori a quattro tempi sono due il sistema di lubrificazione della coppa e quello del carter
COME E' FATTA UNA MOTO - IL SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO AD ACQUA
consente di refrigerare ottimamente anche le parti altrimenti molto difficili da raggiungere e di asportare rilevanti quantità di calore in modo da mantenere in valori contenuti le temperature di lavoro dei vari componenti
esso presenta inoltre dei vantaggi anche per quanto riguarda gli ingombri e la rumorosità meccanica
il raffreddamento ad acqua (in realtà si tratta di una miscela di acqua demineralizzata-antigelo-anticorrosione) a cui è demandato il compito di assorbire dalle pareti degli organi entro cui circola una grande quantità di calore e di dissiparla quindi all'esterno per mezzo del radiatore
a far circolare il liquido refrigerante nel circuito provvede una pompa centrifuga azionata meccanicamente (o elettricamente)
la circolazione forzata si ottiene per mezzo di una pompa centrifuga di solito azionata dal motore che obbliga l'acqua a scorrere rapidamente entro le tubazioni sino alle intercapedini che circondano la canna del cilindro e la camera di combustione per poi tornare al radiatore che è disposto in modo da venire investito direttamente dal vento della corsa
Alcune moto sono dotate di ventola elettrica che, quando l'acqua supera una certa temperatura entra in funzione e determina un vigoroso passaggio d'aria attraverso il radiatore
l'acqua di raffreddamento esce dal motore dopo aver sottratto alle pareti metalliche con le quali è entrato in contatto una rilevante quantità di calore quest'ultimo viene ceduto all'aria allorché il liquido passa attraverso il radiatore
il circuito in generale è dotato di una valvola termostatica che agevola il controllo dello stato termico del motore e consente di rendere più rapido il riscaldamento
quando il veicolo procede a velocità ridotta quindi nel traffico oppure in salita a fare attraversare il radiatore da una adeguata quantità di aria in genere provvede una elettroventola la cui entrata in funzione è controllata da un termo interruttore
esso presenta inoltre dei vantaggi anche per quanto riguarda gli ingombri e la rumorosità meccanica
il raffreddamento ad acqua (in realtà si tratta di una miscela di acqua demineralizzata-antigelo-anticorrosione) a cui è demandato il compito di assorbire dalle pareti degli organi entro cui circola una grande quantità di calore e di dissiparla quindi all'esterno per mezzo del radiatore
a far circolare il liquido refrigerante nel circuito provvede una pompa centrifuga azionata meccanicamente (o elettricamente)
la circolazione forzata si ottiene per mezzo di una pompa centrifuga di solito azionata dal motore che obbliga l'acqua a scorrere rapidamente entro le tubazioni sino alle intercapedini che circondano la canna del cilindro e la camera di combustione per poi tornare al radiatore che è disposto in modo da venire investito direttamente dal vento della corsa
Alcune moto sono dotate di ventola elettrica che, quando l'acqua supera una certa temperatura entra in funzione e determina un vigoroso passaggio d'aria attraverso il radiatore
l'acqua di raffreddamento esce dal motore dopo aver sottratto alle pareti metalliche con le quali è entrato in contatto una rilevante quantità di calore quest'ultimo viene ceduto all'aria allorché il liquido passa attraverso il radiatore
il circuito in generale è dotato di una valvola termostatica che agevola il controllo dello stato termico del motore e consente di rendere più rapido il riscaldamento
quando il veicolo procede a velocità ridotta quindi nel traffico oppure in salita a fare attraversare il radiatore da una adeguata quantità di aria in genere provvede una elettroventola la cui entrata in funzione è controllata da un termo interruttore
sabato 13 giugno 2015
raffredamento ad aria
il tipo di raffreddamento più semplice è quello ad aria che viene realizzato in pratica dotando il cilindro e la testata di un gran numero di alette aumentando in tal modo la superficie a contatto con il fluido refrigerante
