Moto Guzzi (conosciuta anche solo con il nome Guzzi) è una celebre azienda italiana di motociclette fondata nel 1921 da Carlo Guzzi e Giorgio Parodi
Dal punto di vista societario dal 2004 fa parte del gruppo Piaggio e dal 2005 l'amministratore delegato della Moto Guzzi e Daniele Bandiera
L'azienda ha prodotto più di 50 modelli dalla sua fondazione ed è da anni specializzata in motori bicilindrici a V di 90° raramente forniti anche ai piccoli modelli speciali come Magni Ghezzi & Brian Desoto o Mako Shark
Risale invece al 1947 la nascita del modello Falcone , moto grande sulla canonica cilindrata di 500cm cubi che rappresenterà per un lungo periodo il sogno dei motociclisti italiani (ricordiamo che la cilindrata e le dimensioni importanti rappresentavano il massimo della tecnica motociclistica del tempo
Anche in questo caso Carlo Guzzi introduce una delle sue invenzioni destinate a far storia anche se sarebbe più opportuno parlare di innovazione in questo caso
In quegli anni la sospensione anteriore finora generalmente affidata ad un sistema a quadrilatero sviluppato in diverse forme ad esclusione di Moto Guzzi che si affidava ad un sistema di biscottini inferiori oscillanti dal gradevole comportamento stradale ma dall'escursione limitata
stava adottando sempre di più diffusamente il sistema della forcella telescopica
A differenza delle altre forcelle finora utilizzate dove il fodero era solidale alla ruota Carlo Guzzi ne ribalta il concetto applicando il fodero alla parte superiore (oggi il sistema viene definito forcella rovesciata o forcella upsedi -down) con il grosso vantaggio di mantenere la struttura più rigida nel punto di maggiore stress meccanico in corrispondenza del canotto di sterzo risolvendo inoltre il problema degli scarichi sospesi
Ancora oggi le forcelle rovesciate sono utilizzate nei modelli sportivi per questa loro caratteristica
locandine
martedì 31 marzo 2015
il motore a quattro tempi - le guarnizioni
tra testata e cilindro per garantire al temuta ai gasi e all'olio viene di norma interposta una guarnizione, anche tra la base del cilindro e i basamento (o carter del motore) c'è una guarnizione ma di tipo diverso da quella della testata dato che in questo caso le pressioni e le temperature sono molto minori.
Altre guarnizioni sono in genere interposte tra i due semi carter sotto i coperchi laterali ecc.
Una particolare guarnizione viene di norma posta nel punto di fissaggio del tubo di scarico per assicurare la tenuta nei confronti di gas caldissimi combusti
Il tubo di scarico in genere viene fissato alla testata per mezzo di una ghiera o di corti prigionieri
Il tubo di scarico nei due tempi è sempre fissato al cilindro questo costituisce un facile indizio per capire a colpo d'occhio se il motore è a due o quattro tempi
Sempre sulla testata in posizione più o meno opposta si trova il punto di attacco del collettore di aspirazione al quale viene fissato il carburatore
Quando il collettore è di tipo flangiato tra esso e la testata viene interposta una guarnizione che può essere di vari tipi ma che in genere è in gomma dura talvolta si riduce ad una semplice anello di tenuta
Altre guarnizioni sono in genere interposte tra i due semi carter sotto i coperchi laterali ecc.
