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martedì 17 novembre 2015

ruote moto

per moltissimi anni le ruote impiegate in campo motociclistico sono stati a raggi  a partire dagli anni settanta  sulle moto stradali sono più diffuse le ruote a razze costituite da un'unica fusione in lega di alluminio

RUOTE A RAGGI
Una tipica ruota a raggi è costituita da un mozzo (al quale è fissato il disco o nel quale è ricavato il tamburo  a seconda del tipo di freno impiegato) collegato a un cerchio in acciaio cromato o in lega di alluminio  da una serie di raggi in acciaio
Nella parte centrale del mozzo  ove viene inserito l'asse della ruota  sono posti due cuscinetti  a rotolamento (in genere  sono a sfere ma non mancano esempi di impiego di cuscinetti a rulli conici) tra i quali viene collocato di norma un distanziale tubolare. Le ruote a raggi caratterizzate da una buona elasticità e da una apprezzabile possibilità di riparazione in caso di danneggiamenti causati da urti contro gli ostacoli  sono attualmente impiegate  su tutte le moto da enduro  da cross e da trial

RUOTE IN LEGA
Nelle ruote in lega il mozzo è ricavato  in un'unica fusione comprendente anche le razze e il cerchio

Le razze che possono essere anche soltanto tre talvolta vengono realizzate in modo da essere cave internamente Per le moto da competizione vengono realizzate ruote in lega di magnesio e anche di fibra di carbonio

lunedì 9 novembre 2015

forcelle

la sospensione anteriore delle forcelle maggiormente diffuse in campo motociclistico  la cui efficienza  è ormai  più che dimostrata è quella della forcella telescopica con ammortizzatori idraulici  e molle incorporate
Il principio che regola il funzionamento di una forcella idraulica  è lo stesso in linea di massima  degli ammortizzatori posteriori. La forcella lavora in condizioni favorevoli  rispetto a questi ultimi  per la possibilità di contenere una cospicua  quantità di olio nonché di  presenza di molle cilindriche di  rilevante lunghezza
Una forcella  telescopica è costituita  da due steli fissati  alle piastre di sterzo
La soluzione tradizionale prevede per ciascuno stelo  una canna di acciaio fissa e un fodero mobile  posto inferiormente  a essa (l'asse della ruota è vincolato alla parte basale  del fodero  che può scorrere in su e in giù  lungo la canna  che viene  inserita internamente ad esso con un ridotto gioco diametrale)
All'interno  della canna  è posta  la molla (talvolta se ne impiegano  due sovrapposte) che assicura la funzione elastica
La funzione ammortizzante è ottenuta esattamente come negli ammortizzatori  della sospensione posteriore mediante  olio e passaggi calibrati
Tra le più recenti  tendenze tecniche  nel settore sono le sospensioni  anteriori  vanno segnalate le forcella pneumoidrauliche  nelle quali aria sotto lieve pressione (in genere con la sospensione  a riposo e la ruota sollevata da terra non supera il valore di 1,0 bar) assiste la molla  nell'espletare la sua funzione
Una tendenza decisamente significativa  è quella che ha portato le canne delle forcelle  ad assumere via via diametri  sempre maggiori  al fine di aumentare la rigidità (minori deformazioni a flessione)

FORCELLA A STELI ROVESCIATI

Come lascia intendere questa definizione si tratta di una forcella nella quale i foderi  sono disposti in alto  e vengono fissati  mediante l'usuale sistema a morsetto  alle piastre di sterzo  mentre le canne sono scorrevoli  e vengono collegate al perno  della ruota mediante appositi terminali in alluminio  nei quali sono ricavati  anche gli attacchi per le pinze del freno
I principali  punti di forza di questa soluzione sono costituiti da una ottima guida per gli elementi  mobili della sospensione  e da ampie  sezioni nei punti di fissaggio  alle piastre di forcella (zone sempre critiche)
Si ottengono in altre parole  un'elevata rigidità  e una grande robustezza
In alcune  forcelle delle ultime generazioni  sono state adottate soluzioni davvero inconsuete a livello  di struttura interna arrivando anche a concentrare al funzione ammortizzante in uno stelo  e quella molleggiante all'altro

giovedì 5 novembre 2015

telai

Il telaio costituisce  la struttura  portante della moto  alla quale sono fissati  il motore  e le sospensioni  nonché la sella  il serbatoio  e tutti  i vari accessori che compongono il veicolo