le testate e la grande maggioranza dei cilindri vengono realizzati in lega di alluminio benché ciò comporti l'impiego di sedi e guide- valvole riportate nonché l'inserimento di camicie in ghisa o in alternativa l'adozione di riporti superficiali al nichel - carburo di silicio sulla canna del cilindro la scelta dell'alluminio non è motivata solamente dalla ricerca della massima leggerezza bensì soprattutto dalla sua ottima conduttività termica
questa proprietà si sfrutta al meglio realizzando teste e cilindri con pareti di rilevante spessore in modo da ottenere grandi sezioni di passaggio per il calore (
dalle aree a temperatura elevata a quelle a temperatura più bassa e da avere una grande uniformità della distribuzione delle temperature evitando così il pericolo di distorsioni
Nel caso dei motori a due tempi questo problema è maggiormente sentito per la presenza nel cilindro di numerose aperture (le luci) che interrompono in più punti la distribuzione uniforme del materiale attorno alla canna e per il fatto di avere da una parte l'entrata dei gas freschi e da quella opposta la fuoriuscita dei caldissimi gas di scarico questo porta nel caso di motori ad altissime prestazioni a vari problemi
nei motori a quattro tempi specialmente se dotati di uno o due alberi a camme in testa la fusione di quest'ultima risulta spesso assai complessa poiché è necessario realizzare numerosi passaggi aria in modo da assicurare efficiente raffreddamento
quando il motore è collocato nel veicolo in posizione tale che il vento della corsa non possa investirlo in maniera adeguata ad assicurare un buon raffreddamento è possibile dotarlo di una ventola e di una cuffia convogliatrice e il tipo di raffreddamento viene detto ad aria forzata (ad esempio negli scooter
le testate e la grande maggioranza dei cilindri vengono realizzati in lega di alluminio benché ciò comporti l'impiego di sedi e guide- valvole riportate nonché l'inserimento di camicie in ghisa o in alternativa l'adozione di riporti superficiali al nichel - carburo di silicio sulla canna del cilindro la scelta dell'alluminio non è motivata solamente dalla ricerca della massima leggerezza bensì soprattutto dalla sua ottima conduttività termica
questa proprietà si sfrutta al meglio realizzando teste e cilindri con pareti di rilevante spessore in modo da ottenere grandi sezioni di passaggio per il calore (
dalle aree a temperatura elevata a quelle a temperatura più bassa e da avere una grande uniformità della distribuzione delle temperature evitando così il pericolo di distorsioni
Nel caso dei motori a due tempi questo problema è maggiormente sentito per la presenza nel cilindro di numerose aperture (le luci) che interrompono in più punti la distribuzione uniforme del materiale attorno alla canna e per il fatto di avere da una parte l'entrata dei gas freschi e da quella opposta la fuoriuscita dei caldissimi gas di scarico questo porta nel caso di motori ad altissime prestazioni a vari problemi
nei motori a quattro tempi specialmente se dotati di uno o due alberi a camme in testa la fusione di quest'ultima risulta spesso assai complessa poiché è necessario realizzare numerosi passaggi aria in modo da assicurare efficiente raffreddamento
quando il motore è collocato nel veicolo in posizione tale che il vento della corsa non possa investirlo in maniera adeguata ad assicurare un buon raffreddamento è possibile dotarlo di una ventola e di una cuffia convogliatrice e il tipo di raffreddamento viene detto ad aria forzata (ad esempio negli scooter
venerdì 12 giugno 2015
come è fatta una moto ? - il sistema di raffreddamento
durante il funzionamento del motore al suo interno ha luogo una serie di rapide combustioni
Il calore da esse prodotto si propaga si vari componenti del motore stesso in misura più o meno elevate a seconda della loro posizione funzione e geometria
se il motore non fosse dotato di un efficiente sistema di raffreddamento esso non potrebbe funzionare che per pochi minuti
i pistoni le pareti delle camere di scoppio e quelle dei cilindri si trovano a dover lavorare a diretto contatto coi gas di combustione e assorbono di conseguenza una grande quantità di calore ragion per cui la loro temperatura tende a raggiungere valori molto elevati
