8 OTTOBRE 2015
IN MOTO PER I BAMBINI
MILANO VIA GARDONE 22
DAL 10 AL 11 OTTOBRE 2015
36° RADUNO NAZIONALE D'ECCELLENZA DELLA CASSEULA
INVERUNO (MI)
11 OTTOBRE 2015
5° FREE SPIRIT DAY
VOGHERA (PV)
11 OTTOBRE 2015
1°MOTOCAGNARA
LOMAZZO (CO)
11 OTTOBRE 2015
BELLE MOTO IN VILLA
DOVERA (CR)
11 OTTOBRE 2015
KAWASAKI PARTY
LAZISE (VR)
11 OTTOBRE 2015
TERRE DI CAMPIONI CORIANO
TAVULLIA GRADARA
CARPI (MO)
11 OTTOBRE 2015
ROME MARATHON
ROMA (RM)
DAL 9 AL 11 OTTBRE 2015
PICARI FEST
NARNI (TR)
DAL 10 AL 11 OTTOBRE 2015
MOTOCAVALCATA DELLE MADONIE
CEFALU' (PA)
10 OTTBRE 2015
NOTTE BIANCA A GIARDINELLO BIKER FEST
GIARDINELLO (PA)
10 OTTOBRE 2015
JAGERMEISTER NIGHT
VADO LIGURE (SV)
10 OTTOBRE 2015
OCTO-BEER PARTY
VICENZA (VI)
11 OTTOBRE 2015
4° MOTOCAVALCATA ENDURO
CIVITELLA DI ROMAGNA (FC)
11 OTTBRE 2015
1° GIRO PER VITTORIA SU AUTO E MOTO D'EPOCA
VITTORIA (RG)
11 OTTOBRE 2015
II° REUNION LA COMBRICCOLA HD
VERONA (VR)
locandine
mercoledì 7 ottobre 2015
trasmissione a cinghia
Usate largamente dai pionieri del motociclismo per le trasmissioni finali dei loro motocicli che per la maggior parte erano privi di cambio di velocità i sistemi a cinghia erano poi caduti in disuso a favore di quelli a catena.
Adesso sono tornati in voga poiché consentono di eliminare il problema delle perdite di olio .
Spesso la cinghia lavora praticamente allo scoperto protetta solo da un carter in lamiera
Adesso sono tornati in voga poiché consentono di eliminare il problema delle perdite di olio .
Spesso la cinghia lavora praticamente allo scoperto protetta solo da un carter in lamiera
trasmissione a cardano
Una soluzione eccellente dal punto di vista della durata affidabilità e possibilità di funzionamento anche a regimi assai elevati è costituita dall'adozione di una coppia di ingranaggi (cardano) per trasmettere il moto dall'albero a gomiti al primario del cambio.
D'altro canto questa soluzione è più costosa e il rendimento è lievemente inferiore a quello di una catena a rulli
I due ingranaggi possono essere a dentatura dritta o elicoidale nel primo caso (adottato universalmente nel campo dei motori da competizione) si avrà un rendimento meccanico lievemente migliore unito però a un funzionamento che è più difficile rendere silenzioso
Gli ingranaggio con i denti elicoidali si adottano di norma per motori di tipo turistico prodotti in grande serie essi generano una componente assiale (ovvero una spinta avente la stessa direzione degli assi di rotazione degli ingranaggi) che si scarica sui cuscinetti che supportano gli alberi ai quali sono vincolati gli ingranaggi stessi che devono essere ottimamente lubrificati durante il funzionamento (si adottano in genere lubrificazione a nebbia a sbattimento ecc.)