TELAIO A DOPPIA CULLA
sono costituiti  da due tubi che partendo dal canotto di sterzo scendono verso il basso a sostenere  inferiormente  il motore per poi  ripiegarsi ancora una volta  verso l'alto  e congiungersi alla struttura superiore  generalmente  nella zona sottostante  la parte anteriore della sella
La struttura superiore che parte anch' essa  dal canotto  di sterzo  può essere fermate da due tubi affiancati  oppure da un solo tubo di diametro rilevante

TELAI A CULLA SEMPLICE
Hanno generalmente una struttura superiore composta da un solo tubo  di ragguardevole diametro anche il motore è sostenuto  da un unico tubo che costituisce la parte inferiore del telaio
Sia i telai a doppia culla che quelli a culla semplice hanno il loro punto di forza nella struttura tubolare superiore  calcolata in modo da sopportare elevate sollecitazioni  torsionali  e flessionali  in ambedue i casi la struttura inferiore può essere chiusa  ossia coi tubi che partono dal canotto  di sterzo senza alcuna interruzione avvolgono  inferiormente il motore e si portano poi al punto di congiunzione con la struttura superiore oppure aperta nel caso in cui la culla non avvolga inferiormente il  motore ma ne sfrutti  la rigidità strutturale per ottenere un tramite fra la sua parte anteriore e la parte posteriore
Inoltre la culla  può essere di tipo rialzato  con i tubi inferiori del telaio che invece di passare sotto al motore passano sopra il basamento e in questo caso  il propulsore  non è più appoggiato al telaio  ma risulta sospeso a esso

TELAI A TRALICCIO
sono generalmente  composti da una complessa  intelaiatura di tubi di piccolo o medio diametro  con elementi portanti  ed elementi di rinforzo  saldati fra di loro
La struttura di un telaio a traliccio  non è vincolata  a un preciso schema prestabilito quasi  sempre comunque si tratta di un rigido  intreccio di tubi che  partendo dal canotto di sterzo  sostiene dall'alto il motore  e nella parte posteriore si allunga a sostenere la sella scendendo verso il basso  sino all'altezza del punto di attacco del forcellone oscillante della sospensione

TELAIO  DELTABOX
Tra le più importanti novità tecniche  apparse e affermatasi  spiccano i telai per moto stradali di elevata prestazione  con struttura a doppia culla perimetrale  ( i due rami superiori abbracciano la testata del motore in vece di passare sopra ess) e quelli a doppia trave superiore ( la struttura può esser completata da una piccola culla inferiore).
Di questi ultimi il più famoso è forse il Deltabox della Yamaha.
I due elementi  portanti superiori scendono in diagonale collegando le due zone più sollecitate della intera struttura del vicolo ovverosia quella del canotto  di sterzo  e quella del fulcro del forcellone.
Telai  realizzati  con questo schema (il motore in genere viene incastonato  nella parte inferiore della struttura utilizzando  due bretelle di fissaggio  nella zona anteriore) sono impiegati  quasi universalmente sulle moto del Gran Premio
I due travi superiori in genere hanno una sezione  rettangolare  oppure sono scatolati in modo da unire a una notevole leggerezza una grande rigidità

TELAI MONOSCOCCA
Pur inserendosi nel capitolo dei telai in lamiera stampata i monoscocca rappresentano qualcosa di diverso
Il telaio monoscocca è sostanzialmente una carrozzeria  portante  e costituisce al contrario di quanto accade per i telai tubolari o in lamiera o misti di schema classico  non una struttura portante su cui poggiano elementi staccati indispensabili quali il serbatoio  e la sella bensì  un unico complesso che assolve egregiamente più funzioni riducendo di molto il numero di parti  costitutive una motocicletta e rivoluzionando l'aspetto esterno  e quindi  l'estetica del veicolo

