locandine

martedì 24 marzo 2015

la storia del chopper custom

E' stato Von Dutch a creare il primo chopper  nella regione dei campi di  avocado di Santa Paula in California?  offure fu Ed Roth  nel regno delle Hot-Rods  della South Bay  intorno a Los Angeles
forse tutto ha inizio negli anni cinquanta con l'uscita del film THE WILD ONE  o poco prima quando gli appassionati di Harley  hanno cominciato a smontare  le proprie motociclette per essere più veloci  nelle corse di flat-track ? oppure tutto cominciò per caso  come accadde nello skateboarding  nato quando i ragazzi  si misero a inchiodare un'asse sui loro pattini ?
l'ipotesi più probabile e che tutto abbia avuto inizio  nell'ambiente delle Hot-Rods negli anni Cinquanta  per opera di adolescenti che decisero di semplificare  e alleggerire le loro moto  per aumentare le prestazioni nelle corse di drag racing, flat track e hill-climb  si tratta del periodo subito dopo la Seconda Guerra mondiale  quando le motociclette  si potevano trovare anche a prezzi irrisori  il trucco era quello di togliere  i parafanghi  fissare un sellino monoposto e montare un manubrio Flanders rialzato  e dotato di manopola  ad accelerazione rapida
Ed Roth e Von Dutch furono un perfetto esempio di uomini di  talento la loro sfida era ricostruire una moto partendo dai pezzi più svariati
Se si desiderava una forcella anteriore  allungata bisognava rovistare in uno sfasciacarrozze quello che non si trovava si prendeva da altre moto
si diffusero poi nuovi accessori  ingredienti base per le custom
oggi come allora le regole rimangono le stesse  un modello chopper  deve esprimere  visivamente la creatività di chi l'ha disegnato
il mercato degli accessori è cresciuto  regolarmente in proporzione all'interesse per le custom
negli anni settanta la D&D cominciò a produrre  forcelle allungate  più sicure di quelle fatte in casa
contemporaneamente la PAUGHCO  costruiva telai con inclinazione  del canotto modificata  tra le linee di accessori vennero inseriti sellini personalizzati e linee di sissy bar  perfettamente  adattate ai veicoli  offrivano maggior comfort quindi in poco tempo un hobby domestico diventò un'industria di milioni di dollari
i protagonisti di questa rivoluzione inspirarono film come EASY RIDER si identificarono con  gli ambienti rock'n'roll la parola d'ordine era oltre i limiti
una improvvisa accelerazione tecnologica  contribuì  a creare moto più solide  e più sofisticate
Fece la comparsa una nuova categoria di centauri RUB (RICH URBAN BIKER)  i borghesi che volevano assaporare i piaceri della moto

lunedì 23 marzo 2015

la Harley e la customizzazione

Dall'uscita delle prima Harley  nel 1903 progettata da  Harley e  Arthur Davidson la motocicletta  con il motore V-Twin  ha conquistato una clientela di appassionati  capaci di vivere in funzione solo  di questa straordinaria due ruote per alcuni lo specchio della personalità
Modernizzata e perfezionata  pur senza tradire la sua linea  e soprattutto  senza rinunciare al motore a V ha attraversato  la storia di un secolo  con numerose generazioni  di propulsori V-Twin  la cui tecnologia  si è sempre più evoluta  flathead, knuckhead, Panhead, Early,  Shovel, Shovelhead, Evouitione e Twin Cam 88 ha saputo rimanere  fedele allo spirito dei creatori
Ha superato situazioni drammatiche  grazie alla passione di chi ha contribuito  a questa bella avventura
L'uniforme degli Harleysti  è costituita da Jeans, stivali a volte un paio di chaps e non si può dimenticare il giubbotto di pelle  nero su quale sono spesso cuciti i colori  de vari motoclub.
Oggi  più che in passato la Harley consente agli amanti  dei grandi spazi e dei miti intramontabili  di vivere al di fuori del mondo comune  abitato da chi si definisce motociclista
un ruolo fondamentale lo svolgono le custom
una profonda evoluzione ha segnato il design de questa motocicletta  e delle diverse personalizzazioni 
c'e spazio ormai  per ogni genere di fantasia  in particolar modo estetica
dall'esagerazione delle curve alla cromatura esagerata del motore  e di gran parte dei componenti
la personalizzazione della motocicletta è divenuta  un mezzo per esprimere la vena artistica e la creatività dei proprietari il concetto di personalizzazione in realtà  è nato ben prima dell'Harley  in America ha a che fare con la parola custom  che sta ad indicare il gusto del cliente 
Nel caso delle motociclette  la modifica custom riguarda sia la parte meccanica che quella  estetica
nei primi del novecento  chiunque poteva costruirsi una moto  acquistando varie parti.
Verso il 1920 fece la sua apparizione il catalogo di accessori  con oggetti pratici e comuni  come parabrezza fari cromati  protezioni per le gambe ecc
Verso la fine degli anni cinquanta dopo quarant'anni di evoluzione della custom alcuni motociclisti desiderosi di  abbassare il baricentro  e di rendere più leggero il profilo della  loro moto  ne semplificarono il design  sfondandola da ogni accessorio superfluo  montando la ruota posteriore più larga e una anteriore più piccola nacque così il primo chopper (chop = tagliare)
era un modo per esprimere  liberta semplicità indipendenza un altro stile di vita  rispetto all'opulenza del  conformismo borghese
La custom trasmise emozioni ribelli  un modo per sentirsi diversi  di fuggire dalle norme
la passione per questo genere di  motocicletta conquistò rapidamente i biker