Quando la trasmissione primaria è a cardano il senso di rotazione risulta invertito rispetto a quello dell'albero a gomiti
La lubrificazione della trasmissione primaria viene in genere assicurata da una certa quantità di olio nella quale vanno a immergersi i denti della parte più bassa della corona durante la rotazione
D'altro canto questa soluzione è più costosa e il rendimento è lievemente inferiore a quello di una catena a rulli
I due ingranaggi possono essere a dentatura dritta o elicoidale nel primo caso (adottato universalmente nel campo dei motori da competizione) si avrà un rendimento meccanico lievemente migliore unito però a un funzionamento che è più difficile rendere silenzioso
Gli ingranaggio con i denti elicoidali si adottano di norma per motori di tipo turistico prodotti in grande serie essi generano una componente assiale (ovvero una spinta avente la stessa direzione degli assi di rotazione degli ingranaggi) che si scarica sui cuscinetti che supportano gli alberi ai quali sono vincolati gli ingranaggi stessi che devono essere ottimamente lubrificati durante il funzionamento (si adottano in genere lubrificazione a nebbia a sbattimento ecc.)
Quando la trasmissione primaria è a cardano il senso di rotazione risulta invertito rispetto a quello dell'albero a gomiti
La lubrificazione della trasmissione primaria viene in genere assicurata da una certa quantità di olio nella quale vanno a immergersi i denti della parte più bassa della corona durante la rotazione
martedì 6 ottobre 2015
trasmissione a catena
le catene a rulli di tipo classico sono state adottate per molti anni per la trasmissione primaria.
Tutte le moto più famose degli anni eroici qualunque fosse la potenza erano dotate di una catena semplice che doveva trasferire i cavalli del motore al cambio di velocità
Questo perché era diffusissima la tendenza a utilizzare lo stesso tipo di cambio per diversi motori
a catena ha il vantaggio di essere economica di non sprecare molta potenza di essere sostituibile con facilità e altrettanto facilmente registrabile
La trasmissione primaria a catena semplice sono assai poco diffuse e per quanto riguarda le moto di media e grossa cilindrata sono state soppiantate dalle catene duplex e triplex (cioè a due o tre file di rulli) o dalle catene silenziose (tipo Morse o Hy-vo)
Nel campo delle moto leggere o degli scooter la trasmissione primaria è praticamente sempre del tipo a ingranaggi che non comporta alcuna necessità di regolazione e di manutenzione, è dotato di una maggiore durata e si adatta molto meglio a elevati regimi di rotazione.
Per le catene a rulli in genere si indica in 5 - 20 m / sec il valore limite di velocità di funzionamento gli ingranaggi che non risentono della forza centrifuga possono ruotare a regini molto più elevati di quelli che rappresentano il massimo ammissibile per la trasmissione a catena
Contrariamente a quanto avveniva prima le catena della trasmissione primaria lavora sempre in un carter chiuso e sono abbondantemente lubrificate da olio che il più delle volte è lo stesso che lubrifica anche le parti del motore e quelle del cambio
Con i passare dei chilometri le catene tendono ad allungarsi a causa dell'usura per questo motivo devono essere registrate in modo da ripristinare la corretta tensione.
Generalmente questo avviene in modo del tutto automatico o mediante un dispositivo tenditore azionabile dall'esterno.
I tendicatena sono in genere del tipo a rullo (costituiti cioè da una rotella di materiale sintetico che viene spinta contro la catena da una molla tarata) o del tipo ad archetto metallico flessibile (ovvero a pattino) rivestito in gomma sintetica o plastica che viene premuto contro il ramo della catena non in tiro in modo da stabilire la giusta tensione.
Naturalmente può esservi un registro di norma del tipo ad astina filettata e in questo caso la regolazione della tensione non è più automatica ma diviene necessario agire sul registro stesso secondo quanto indicato nello schema di manutenzione periodico fornito dalla casa.
Quando l'albero a gomiti non è collegato direttamente (da una catena o da una coppia di ingranaggi) alla frizione ma si fa ricorso a un albero ausiliario (che in genere provvede anche ad azionare organi come la pompa dell'olio e ad assicurare il collegamento al motorino di avviamento) la trasmissione primaria è in genere di tipo misto.
In questi casi infatti si preferisce impiegare una catena Morse per collegare l'albero motore all'albero ausiliario e una coppia di ingranaggi per collegare quest'ultimo alla frizione .