il componente più sollecitato dal punto di vista termico è nei motori a quattro tempi la valvola di scarico che può raggiungere in alcuni punti temperature all'ordine di 800° C e oltre
naturalmente si tratta di temperature localizzate dato che già nella parte più esterna del fungo si hanno valori più bassi mentre lungo lo stelo gli stessi valori decrescono rapidamente man mano che ci si allontana dalla camera
di combustione
mentre la valvola di scarico smaltisce in pratica i 3/4 del calore assorbito grazie al contatto con la sede quella di aspirazione lavora sempre a temperatura contenuta perché non viene investita dai caldissimi gas di scarico bensì da quelli freschi provenienti dal carburatore
E' anche questo motivo per cui di norma le due valvole vengono realizzate con diversi materiali
le pareti della camera di combustione non superano praticamente mai di 250 280° C
la zona del pistone che lavora a temperatura più elevata è il cielo al centro del quale si possono riscontrare 300° C e valori persino maggiori nei motori molto spinti
Il calore da esse prodotto si propaga si vari componenti del motore stesso in misura più o meno elevate a seconda della loro posizione funzione e geometria
se il motore non fosse dotato di un efficiente sistema di raffreddamento esso non potrebbe funzionare che per pochi minuti
i pistoni le pareti delle camere di scoppio e quelle dei cilindri si trovano a dover lavorare a diretto contatto coi gas di combustione e assorbono di conseguenza una grande quantità di calore ragion per cui la loro temperatura tende a raggiungere valori molto elevati
il componente più sollecitato dal punto di vista termico è nei motori a quattro tempi la valvola di scarico che può raggiungere in alcuni punti temperature all'ordine di 800° C e oltre
naturalmente si tratta di temperature localizzate dato che già nella parte più esterna del fungo si hanno valori più bassi mentre lungo lo stelo gli stessi valori decrescono rapidamente man mano che ci si allontana dalla camera
di combustione
mentre la valvola di scarico smaltisce in pratica i 3/4 del calore assorbito grazie al contatto con la sede quella di aspirazione lavora sempre a temperatura contenuta perché non viene investita dai caldissimi gas di scarico bensì da quelli freschi provenienti dal carburatore
E' anche questo motivo per cui di norma le due valvole vengono realizzate con diversi materiali
le pareti della camera di combustione non superano praticamente mai di 250 280° C
la zona del pistone che lavora a temperatura più elevata è il cielo al centro del quale si possono riscontrare 300° C e valori persino maggiori nei motori molto spinti
il motore a quattro tempi - quadricilindrico in linea
la Honda CB750 aveva una caratteristica straordinaria la configurazione del motore quattro cilindri in linea disposti trasversalmente nel telaio come due motori bicilindrici paralleli affiancati
In passato c'erano già state quadricilindriche la Henderson e altre case avevano sviluppato moto con quattro cilindri disposti longitudinalmente di conseguenza le moto erano molto lunghe e scomode da manovrare
per questo motivo e per la loro complessità che le rendeva ancora più inaffidabili delle prime monocilindriche e bicilindirche le prime quadricilindriche longitudinali non presero mai piede
dopo la Honda anche la Kawasaki presentò una quadriclindrica la Z1
i giapponesi hanno costruito molte quadircilindriche vennero chiamate UJM (Universal Japenese motorcycle)
i motori a quattro cilindri in linea sono semplici gli alberi a gomiti ruotano su cinque o sei supporti di banco
Lo schema si presta assai bene all'adozione di uno o due alberi a camme in testa l'equilibratura è decisamente buona e il raffreddamento non comporta problemi
E' un motore dall'elevato costo di produzione
possono sorgere dei problemi sopra una certa cilindrata a causa della larghezza del motore che oltre ad aumentare la sezione frontale deve essere montato un po' in altro nel telaio allo scopo di lasciare la possibilità di piegare in curva senza toccare con il carter