Una particolare guarnizione viene di norma posta nel punto di fissaggio del tubo di scarico per assicurare la tenuta nei confronti di gas caldissimi combusti
Il tubo di scarico in genere viene fissato alla testata per mezzo di una ghiera o di corti prigionieri
Il tubo di scarico nei due tempi è sempre fissato al cilindro questo costituisce un facile indizio per capire a colpo d'occhio se il motore è a due o quattro tempi
Sempre sulla testata in posizione più o meno opposta si trova il punto di attacco del collettore di aspirazione al quale viene fissato il carburatore
Quando il collettore è di tipo flangiato tra esso e la testata viene interposta una guarnizione che può essere di vari tipi ma che in genere è in gomma dura talvolta si riduce ad una semplice anello di tenuta
domenica 29 marzo 2015
domenica 29 marzo 2015 - raduno di Vanzago auto d'epoca
eccoci di nuovo in pista per un altro raduno ormai la stagione è stata inaugurata
A Vanzago possiamo vedere tra le tante moto anche macchine d'epoca è una giornata dedicata ai motori
Anche se il cielo non è proprio azzurro qualche raggio di sole ci fa godere la giornata di primavera
ci ritroviamo di nuovo a guardare le bancarelle e poi le pin up che vicino alle macchine dell'epoca fanno un figurone e di certo ben si adatta anche il gruppo che suona tutto in tema anni cinquanta che ci riporta al tempo di Happy Days con lo stile "janes Dean"
Tanta gente tanta musica e finalmente si ritrovano gli amici che tornano sulle strade dopo l'inverno
A Vanzago possiamo vedere tra le tante moto anche macchine d'epoca è una giornata dedicata ai motori
Anche se il cielo non è proprio azzurro qualche raggio di sole ci fa godere la giornata di primavera
ci ritroviamo di nuovo a guardare le bancarelle e poi le pin up che vicino alle macchine dell'epoca fanno un figurone e di certo ben si adatta anche il gruppo che suona tutto in tema anni cinquanta che ci riporta al tempo di Happy Days con lo stile "janes Dean"
Tanta gente tanta musica e finalmente si ritrovano gli amici che tornano sulle strade dopo l'inverno
raduno 28 marzo 2015 riding season
ecco il classico e tanto atteso appuntamento con il raduno con cui finalmente inizia la stagione biker
tantissimi di motociclisti radunati all'idroscalo e c'eravamo anche noi Era una giornata di sole e il cielo era azzurro meno male così ci siamo potuti godere questo evento, con ritrovo e moto giro per la città Milano che ogni volta si stupisce guardando così tante moto tutte insieme
Finita la giornata ci rimane l'emozione di aver passato una magnifica giornata tutti insieme
sabato 28 marzo 2015
la manutenzione pratica della moto - la lubrificazione
per quanto riguarda la lubrificazione della moto, l'operazione della moto, l'operazione di gran lunga più importante consiste nel periodico cambio dell'olio
Esso va effettuato alle percorrenze indicate dalla casa utilizzando esclusivamente l'olio prescritto
per ottenere un facile e completo deflusso dell'olio (che a caldo è meno viscoso e quindi scorre con maggiore facilità) dalla coppa o dal serbatoio senza correre rischi di rovinare la filettatura del foro di scarico (è sempre sconsigliabile allentare o serrare a caldo della bulloneria nella lega di alluminio) è opportuno eseguire questa operazione a motore tiepido ovvero caldo ma non troppo.
Procedere come segue Dopo aver posto la moto sul cavalletto centrale togliete il tappo di riempimento di solito posto sopra o lateralmente al carter collocare una bacinella sotto il motore svitare con una chiave il tappo di scarico olio posto sul fondo della coppa
Lasciar scolare l'olio a lungo riavvitare quindi il tappo di scarico dopo aver constatato che si a la rondella di tenuta che il tappo stesso siano in perfette condizioni e serrarlo a fondo versare attraverso il foro di riempimento l'olio nuovo nella quantità prescritta dalla casa ovvero fino al giusto livello
Molto spesso vi è un filtro a reticella solidale con il tappo di scarico olio o che deve venire estratto dal proprio alloggiamento
I filtri di questo tipo devono essere accuratamente puliti mediante pennello e petrolio asciugati a fondo magari con aria compressa e quindi rimontati nel loro alloggiamento
i filtri a cartuccia sono collocati sempre all'interno di appositi alloggiamenti e vanno sempre sostituiti con altri nuovi ( non provare a pulirli ed ad utilizzarli di nuovo per nessun motivo )
usare solo ricambi originali della casa
Il livello dell'olio nella coppa deve venire controllato spesso procedendo come segue svitare il tappo di riempimento ed estrarlo dalla propria sede pulire accuratamente l'astina di livello con uno straccio pulito e infilare nuovamente l'astina nel proprio alloggiamento
Molto spesso bisogna riavvitare il tappo nel proprio foro filettato altre volte la casa prescrive che sia avvitato a fondo (seguire scrupolosamente quando indicato sul libretto di uso e manutenzione)
a questo punto estrarre nuovamente il tappo e controllare fino a che altezza l'astina di livello risulta bagnata di olio