Le catene sono caratterizzate da silenziosità di funzionamento grande affidabilità ottimo rendimento e lunga durata.
Tutte le moto più famose degli anni eroici qualunque fosse la potenza erano dotate di una catena semplice che doveva trasferire i cavalli del motore al cambio di velocità
Questo perché era diffusissima la tendenza a utilizzare lo stesso tipo di cambio per diversi motori
a catena ha il vantaggio di essere economica di non sprecare molta potenza di essere sostituibile con facilità e altrettanto facilmente registrabile
La trasmissione primaria a catena semplice sono assai poco diffuse e per quanto riguarda le moto di media e grossa cilindrata sono state soppiantate dalle catene duplex e triplex (cioè a due o tre file di rulli) o dalle catene silenziose (tipo Morse o Hy-vo)
Nel campo delle moto leggere o degli scooter la trasmissione primaria è praticamente sempre del tipo a ingranaggi che non comporta alcuna necessità di regolazione e di manutenzione, è dotato di una maggiore durata e si adatta molto meglio a elevati regimi di rotazione.
Per le catene a rulli in genere si indica in 5 - 20 m / sec il valore limite di velocità di funzionamento gli ingranaggi che non risentono della forza centrifuga possono ruotare a regini molto più elevati di quelli che rappresentano il massimo ammissibile per la trasmissione a catena
Contrariamente a quanto avveniva prima le catena della trasmissione primaria lavora sempre in un carter chiuso e sono abbondantemente lubrificate da olio che il più delle volte è lo stesso che lubrifica anche le parti del motore e quelle del cambio
Con i passare dei chilometri le catene tendono ad allungarsi a causa dell'usura per questo motivo devono essere registrate in modo da ripristinare la corretta tensione.
Generalmente questo avviene in modo del tutto automatico o mediante un dispositivo tenditore azionabile dall'esterno.
I tendicatena sono in genere del tipo a rullo (costituiti cioè da una rotella di materiale sintetico che viene spinta contro la catena da una molla tarata) o del tipo ad archetto metallico flessibile (ovvero a pattino) rivestito in gomma sintetica o plastica che viene premuto contro il ramo della catena non in tiro in modo da stabilire la giusta tensione.
Naturalmente può esservi un registro di norma del tipo ad astina filettata e in questo caso la regolazione della tensione non è più automatica ma diviene necessario agire sul registro stesso secondo quanto indicato nello schema di manutenzione periodico fornito dalla casa.
Quando l'albero a gomiti non è collegato direttamente (da una catena o da una coppia di ingranaggi) alla frizione ma si fa ricorso a un albero ausiliario (che in genere provvede anche ad azionare organi come la pompa dell'olio e ad assicurare il collegamento al motorino di avviamento) la trasmissione primaria è in genere di tipo misto.
In questi casi infatti si preferisce impiegare una catena Morse per collegare l'albero motore all'albero ausiliario e una coppia di ingranaggi per collegare quest'ultimo alla frizione .
Le catene sono caratterizzate da silenziosità di funzionamento grande affidabilità ottimo rendimento e lunga durata.