che strane moto!!!!!

















calendario raduni -locandine di aprile































manutenzione pratica della moto - la frizione

la registrazione del comando della frizione  è un'operazione estremamente semplice ma della massima importanza  per il corretto funzionamento  di tale organo 
In realtà le operazioni di regolazione sono due  ben distinte tra loro : quella riguardante  il cavo flessibile e il meccanismo interno di disinnesto
La prima che deve venire  eseguita  quando la corsa a vuoto della leva sul manubrio  è divenuta eccessiva  o troppo ridotta  rispetto a quanto prescritto dalla casa, si effettua agendo su due registri a vite  posti alle estremità del cavo di comando 
Tali registri  servono a compensare l'allungamento che il cavo subisce inevitabilmente con l'uso 
esiste sempre su tutte le motociclette un altro registro  con il quale si  interviene sul meccanismo  di disinnesto  della frizione  e sul quale è necessario  agire periodicamente  per compensare l'usura delle varie parti interne 
Seguire scrupolosamente  le modalità de gli intervalli previsti dal libretto


la leva di comando della frizione deve avere  una certa corsa a vuoto  può venire  riportata al valore prescritto agendo sui registri a vite (uno è in corrispondenza della leva del manubrio  e l'altro all'estremità opposta del cavetto )

in certi  casi  oltre a quello  al manubrio vi è anche un secondo registro collocato all'estremità  inferiore del cavo flessibile

Harley Davidson la storia - la crisi del 1929

la crisi seguita al crollo di Wall Street  incise gravemente su mercato motociclistico americano  così come  sull'economia del paese  e del resto del mondo.

Gli effetti proseguirono fino al  1933 nonostante gli sforzi dei banchieri per porvi rimedio.

Roosevelt rimise in ordine  gli ambienti finanziari rilanciò l'industria  ma solo un gigantesco sforzo bellico  assicurò una ripresa economica.

Nel 1929  la Harley produsse un nuovo motore  il WL45  di 75o0 centimetri  cubi a valvole alterali chiamato  Flathead potente e docile allo stesso tempo.

La società voleva farne il suo cavallo di battaglia,
il motore venne accolto con grande entusiasmo  rappresentò un successo  incredibile per la società perché sopravvisse  alla grande depressione  e alla seconda guerra mondiale fu montato sulle Servi-car fino al 1974.

Nel 1930  apparvero il VL74 anche questo a valvole laterali,  ma con cilindrata di 1200 centimetri cubi  che impose un nuovo standard alle motociclette  turistiche  e una monocilindrica di 500 centimetri cubi venne introdotta fino al 1935.

Nel 1932 nel catalogo fece la sua comparsa un veicolo a tre ruote  venduto per 450 dollari  che risultò molto utile ad alcune amministrazioni pubbliche.

Si trattava della famosa Servi-car  che continuò a essere  costruita per più di quarant'anni  con il suo V-Twin di 750 centimetri cubi.

Malgrado  ciò comunque  la società continuò ad attraversare  insieme al paese una crisi drammatica
Ma a partire dal 1934 il livello di produzione fu ritrovato con 10.231  esemplari.