il livello non dovrà per nessun motivo scendere al di sotto della tacca del minimo e non dovrà mai essere sopra la tacca del massimo
dopo il controllo dell'olio rimettete il tappo e serratelo a fondo
talvolta l'astina di livello non è collegata al tappo filettato ma a un tappo che va semplicemente inserito a pressione nella propria sede
in numerosi motori moderni il livello del lubrificante nella coppa è visibile attraverso una finestrella circolare dotata di un vetrino
se il motore necessità di un rabbocco di olio perché il livello si trova in prossimità del segno minimo è opportuno aggiungerne della stessa marca e dello stesso tipo di quello che già si trova nella coppa fino a raggiungere facendo bene attenzione a non superare il livello massimo
la misura del livello va effettuata con la moto sul cavalletto centrale su un terreno orizzontale dopo che il motore sia stato in funzione per almeno 3 /4 minuti
in tutti i motori a due tempi e anche a quattro temi il cambio è dotato di olio (indipendentemente da quello del motore ) che generalmente provvede che alla lubrificazione della trasmissione primaria e della frizione ove essa sia del tipo in bagno d'olio
Anche in questo caso l'olio va sostituito periodicamente procedendo secondo le modalità già viste per l'oli o motore cioè togliendo il tappo di riempimento e quello di scarico e lasciando scolare a lungo
IL controllo del livello si effettua talvolta mediante un'astina ma molo spesso per mezzo di un apposito foro di livello chiuso da una vite (quando si toglie la vite l'olio deve appena defluire ovvero deve essere a livello con il margine inferiore del foro)
Per quanto riguarda gli intervalli chilometrici a cui devono venire effettuati il controllo del livello e la sostituzione come pure per quanto concerne le modalità di seguire per compiere tali operazioni e il tipo di olio da impiegare attenersi a quello prescritto dalla casa
E' molto importante fare attenzione al tipo di olio che deve venire impiegato (alcune case prescrivono lo stello olio del motore altre dei SAE 90 ecc.
Molto importanti ma spesso dimenticati sono tutti gli organi che devono venire lubrificati mediante grasso essi sono muniti di forellini nei quali il grasso deve venire introdotto a pressione
anche in questo caso è indispensabile fare riferimento alle prescrizioni della casa per quanto riguardi i punti di ingrassaggio i lubrificanti da usare e le percorrenze chilometriche
E' senz'altro consigliabile l'acquisto di un piccolo ingrassatore a siringa con il quale proseguire queste operazioni
I punti che generalmente necessitano di ingrassaggio sono boccole cuscinetti del perno del forcellone snodi leve e rinvii alcuni cavi flessibili ecc
I cuscinetti di sterzo sono lubrificati mediante grasso ma necessitano di manutenzione a intervalli molto lunghi come pure i cuscinetti delle ruote
I motori a due tempi delle ultime generazioni sono pressoché invariabilmente lubrificati per mezzo di un sistema con pompo dosatrice e serbatoio separato
fanno eccezione solo i ciclomotori di tipo più semplice le moto da cross e quelle da competizione nelle quali si affida al sistema a miscela olio-benzina
Le uniche raccomandazioni riguardano l'olio (impiegarne uno di tipo adatto tenendo presente che alcuni sono specificamente realizzati per essere miscelati con la benzina mentre altri invece sono studiati per i sistemi con serbatoio separato e pompa)
se il motore è di prestazioni molto elevate è senz'altro consigliabile impiegare un olio sintetico specificamente formulato per i due tipi di alta potenza specifica o comunque molto sollecitati
La regolazione della pompa di lubrificazione a controllata periodicamente l'operazione è molto agevolata dalla presenza di appositi segni di riferimento (uno sul corpo- pompa e l'altro sulla semi puleggia alla quale è fissato il cavo flessibile di comando) che devono risultare allineati quando la manopola del gas è in una determinata posizione (completamente aperta o chiusa a seconda di quanto indicato dalla casa
sovente nel raccordo posto nella parte inferiore del serbatoio dell'olio vi è un filtro a reticella che di quando in quando deve venire rimosso e pulito
dopo questa operazione come pure dopo avere staccato qualsiasi tubazione o la pompa stessa è indispensabile procedere alla disaerazione del circuito completo
la regolazione della pompa deve essere controllata dopo che è stata regolata la corsa a vuoto del cavo di comando
Esso va effettuato alle percorrenze indicate dalla casa utilizzando esclusivamente l'olio prescritto
per ottenere un facile e completo deflusso dell'olio (che a caldo è meno viscoso e quindi scorre con maggiore facilità) dalla coppa o dal serbatoio senza correre rischi di rovinare la filettatura del foro di scarico (è sempre sconsigliabile allentare o serrare a caldo della bulloneria nella lega di alluminio) è opportuno eseguire questa operazione a motore tiepido ovvero caldo ma non troppo.