venerdì 2 ottobre 2015
motoraduni dal 1 al 4 ottobre 2015
DAL 3 AL 4 OTTOBRE 2015
ROMBO DI TUONO
CENTRO FIERA (BS)
4 OTTOBRE 2015
OKTOBER RUN
VIGEVANO (PV)
4 OTTOBRE 2015
XIV° MOTOINCONTRO DEL PORTELLO
PADOVA (PD)
DAL 3 AL 4 OTTOBRE 2015
DIAGONAL CHALLENGE MEETING ITALIA
PERGOLA (PU)
DAL 3 AL 4 OTTOBRE 2015
10° MEMORIAL MARCO AMBUS
VILLASOR (CA)
DAL 1 OTTOBRE AL 11 OTTOBRE 2015
BABANA BIKER ZONE OCTOBERFEST
MOTORADUNO
AREZZO (AR)
DAL 2 AL 4 OTTOBRE 2015
OCTOBERFEST BIKER FESTA DELLA COSTA DOMIZIA 2015
MONDRAGONE (CE)
DAL 2 AL 4 OTTOBRE 2015
7° MOTORADUNO ISCHIABIKERS
ISCHIA (NA)
DAL 2 AL 4 OTTOBRE 2015
10° MOTO...CONCENTRIAMOCI A PRA CATINAT
FENESTRELLE (TO)
DAL 3 AL 4 OTTOBRE 2015
13° MOTORADUNO NAZIONALE DELLA CASTAGNA CIOLA
CASTEL DEL PIANO (GR)
3 OTTOBRE 2015
OKTOBERFEST CIOCIARO
ISOLA DEL LIRI (FR)
4 OTTOBRE 2015
3° BIKER POKER RUN
LENTINI (SR)
4 OTTOBRE 2015
2° MOTOINCONTRO PER LE PEDIATRIE
ADRIA (RO)
4 OTTOBRE 2015
MOTOVELE 4° MOTORADUNO LE VELE
LUCCA (LU)
4 OTTOBRE 2015
9° MOTORADUNO CITTA' DI COLLEGNO
COLLEGNO (TO)
4 OTTOBRE 2015
GOOBYE SUMMER RUN
SABAUDIA (LT)
4 OTTOBRE 2015
KAWASAKY PARTY
LAZISE (VR)
4 OTTOBRE 2015
ENDING SEASON RUN 2015
CAVALLERMAGGIORE (CN)
4 OTTOBRE 2015
RITORNO AL PASSATO
ASSERMINI (CA)
ROMBO DI TUONO
CENTRO FIERA (BS)
4 OTTOBRE 2015
OKTOBER RUN
VIGEVANO (PV)
4 OTTOBRE 2015
XIV° MOTOINCONTRO DEL PORTELLO
PADOVA (PD)
DAL 3 AL 4 OTTOBRE 2015
DIAGONAL CHALLENGE MEETING ITALIA
PERGOLA (PU)
DAL 3 AL 4 OTTOBRE 2015
10° MEMORIAL MARCO AMBUS
VILLASOR (CA)
DAL 1 OTTOBRE AL 11 OTTOBRE 2015
BABANA BIKER ZONE OCTOBERFEST
MOTORADUNO
AREZZO (AR)
DAL 2 AL 4 OTTOBRE 2015
OCTOBERFEST BIKER FESTA DELLA COSTA DOMIZIA 2015
MONDRAGONE (CE)
DAL 2 AL 4 OTTOBRE 2015
7° MOTORADUNO ISCHIABIKERS
ISCHIA (NA)
DAL 2 AL 4 OTTOBRE 2015
10° MOTO...CONCENTRIAMOCI A PRA CATINAT
FENESTRELLE (TO)
DAL 3 AL 4 OTTOBRE 2015
13° MOTORADUNO NAZIONALE DELLA CASTAGNA CIOLA
CASTEL DEL PIANO (GR)
3 OTTOBRE 2015
OKTOBERFEST CIOCIARO
ISOLA DEL LIRI (FR)
4 OTTOBRE 2015
3° BIKER POKER RUN
LENTINI (SR)
4 OTTOBRE 2015
2° MOTOINCONTRO PER LE PEDIATRIE
ADRIA (RO)
4 OTTOBRE 2015
MOTOVELE 4° MOTORADUNO LE VELE
LUCCA (LU)
4 OTTOBRE 2015
9° MOTORADUNO CITTA' DI COLLEGNO
COLLEGNO (TO)
4 OTTOBRE 2015
GOOBYE SUMMER RUN
SABAUDIA (LT)
4 OTTOBRE 2015
KAWASAKY PARTY
LAZISE (VR)
4 OTTOBRE 2015
ENDING SEASON RUN 2015
CAVALLERMAGGIORE (CN)
4 OTTOBRE 2015
RITORNO AL PASSATO
ASSERMINI (CA)
giovedì 1 ottobre 2015
accensione elettronica
Benché i sistemi di accensione di tipo tradizionale (ovverosia con un ruttore meccanico) sono ancora diffusi nella maggior parte delle moto specialmente se di elevate prestazioni essi sono stati sostituiti dai più efficienti sistemi elettronici Si impiegano accensioni a scarica capacitiva prive di parti soggette a usura o a eventuali sregolazioni: IN esse al posto dei contatti viene impiegato un generatore a impulsi costituito da un captatore o pick up fisso e da una o più appendici magnetiche fissate a un piccolo disco rotante oppure allo stesso rotore dell'alternatore che alimenta l'impianto elettrico. Il piccolo impulso di corrente che si genera nel pick up fisso e da una o più appendici magnetiche fissate a un piccolo disco rotante oppure allo stesso rotore dell'alternatore che alimen