martedì 3 novembre 2015

selettore del cambio

SELETTORE A FORCELLE

E' il sistema di comando del cambio più diffuso  il tamburo selettore  (detto anche  in gergo desmodronico del cambio) viene fatto ruotare  a scatti in modo che vada a fermarsi in posizioni prefissate da un meccanismo che  viene azionato dalla leva di comando del cambio.
Sulla parete esterna del tamburo lungo la circonferenza sono praticate delle cave sagomate entro ciascuna della quali viene inserito il grano di guida  di una forcella. In tal modo  ruotando il tamburo  le forcelle  sono installate  direttamente  sul tamburo selettore che in tal caso ha la superficie   esterna rettificata .
Più raramente al posto del tamburo  si usa una piastra selettrice che è dotata  di cave nelle quali sono inseriti  i grani di guida delle forcelle
L'estremità di ciascuna  forcella  solitamente foggiata ad arco di cerchio  o comunque dotata di due bracci è posta entro una cava circolare praticata  su un ingranaggio   scorrevole  assialmente ma vincolato a ruotare  assieme al proprio  albero da un  accoppiamento scanalato
Tale ingranaggio  è munito  lateralmente di denti di innesto frontali che in seguito a un lieve spostamento assiale  a esso impartito  dalla forcella  vanno a far presa in vani o in fori  praticati sul fianco di un adiacente libero di ruotare sull'albero  (in quanto installato su una boccola o su rullini e lo rendono così solidale  all'albero stesso
In questo  modo si possono  a volontà rendere solidali con gli alberi uno alla volta i vari ingranaggi liberi
Talvolta  non vi sono affatto ingranaggio scorrevoli ma manicotti che dotati di cava per la forcella di guida e di denti di innesto frontali  vengono spostati assialmente sull'albero  al quale sono uniti  tramite accoppiamento scanalato
Riassumendo  la leva del cambio tramite un apposito dispositivo (selettore) causa la rotazione del tamburo  quest'ultimo  agisce da camma di comando delle forcelle  che si spostano così  in un senso o nell'altro  accostando o allontanando  di volta in volta gli ingranaggi

lunedì 2 novembre 2015

il cambio

anche per  il cambio come tutti gli altri principali organi del motore  molte sono state le scelte tecniche .
Due sole però sono riuscite ad imporsi

CAMBIO A PRESA DIRETTA

E' facilmente riconoscibile per il fatto che il pignone  della trasmissione  finale si trova sullo stesso asse dell'albero primario 
Infatti il pignone  è solidale all'ingranaggio di uscite per mezzo di un manicotto coassiale all'albero primario  ma assolutamente indipendente nella sua rotazione.
Nel cambio di questo tipo  sono sempre due  le coppie di ingranaggio al lavoro, fuorché   nel momento in cui viene inserita la presa diretta  ossia quando l'albero  primario viene collegato direttamente al manicotto  di uscita del moto e il pignone della trasmissione finale  ruota così alla stessa velocità della corona della trasmissione primaria (rapporto 1:1)
Il cambio con presa diretta di scuola continentale hanno il pignone di uscita dalla parte opposta  alla frizione (o trasmissione primaria) quelli  di scuola inglese invece hanno  il pignone di uscita dalla stessa parte della frizione.

CAMBIO A CASCATA

E' quello più diffuso. Meno macchinoso del tipo a presa diretta  il cambio a cascata si compone  di un albero primario che riceve il moto dalla trasmissione primaria  e sul quale sono installati  gli ingranaggi  conduttori nonché  di uno secondario su cui è calettato il pignone  della trasmissione finale e sul quale  sono installati gli ingranaggi  condotti.
Nel cambio a cascata  lavora solamente una coppia di ingranaggi per volta.

domenica 1 novembre 2015

festa di Halloween degli Hell's Angels

il 31 ottobre 2015 alla festa di Halloween ci siamo preparati ben coperti perché non faceva tanto caldo e siamo andati al Legend a festeggiare anche il compleanno di un nostro "vecchio" amico Michele il  Pirata è stata una serata divertente ci siamo ritrovati tutti insieme anche a personaggi inquietanti talmente tanto truccati che ci chiedevamo chi potessero essere
Gli Hell's Angels come sempre hanno organizzato tutto alla perfezione ci hanno fatto sentire come a casa








 















giovedì 29 ottobre 2015

motoraduni dal 30 al 1 novembre 2015


31 OTTOBRE 2015
HALLOWEEN PARTY
HELLS ANGELS
AL LEGEND CLUB MILANO (MI)

31 OTTOBRE 2015
OFFICIAL SUICIDE PARTY + TATOO ROCK
BALTELLA (BS)

31 OTTOBRE 2015 
15° ANNIVERSARY PARTY
SESTU (CA)

31 OTTOBRE 2015
HALLOWEEN  CYCLEDELIC NIGHT
MATERA (MT)

31 OTTOBRE 2015
3° HALLOWEEN PARTY
MENDOLA (FC)

31 OTTOBRE 2015
MOTOGIRO &MOTOPARTY
BASTIA UMBRA  (PG)

1 NOVEMBRE 2015
ENDURANDO  NELLA VALLE DEL TARTUFO
2° MEMORIAL GIANNI MALVARDI
CARBONARA  DI PO (MN)

DAL 30 AL 1 NOVEMBRE 2015
LUPUS IN MARSICA
FLANO ROMANO (RM)

30 OTTOBRE 2015
CLUB HOUSE PARTY
FORLINPOPOLI  (FC)

31 OTTOBRE 2015
HALLOWEEN PARTY  2015
RUBANO (PD)

31 OTTOBRE 2015
ICE BALL PARTY 2015
FELINO (PR)