Procedere come segue Dopo aver posto la moto sul cavalletto centrale togliete il tappo di riempimento di solito posto sopra o lateralmente al carter collocare una bacinella sotto il motore svitare con una chiave il tappo di scarico olio posto sul fondo della coppa
Lasciar scolare l'olio a lungo riavvitare quindi il tappo di scarico dopo aver constatato che si a la rondella di tenuta che il tappo stesso siano in perfette condizioni e serrarlo a fondo versare attraverso il foro di riempimento l'olio nuovo nella quantità prescritta dalla casa ovvero fino al giusto livello
avvertenza evitare di superare il livello massimo segnato sull'astina
per quanto riguarda i motori con lubrificazione del carter a secco si procede in modo analogo togliendo sia il tappo a vite posto sul fondo del carter si a quello alla base del serbatoio dell'olioMolto spesso vi è un filtro a reticella solidale con il tappo di scarico olio o che deve venire estratto dal proprio alloggiamento
I filtri di questo tipo devono essere accuratamente puliti mediante pennello e petrolio asciugati a fondo magari con aria compressa e quindi rimontati nel loro alloggiamento
i filtri a cartuccia sono collocati sempre all'interno di appositi alloggiamenti e vanno sempre sostituiti con altri nuovi ( non provare a pulirli ed ad utilizzarli di nuovo per nessun motivo )
usare solo ricambi originali della casa
Il livello dell'olio nella coppa deve venire controllato spesso procedendo come segue svitare il tappo di riempimento ed estrarlo dalla propria sede pulire accuratamente l'astina di livello con uno straccio pulito e infilare nuovamente l'astina nel proprio alloggiamento
Molto spesso bisogna riavvitare il tappo nel proprio foro filettato altre volte la casa prescrive che sia avvitato a fondo (seguire scrupolosamente quando indicato sul libretto di uso e manutenzione)
a questo punto estrarre nuovamente il tappo e controllare fino a che altezza l'astina di livello risulta bagnata di olio
il livello non dovrà per nessun motivo scendere al di sotto della tacca del minimo e non dovrà mai essere sopra la tacca del massimo
dopo il controllo dell'olio rimettete il tappo e serratelo a fondo
talvolta l'astina di livello non è collegata al tappo filettato ma a un tappo che va semplicemente inserito a pressione nella propria sede
in numerosi motori moderni il livello del lubrificante nella coppa è visibile attraverso una finestrella circolare dotata di un vetrino
se il motore necessità di un rabbocco di olio perché il livello si trova in prossimità del segno minimo è opportuno aggiungerne della stessa marca e dello stesso tipo di quello che già si trova nella coppa fino a raggiungere facendo bene attenzione a non superare il livello massimo
la misura del livello va effettuata con la moto sul cavalletto centrale su un terreno orizzontale dopo che il motore sia stato in funzione per almeno 3 /4 minuti
in tutti i motori a due tempi e anche a quattro temi il cambio è dotato di olio (indipendentemente da quello del motore ) che generalmente provvede che alla lubrificazione della trasmissione primaria e della frizione ove essa sia del tipo in bagno d'olio
Anche in questo caso l'olio va sostituito periodicamente procedendo secondo le modalità già viste per l'oli o motore cioè togliendo il tappo di riempimento e quello di scarico e lasciando scolare a lungo
IL controllo del livello si effettua talvolta mediante un'astina ma molo spesso per mezzo di un apposito foro di livello chiuso da una vite (quando si toglie la vite l'olio deve appena defluire ovvero deve essere a livello con il margine inferiore del foro)
Per quanto riguarda gli intervalli chilometrici a cui devono venire effettuati il controllo del livello e la sostituzione come pure per quanto concerne le modalità di seguire per compiere tali operazioni e il tipo di olio da impiegare attenersi a quello prescritto dalla casa
E' molto importante fare attenzione al tipo di olio che deve venire impiegato (alcune case prescrivono lo stello olio del motore altre dei SAE 90 ecc.