Lo schema porta a realizzazioni piuttosto pesanti anche se molto lineari nel disegno
potenze molto elevate e alte velocità di rotazione sono pagate in genere con uno scarso tiro ai bassi regimi
altri motori a quattro cilindri che hanno raggiunto una diffusione veramente ragguardevole sono quelli a V con asse di rotazione dell'albero a gomiti trasversale rispetto al telaio
questi propulsori rispetto a quelli in linea presentano il vantaggio di essere sensibilmente più stretti e di potere quindi essere installati più in basso rispetto al telaio senza pericolo di strisciare contro l'asfalto in curva
Poiché la sezione frontale del veicolo è minore risulta inferiore anche la resistenza aerodinamica l'albero a gomiti corto e rigido è dotato di due perni a manovella su ciascuno dei quali lavorano affiancate le bielle meno diffusi sono i motori a quattro cilindri a V con asse di rotazione dell'albero longitudinale
un altro schema prevede che i quattro cilindri siano contrapposti consente di ottenere un ottima equilibratura e un baricentro molto basso
i limiti sono costituiti dall'ingombro
In passato c'erano già state quadricilindriche la Henderson e altre case avevano sviluppato moto con quattro cilindri disposti longitudinalmente di conseguenza le moto erano molto lunghe e scomode da manovrare
per questo motivo e per la loro complessità che le rendeva ancora più inaffidabili delle prime monocilindriche e bicilindirche le prime quadricilindriche longitudinali non presero mai piede
dopo la Honda anche la Kawasaki presentò una quadriclindrica la Z1
i giapponesi hanno costruito molte quadircilindriche vennero chiamate UJM (Universal Japenese motorcycle)
i motori a quattro cilindri in linea sono semplici gli alberi a gomiti ruotano su cinque o sei supporti di banco
Lo schema si presta assai bene all'adozione di uno o due alberi a camme in testa l'equilibratura è decisamente buona e il raffreddamento non comporta problemi
E' un motore dall'elevato costo di produzione
possono sorgere dei problemi sopra una certa cilindrata a causa della larghezza del motore che oltre ad aumentare la sezione frontale deve essere montato un po' in altro nel telaio allo scopo di lasciare la possibilità di piegare in curva senza toccare con il carter
Lo schema porta a realizzazioni piuttosto pesanti anche se molto lineari nel disegno
potenze molto elevate e alte velocità di rotazione sono pagate in genere con uno scarso tiro ai bassi regimi
altri motori a quattro cilindri che hanno raggiunto una diffusione veramente ragguardevole sono quelli a V con asse di rotazione dell'albero a gomiti trasversale rispetto al telaio
questi propulsori rispetto a quelli in linea presentano il vantaggio di essere sensibilmente più stretti e di potere quindi essere installati più in basso rispetto al telaio senza pericolo di strisciare contro l'asfalto in curva
Poiché la sezione frontale del veicolo è minore risulta inferiore anche la resistenza aerodinamica l'albero a gomiti corto e rigido è dotato di due perni a manovella su ciascuno dei quali lavorano affiancate le bielle meno diffusi sono i motori a quattro cilindri a V con asse di rotazione dell'albero longitudinale
un altro schema prevede che i quattro cilindri siano contrapposti consente di ottenere un ottima equilibratura e un baricentro molto basso
i limiti sono costituiti dall'ingombro
giovedì 11 giugno 2015
la moto più costosa del mondo
eccola la moto più costosa al mondo interamente costruita a mano con telaio e dettagli in oro
il preparatore è il turco Tarhan Telli
sebbene costruita con metallo non dobbiamo aspettarci il solito luccichio perché è stata usata una particolare tecnica per invecchiare il metallo
richiama il mito greco sul serbatoio possiamo ammirare la testa di medusa in rilievo
il preparatore è il turco Tarhan Telli
sebbene costruita con metallo non dobbiamo aspettarci il solito luccichio perché è stata usata una particolare tecnica per invecchiare il metallo
richiama il mito greco sul serbatoio possiamo ammirare la testa di medusa in rilievo
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