ta l'impianto elettrico. Il piccolo impulso di corrente che si genera nel pick up ogni volta che l'appendice magnetica gli passa davanti viene inviato alla centralina elettronica dove viene amplificato per raggiungere quindi un tiristore che chiude il circuito facendo scaricare l'energia elettrica accumulatasi all'interno del di un apposito condensatore sul circuito primario della bobina: In questo modo si genera nel circuito secondario una corrente ad alta tensione che raggiunge la candela e fa scoccare una scintilla molto vigorosa anche se di brevissima durata.
Un altro tipo di accensione elettronica molto impiegato in campo automobilistico ma meno diffuso nelle moto è quello a scarica induttiva. In questo caso al posto del tiristore vi è un transistor che controlla il flusso di corrente. Questa è prodotta dal generatore oppure inviata dalla batteria e va ad alimentare il primario della bobina.
Quando il transistor è conduttore la corrente arriva al primario ma quando a esso arriva l'impulso proveniente dal pick up (o trasduttore) del tipo descritto esistono anche quelli di tipo ottico che funzionano come fotocellule
Nei sistemi di accensione più sofisticati la centralina è di tipo mappato e può adeguare la fasatura di accensione scegliendo per ogni regine e per ogni carico motore sempre quella ottimale
ta l'impianto elettrico. Il piccolo impulso di corrente che si genera nel pick up ogni volta che l'appendice magnetica gli passa davanti viene inviato alla centralina elettronica dove viene amplificato per raggiungere quindi un tiristore che chiude il circuito facendo scaricare l'energia elettrica accumulatasi all'interno del di un apposito condensatore sul circuito primario della bobina: In questo modo si genera nel circuito secondario una corrente ad alta tensione che raggiunge la candela e fa scoccare una scintilla molto vigorosa anche se di brevissima durata.
Un altro tipo di accensione elettronica molto impiegato in campo automobilistico ma meno diffuso nelle moto è quello a scarica induttiva. In questo caso al posto del tiristore vi è un transistor che controlla il flusso di corrente. Questa è prodotta dal generatore oppure inviata dalla batteria e va ad alimentare il primario della bobina.
Quando il transistor è conduttore la corrente arriva al primario ma quando a esso arriva l'impulso proveniente dal pick up (o trasduttore) del tipo descritto esistono anche quelli di tipo ottico che funzionano come fotocellule
Nei sistemi di accensione più sofisticati la centralina è di tipo mappato e può adeguare la fasatura di accensione scegliendo per ogni regine e per ogni carico motore sempre quella ottimale
martedì 29 settembre 2015
accensione a volano magnete
Questo tipo di accensione trova ampio impiego soprattutto nel campo dei ciclomotori
I maggiori pregi stanno nel fatto che raggruppano iin un solo blocco il generatore la bobina il ruttore e il condensatore semplifica notevolmente il sistema di accensione oltre a ridurre non di poco i costi di produzione.
Inoltre il volano magnete non è utilizzato solo per l'accensione ma funge anche da volano esterno per l'albero motore
Il volano
E una piastra circolare di materiale amagnetico (bronzo alluminio ottone) con un mozzo centrale e un certo numero di calamite fissate alla sua circonferenza.
Il piatto porta bobine o statore
E' un disco in materiale magnetico fissato mediante viti esternamente al carter motore dietro e all'interno del volano magnetico.