Molto importanti ma spesso dimenticati sono tutti gli organi che devono venire lubrificati mediante grasso essi sono muniti di forellini nei quali il grasso deve venire introdotto a pressione
anche in questo caso è indispensabile fare riferimento alle prescrizioni della casa per quanto riguardi i punti di ingrassaggio i lubrificanti da usare e le percorrenze chilometriche
E' senz'altro consigliabile l'acquisto di un piccolo ingrassatore a siringa con il quale proseguire queste operazioni
I punti che generalmente necessitano di ingrassaggio sono boccole cuscinetti del perno del forcellone snodi leve e rinvii alcuni cavi flessibili ecc
I cuscinetti di sterzo sono lubrificati mediante grasso ma necessitano di manutenzione a intervalli molto lunghi come pure i cuscinetti delle ruote
I motori a due tempi delle ultime generazioni sono pressoché invariabilmente lubrificati per mezzo di un sistema con pompo dosatrice e serbatoio separato
fanno eccezione solo i ciclomotori di tipo più semplice le moto da cross e quelle da competizione nelle quali si affida al sistema a miscela olio-benzina
Le uniche raccomandazioni riguardano l'olio (impiegarne uno di tipo adatto tenendo presente che alcuni sono specificamente realizzati per essere miscelati con la benzina mentre altri invece sono studiati per i sistemi con serbatoio separato e pompa)
se il motore è di prestazioni molto elevate è senz'altro consigliabile impiegare un olio sintetico specificamente formulato per i due tipi di alta potenza specifica o comunque molto sollecitati
La regolazione della pompa di lubrificazione a controllata periodicamente l'operazione è molto agevolata dalla presenza di appositi segni di riferimento (uno sul corpo- pompa e l'altro sulla semi puleggia alla quale è fissato il cavo flessibile di comando) che devono risultare allineati quando la manopola del gas è in una determinata posizione (completamente aperta o chiusa a seconda di quanto indicato dalla casa
sovente nel raccordo posto nella parte inferiore del serbatoio dell'olio vi è un filtro a reticella che di quando in quando deve venire rimosso e pulito
dopo questa operazione come pure dopo avere staccato qualsiasi tubazione o la pompa stessa è indispensabile procedere alla disaerazione del circuito completo
la regolazione della pompa deve essere controllata dopo che è stata regolata la corsa a vuoto del cavo di comando
venerdì 27 marzo 2015
la manutenzione pratica della moto - le candele
le candele richiedono di norma ben poca attenzione, se la carburazione è ben regolata, l'impianto di accensione è perfettamente a posto e il motore è in buono stato
La manutenzione delle candele si riduce a una loro periodica rimozione dal motore per controllarne le condizioni e verificare la distanza tra gli elettrodi in un motore a quattro tempi è buona norma sostituirle ogni 10.000 km ( per precauzione dato che esse possono rimanere in buona efficienza anche per percorrenze chilometriche superiori)
Nei motori a due tempi invece la durata delle candele è molto più limitata ed esse di solito vanno sostituite a 5.000 o 6.000 km
Naturalmente le candele devono venire sostituite anche tutte le volte che risultano eccessivamente sporche o imbrattate o comunque non più di in grado di garantire un perfetto funzionamento
ogni candela è caratterizzata da un determinato diametro e da una determinata lunghezza della radice filettata (i diametri usati in campo motociclistico sono 14, 12 e 10 mm) dal tipo di elettrodi dalla distanza tra di essi e dal grado termico
Durante il funzionamento del motore la parte della candela che si affaccia nella camera di combustione deve sempre avere una temperatura compresa entro determinati valori e cioè non inferiore a 350° C al di sotto di tale temperatura si ha la formazione di depositi sull'estremità dell'isolante e quindi imbrattamento della candela e non superiore a 850° altrimenti avverrebbero fenomeni di autoaccensione
a seconda del tipo di motore queste condizioni saranno ottenute impiegando candele con caratteristiche diverse in altre parole in un motore "spinto" si dovranno utilizzare candele di grado termico elevato (candele fredde) realizzate in modo da non superare la temperatura massima ammessa anche in condizioni-limite e a elevati regimi di funzionamento
nel caso di motori piuttosto tranquilli si dovranno usare invece candele più calde (ovvero di grado meno elevato) per evitare il pericolo di continui imbrattamenti
le case costruttrici di candele adottano delle sigle (lettere e numeri) per indicare il grado termico tipo di elettrodi ecc.