In quel periodo  praticamente  tutti i costruttori di moto conobbero difficoltà insormontabili e qualcuno sparì dal mercato anche per la notevole crescita dell'industria automobilistica.
Nel 1933 la Harley decise di dare un tocco di allegria  alle sue moto  modificandone l'estetica  aggiungendo colori  e decorazioni ma senza toccare la linea.

La società apportò anche miglioramenti tecnici  che non potevano passare in secondo piano i pistoni  furono costruiti in alluminio  le ruote intercambiabili  l'impianto elettrico fu reso più resistente  grazie ad una nuova bobina di accensione.
La Harley fece di tutto per evitare il fallimento e ci riuscì nel 1936  propose il nuovo  motore  Flathead chiamato 80UL  side valve twin  venduto a 380 dollari.
Ma sempre nello stesso anno  il più importante fu il famoso Knucklehead montato sulla EL61 OHV offerta con rapporto di compressione normale o alta.
Si trattava della prima Harley con il quadrante del tachimetro  e il blocchetto  di accensione sul serbatoio.
Era anche la prima ad avere un vero e proprio circuito dell'olio con serbatoio separato la scatola del cambio  a quattro rapporti venne rinnovata e fu abbandonato il sistema delle valvole laterali.
Nel 1948 apparve il motore Panhead



martedì 17 marzo 2015

manutenzione pratica della moto - le ruote

Ogni motociclista dovrebbe essere in grado di rimuovere e installare le ruote della propria moto  dato che si tratta di un'operazione che  si rende indispensabile talvolta anche in situazioni di emergenza   per fortuna è semplice  e per eseguirla servono due o tre chiavi
Le ruote moderne non richiedono di norma manutenzione  è tuttavia necessario controllare  di tanto in tanto la tensione dei raggi  le condizioni del cerchio e l'ingranaggio dei cuscinetti  delle ruote
quando si installa un pneumatico  nuovo è necessario equilibrare la ruota  completa utilizzando dei contrappesi  di piombo

Le deformazioni che il cerchio può subire  in seguito a urti  sono facilmente rilevabili con un semplice esame  visivo periodicamente è necessario  controllare che il cerchio si a perfettamente centrato  per effettuare questo controllo  si usa un comparatore 

i raggi delle ruote  sono sottoposti a sollecitazioni  di notevole entità  essi lavorano in trazione  e la loro e elasticità  aiuta a smorzare  l'effetto  di molti piccoli urti ricevuti dal terreno

In alcuni casi per rimuovere la ruota anteriore è necessario togliere i cappelli  che fissano l'asse ai foderi  della forcella  altre volte occorre  allentare le viti  o i dadi che fissano  l'asse stesso con un sistema a morsetto 
svitare quindi per mezzo di una chiave  l'asse  se esso va  ad avvitarsi nel foro  di uno dei due foderi 
sfilare bene l'asse della ruota facendo attenzione alla disposizione o al verso  di eventuali distanziali del rinvio del contachilometri  ecc.
talvolta per estrarre la ruota è necessario staccare dal fodero della forcella  uno o entrambe le pinze dei freni

tutte le volte che si monta uno pneumatico  o un cerchio nuovo è necessario fare l'equilibratura  della ruota  è sempre meglio eseguire  l'operazione prima del montaggio della ruota disponendo la ruota in varie posizioni  essa dovrà rimanere ferma e non tendere a ruotare  far girare la ruota varie volte la ruota si dovrà fermare senza accennare di ritornare indietro  per poi arrestarsi  sempre nella stessa posizione  se ciò accade  vuol dire che  c'è un punto più pesante  e che la ruota tende sempre a fermarsi  con tale punto  rivolto verso il basso quindi è necessario contrappesare  il cerchio  nella zona diametralmente opposta  ripetere più volte

la sostituzione della corona posteriore  è un' operazione  estremamente semplice  con uno scalpello  appiattire i lati  ripiegati delle piastrine  di sicurezza  svitare e rimuovere quindi le viti e togliere la corona
se questa viene sostituita  con una nuova  perché usurata è opportuno  procedere anche alla sostituzione del pignone
durante la fase di rimontaggio fare bene attenzione  a disporre  gli elementi  parastrappi  montare  quindi la corona  piastrine di sicurezza  nuove e inserire  e serrare a fondo le viti di fissaggio 
ripiegare le piastrine di sicurezza