Sul disco sono fissate due o più bobine avvolte attorno a un nucleo di materiale ad alta permeabilità magnetica.
Sul disco sono fissate due o più bobine avvolte attorno a un nucleo di materiale ad alta permeabilità magnetica.
Una di queste bobine è un vero e proprio magnete di accensione con l'avvolgimento primario e secondario , l'altra (o le altre ) invece è una bobina necessaria a generare corrente alternata per tutte le esigenze dell'impianto elettrico.
In questo caso il sistema di accensione è a volano magnete con bobina interna. Se invece il trasformatore di alta tensione per la scintilla della candela è esterno pur ricevendo corrente alternata generata da un apposito avvolgimento situato sul disco fisso interno al volano l'accensione è a volano magnete con bobina esterna.
Al disco sono fissati pure il ruttore azionato da una camma (nei motori a due tempi e in certi motori a quattro tempi), e il condensatore . Nel caso di motori a quattro tempi spesso il ruttore di accensione è situato non all'estremità dell'albero a gomiti) o su di una estremità dell'albero a camme.
Funzionamento dell'accensione a volano magnete
Le calamite fissate alla periferia interna del volano creano un campo magnetico e magnetizzano i nuclei degli avvolgimenti che si trovano sullo statore interno.
Facendo girare l'albero motore il volano ruota con le sue calamite variando il flusso magnetico concatenato al circuito primario della bobina per cui si genera al suo interno una forza elettromotrice indotta e quindi una corrente indotta a bassa tensione.
Interrompendo il passaggio di corrente nel circuito primario una tensione indotta molto elevata sufficiente a far scoccare la scintilla fra gli elettrodi della candela
I maggiori pregi stanno nel fatto che raggruppano iin un solo blocco il generatore la bobina il ruttore e il condensatore semplifica notevolmente il sistema di accensione oltre a ridurre non di poco i costi di produzione.
Inoltre il volano magnete non è utilizzato solo per l'accensione ma funge anche da volano esterno per l'albero motore
Il volano
E una piastra circolare di materiale amagnetico (bronzo alluminio ottone) con un mozzo centrale e un certo numero di calamite fissate alla sua circonferenza.
Il piatto porta bobine o statore
E' un disco in materiale magnetico fissato mediante viti esternamente al carter motore dietro e all'interno del volano magnetico.
Sul disco sono fissate due o più bobine avvolte attorno a un nucleo di materiale ad alta permeabilità magnetica.
Sul disco sono fissate due o più bobine avvolte attorno a un nucleo di materiale ad alta permeabilità magnetica.
Una di queste bobine è un vero e proprio magnete di accensione con l'avvolgimento primario e secondario , l'altra (o le altre ) invece è una bobina necessaria a generare corrente alternata per tutte le esigenze dell'impianto elettrico.
In questo caso il sistema di accensione è a volano magnete con bobina interna. Se invece il trasformatore di alta tensione per la scintilla della candela è esterno pur ricevendo corrente alternata generata da un apposito avvolgimento situato sul disco fisso interno al volano l'accensione è a volano magnete con bobina esterna.
Al disco sono fissati pure il ruttore azionato da una camma (nei motori a due tempi e in certi motori a quattro tempi), e il condensatore . Nel caso di motori a quattro tempi spesso il ruttore di accensione è situato non all'estremità dell'albero a gomiti) o su di una estremità dell'albero a camme.
Funzionamento dell'accensione a volano magnete
Le calamite fissate alla periferia interna del volano creano un campo magnetico e magnetizzano i nuclei degli avvolgimenti che si trovano sullo statore interno.
Facendo girare l'albero motore il volano ruota con le sue calamite variando il flusso magnetico concatenato al circuito primario della bobina per cui si genera al suo interno una forza elettromotrice indotta e quindi una corrente indotta a bassa tensione.
Interrompendo il passaggio di corrente nel circuito primario una tensione indotta molto elevata sufficiente a far scoccare la scintilla fra gli elettrodi della candela
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