Purtroppo però le sigle variano di casa in casa e quando si cambia la marca è necessario ricorrere alle apposite tabelle per individuare la sigla della candela che si dee acquistare
l'aspetto dell'estremità dell'isolante e dei due elettrodi fornisce utili informazioni sulle condizioni di lavoro e quindi del motore
cosi ad esempio elettrodi corrosi e isolante di colore biancastro indicano una temperatura di lavoro troppo elevata che può essere dovuta a miscela aria -benzina troppo magra o grado termico della candela troppo basso
prima di effettuare l'installazione della candela è indispensabile controllare la distanza tra gli elettrodi ed eventualmente registrarla agendo solo sull'elettrodo di massa
la candela ava avvitata a mano per i primi giri accertandosi che essa sia correttamente inserita nel foro filettato della testata e che possa venire ruotata entro di esso senza difficoltà
le candele devono sempre venire rimosse o serrate usando l'apposita chiave e facendo bene attenzione a non danneggiare l'isolante esse vanno avvitate a fondo facendo bene attenzione a non esagerare con la coppia di serraggio (come valori indicativi possiamo fornire 2/ 2,3 mkg per candel
e con radice filettata da 14 mm e 1,5 /1,8 mkg per candele con radice 12 mm)
La manutenzione delle candele si riduce a una loro periodica rimozione dal motore per controllarne le condizioni e verificare la distanza tra gli elettrodi in un motore a quattro tempi è buona norma sostituirle ogni 10.000 km ( per precauzione dato che esse possono rimanere in buona efficienza anche per percorrenze chilometriche superiori)
Nei motori a due tempi invece la durata delle candele è molto più limitata ed esse di solito vanno sostituite a 5.000 o 6.000 km
Naturalmente le candele devono venire sostituite anche tutte le volte che risultano eccessivamente sporche o imbrattate o comunque non più di in grado di garantire un perfetto funzionamento
ogni candela è caratterizzata da un determinato diametro e da una determinata lunghezza della radice filettata (i diametri usati in campo motociclistico sono 14, 12 e 10 mm) dal tipo di elettrodi dalla distanza tra di essi e dal grado termico
Durante il funzionamento del motore la parte della candela che si affaccia nella camera di combustione deve sempre avere una temperatura compresa entro determinati valori e cioè non inferiore a 350° C al di sotto di tale temperatura si ha la formazione di depositi sull'estremità dell'isolante e quindi imbrattamento della candela e non superiore a 850° altrimenti avverrebbero fenomeni di autoaccensione
a seconda del tipo di motore queste condizioni saranno ottenute impiegando candele con caratteristiche diverse in altre parole in un motore "spinto" si dovranno utilizzare candele di grado termico elevato (candele fredde) realizzate in modo da non superare la temperatura massima ammessa anche in condizioni-limite e a elevati regimi di funzionamento
nel caso di motori piuttosto tranquilli si dovranno usare invece candele più calde (ovvero di grado meno elevato) per evitare il pericolo di continui imbrattamenti
le case costruttrici di candele adottano delle sigle (lettere e numeri) per indicare il grado termico tipo di elettrodi ecc.
Purtroppo però le sigle variano di casa in casa e quando si cambia la marca è necessario ricorrere alle apposite tabelle per individuare la sigla della candela che si dee acquistare
l'aspetto dell'estremità dell'isolante e dei due elettrodi fornisce utili informazioni sulle condizioni di lavoro e quindi del motore
cosi ad esempio elettrodi corrosi e isolante di colore biancastro indicano una temperatura di lavoro troppo elevata che può essere dovuta a miscela aria -benzina troppo magra o grado termico della candela troppo basso
prima di effettuare l'installazione della candela è indispensabile controllare la distanza tra gli elettrodi ed eventualmente registrarla agendo solo sull'elettrodo di massa
la candela ava avvitata a mano per i primi giri accertandosi che essa sia correttamente inserita nel foro filettato della testata e che possa venire ruotata entro di esso senza difficoltà
le candele devono sempre venire rimosse o serrate usando l'apposita chiave e facendo bene attenzione a non danneggiare l'isolante esse vanno avvitate a fondo facendo bene attenzione a non esagerare con la coppia di serraggio (come valori indicativi possiamo fornire 2/ 2,3 mkg per candel
e con radice filettata da 14 mm e 1,5 /1,8 mkg per candele con radice 12 mm)
giovedì 26 marzo 2015
Harley Davidson la storia - la fine della guerra
quando nel 1941 la produzione Harley fu di 10.855 esemplari nel 1942 la macchina bellica raggiunse i 29.603 esemplari il suo rendimento più alto
negli anni successivi la produzione scese e alcuni importatori iniziarono a vendere moto straniere
nel 1947 la produzione riprese slancio e dalla fabbrica di Milwaukee uscirono ben 20.392 motociclette
la società si pose l'obiettivo di sostituire il motore V-twin di 1200 e 1350 centimetri cubi a valvole laterali il cui motore assomigliava molto esteriormente a quello di 740 centimetri cubi montato sulla leggendaria WLA da guerra e i knuckelhead di 1000 e 1200 centimetri cubi
Gli americani e la Harley Davidson vissero così le ultime glorie del motore a valvole laterali e del Knucklehead perché a partire da dal 1948 subentrò una nuova generazione di motori V-twin la generazione fu denominata panhead testata a casseruola a causa delle vistose scatole dei bilancieri che ricordavano un tegame ben lucidato
tuttavia prima di tornare ad una produzione consistente bisognava rimediare ai danni provocati dalla guerra e pertanto la Harley incoraggiò i suoi rappresentanti a mobilitare nuovamente la rete di concessionari
si trattava di far loro comprendere che l'efficienza e la serietà della società erano rimaste le stesse e che i modelli in fase di produzione avrebbero raccolto l'adesione del grande pubblico
la tiratura dei quotidiani e dei periodici così come l'Enthusiast ormai celebre rivista della fabbrica diedero ampio spazio ai messaggi promozionali della casa per attirare una clientela civile rimasta trascurata durante il conflitto
In quel periodo una nuova moda invase gli Stati Uniti una moda che si diffuse soprattutto tra gli studenti che cercavano un mezzo economico
Nel 1944 il costruttore Nebraska Cushmann appartenente al gruppo Johnson Evinrude aveva lanciato sul mercato lo scooter e numerosi rivenditori Harley si lanciarono nella vendita di questo prodotto di successo
La Harley non condividendo il punto di vista dei rivenditori a partire dal 1947 impose loro di decidere tra la Harley-Davidson e la Cushmann minacciandoli di togliere loro la licenza di vendita e di affidarla solo ai concessionari
in quel periodo iniziò la produzione di un modello che rompeva con le consuetudini della marca americana si trattava di una piccola moto propulsa da un mono cilindro a due tempi di 125 centimetri cubi
la linea rimase fedele allo spirito della casa e come sulla Hidra Glide il logo di metallo cromato a forma di goccia personalizzò i serbatoi dal 1947 al 195 con il nome scritto in nero
Nel 1945 la società acquistò un complesso che si trovava in Capitol Drive a Wauwatosa non distante da Milwaukee di 25.000 metri quadrati
quattro anni più tardi si produsse la Hydra Glide sulla quale furono montati la prima volta la forcella idraulica e la nuova generazione di motori V-Twin Panhead dotati di testate in alluminio e le punterie idrauliche
lo stile era simile alla Electra Glide ai giorni nostri la Harley fa rivivere il suo spirito nel modello
Heritage Softail Classic la cui estetica ricorda molto quelle del dopoguerra
negli anni successivi la produzione scese e alcuni importatori iniziarono a vendere moto straniere
nel 1947 la produzione riprese slancio e dalla fabbrica di Milwaukee uscirono ben 20.392 motociclette
la società si pose l'obiettivo di sostituire il motore V-twin di 1200 e 1350 centimetri cubi a valvole laterali il cui motore assomigliava molto esteriormente a quello di 740 centimetri cubi montato sulla leggendaria WLA da guerra e i knuckelhead di 1000 e 1200 centimetri cubi
Gli americani e la Harley Davidson vissero così le ultime glorie del motore a valvole laterali e del Knucklehead perché a partire da dal 1948 subentrò una nuova generazione di motori V-twin la generazione fu denominata panhead testata a casseruola a causa delle vistose scatole dei bilancieri che ricordavano un tegame ben lucidato
tuttavia prima di tornare ad una produzione consistente bisognava rimediare ai danni provocati dalla guerra e pertanto la Harley incoraggiò i suoi rappresentanti a mobilitare nuovamente la rete di concessionari
si trattava di far loro comprendere che l'efficienza e la serietà della società erano rimaste le stesse e che i modelli in fase di produzione avrebbero raccolto l'adesione del grande pubblico
la tiratura dei quotidiani e dei periodici così come l'Enthusiast ormai celebre rivista della fabbrica diedero ampio spazio ai messaggi promozionali della casa per attirare una clientela civile rimasta trascurata durante il conflitto
In quel periodo una nuova moda invase gli Stati Uniti una moda che si diffuse soprattutto tra gli studenti che cercavano un mezzo economico
Nel 1944 il costruttore Nebraska Cushmann appartenente al gruppo Johnson Evinrude aveva lanciato sul mercato lo scooter e numerosi rivenditori Harley si lanciarono nella vendita di questo prodotto di successo
La Harley non condividendo il punto di vista dei rivenditori a partire dal 1947 impose loro di decidere tra la Harley-Davidson e la Cushmann minacciandoli di togliere loro la licenza di vendita e di affidarla solo ai concessionari
in quel periodo iniziò la produzione di un modello che rompeva con le consuetudini della marca americana si trattava di una piccola moto propulsa da un mono cilindro a due tempi di 125 centimetri cubi
la linea rimase fedele allo spirito della casa e come sulla Hidra Glide il logo di metallo cromato a forma di goccia personalizzò i serbatoi dal 1947 al 195 con il nome scritto in nero
Nel 1945 la società acquistò un complesso che si trovava in Capitol Drive a Wauwatosa non distante da Milwaukee di 25.000 metri quadrati
quattro anni più tardi si produsse la Hydra Glide sulla quale furono montati la prima volta la forcella idraulica e la nuova generazione di motori V-Twin Panhead dotati di testate in alluminio e le punterie idrauliche
lo stile era simile alla Electra Glide ai giorni nostri la Harley fa rivivere il suo spirito nel modello
Heritage Softail Classic la cui estetica ricorda molto quelle del dopoguerra
la manutenzione pratica della moto - catena di trasmissione e cinghie di distribuzione
le catene della trasmissione finale sono organi molto sollecitati e purtroppo soggetti a rapida usura esse infatti lavorano il più delle volte senza alcuna protezione dagli agenti esterni e quasi sempre in precarie condizioni di lubrificazione
Infatti il terriccio e la sabbia attaccandosi al lubrificante che si trova su di esse formano un impasto abrasivo dannosissimo per la loro durata
Anche l'acqua esercita un'azione assai nociva sulle catene come be sa chi è abituato a fare lunghi percorsi sotto la pioggia battente
E' quindi ovvio che le catene devono essere costantemente controllate tendendole quando è necessario e lubrificandole molto sovente e venire sostituite quando risultano eccessivamente usurate
Anche il pignone e la corona devono venire controllati e qualora essi appaiono usurati o danneggiati bisogna senza indugio sostituirli
Non si deve mai far lavorare una catena vecchia su una corona e un pignone nuovi
Catene e cinghie dentate
Nei motori con distribuzione comandata da una catena si impiegano tenditori a funzionamento totalmente automatico e quindi non è necessario come avveniva qualche tempo fa intervenire periodicamente sul registro del tenditore stesso
Se invece la distribuzione viene comandata da una cinghia dentata nel programma di manutenzione periodica la casa prevede sempre la sostituzione di questo componente a intervalli fissati in genere ogni 15.000 km
L'operazione è semplice e va effettuata con grande cura al fine di ottenere una corretta messa in fase della distribuzione e di impartire alla cinghia dentata la giusta tensione
Le cinghie vanno maneggiate con cura non devono subire torsioni o essere piegate in misura eccessiva e non devono entrare in contatto con benzina olio o grasso
Pure le catene di distribuzione devono essere sostituite ma a intervalli molto più lunghi e comunque mai fissi
Per sapere quando è ora di effettuare la sostituzione occorre misurare l'allentamento che la catena con il passare dei chilometri ha subito
Una catena della distribuzione molto allentata dà origine a una tipica rumorosità
Infatti il terriccio e la sabbia attaccandosi al lubrificante che si trova su di esse formano un impasto abrasivo dannosissimo per la loro durata
Anche l'acqua esercita un'azione assai nociva sulle catene come be sa chi è abituato a fare lunghi percorsi sotto la pioggia battente
E' quindi ovvio che le catene devono essere costantemente controllate tendendole quando è necessario e lubrificandole molto sovente e venire sostituite quando risultano eccessivamente usurate
Anche il pignone e la corona devono venire controllati e qualora essi appaiono usurati o danneggiati bisogna senza indugio sostituirli
Non si deve mai far lavorare una catena vecchia su una corona e un pignone nuovi
Catene e cinghie dentate
Nei motori con distribuzione comandata da una catena si impiegano tenditori a funzionamento totalmente automatico e quindi non è necessario come avveniva qualche tempo fa intervenire periodicamente sul registro del tenditore stesso
Se invece la distribuzione viene comandata da una cinghia dentata nel programma di manutenzione periodica la casa prevede sempre la sostituzione di questo componente a intervalli fissati in genere ogni 15.000 km
L'operazione è semplice e va effettuata con grande cura al fine di ottenere una corretta messa in fase della distribuzione e di impartire alla cinghia dentata la giusta tensione
Le cinghie vanno maneggiate con cura non devono subire torsioni o essere piegate in misura eccessiva e non devono entrare in contatto con benzina olio o grasso
Pure le catene di distribuzione devono essere sostituite ma a intervalli molto più lunghi e comunque mai fissi
Per sapere quando è ora di effettuare la sostituzione occorre misurare l'allentamento che la catena con il passare dei chilometri ha subito
Una catena della distribuzione molto allentata dà origine a una tipica rumorosità
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