Il primo bicilindrico della Harley Davidson fece la sua comparsa ne 1909
A questo proposito occorre precisare che il motore in questione non fu inventato dalla marca americana e che essa non fu la sola ad adottarlo
In compenso la Harley ne ha prolungato l'utilizzo nel corso degli anni
Questo tipo di motore trovò logicamente posto nel telaio di bicicletta in virtù della sua forma a triangolo rovesciato ed è proprio ciò che avvenne su modello 5D del 1909
Gli specialisti non avevano difficoltà a capire che il motore dotato di un solo cilindro era limitato soprattutto per quanto riguardava la potenza allo stesso modo non poteva sostenere certe sollecitazione e la pretesa di un rendimento eccessivo
Si pensò allora che il cilindro singolo impiegato dal 1903 potesse essere inclinato in avanti e che questa soluzione lasciasse spazio sufficiente al secondo
Ciò avrebbe consentito di aumentare la potenzialità del motore pur conservando un carter unico e un sistema di distribuzione modificato comune ai due cilindri
Su questo primo modello adottò bielle a Y che migliorarono il rendimento I due cilindri erano posizionati a 45° con una valvola di aspirazione di testa e uno scarico laterale aveva una cilindrata di 850 centimetri cubi mentre la motociclistica non raggiungeva i 600 centimetri cubi
tutti i comandi restarono a cavo con acceleratore e l'anticipo di accensione posizionati sull'impugnatura del manubrio
La 5D de 1909 era dotata di magnete e di due ruote a 28 pollici ottenibili su ordinazione
senza frizione e scatola del cambio raggiungeva i 100 km all'ora e rispetto alla monocilindrica sviluppava 3 cavalli in più pur conservando i pedali
Malgrado le innovazioni i problemi tecnici rimaneva numerosi perché mandando il tendicinghia la cinghia di cuoio tendeva a slittare e il pilota era costretto a spegnere il motore ogni volta che doveva fermarsi
ciò impedì di lanciare il modello sulle strade
Nel 1909 il neolaureato William S. Davidson era convinto che la produzione dovesse trarre vantaggio dalle sue conoscenza tecniche e scientifiche
Lui fu il primo a concepire il modello V-twin teorico sul tavolo da disegno sembrava fosse sufficiente aggiungere un cilindro ma la sperimentazione dimostrò che il nuovo propulsore doveva essere particolarmente robusto per resistere alle vibrazioni e ai fattori di usura provocati dalle strade dissestate
questo motore sviluppava una coppia maggiore era solido grazie alle testate che facevano corpo con il cilindro e alle valvole laterali caratterizzate dal bilanciere esterno articolato sulla testa del cilindro
con questo tipo di valvola fin dalle prime prova il nuovo motore produsse vibrazioni notevoli un fenomeno che entrò a far parte della leggenda Harley il catalogo della produzione del 1910 comprendeva nella serie 6 tre monocilindriche
nel 1911 la serie 7 proponeva sostanzialmente gli stessi modelli tre monocilindriche (7A 7B 7C) e una bicilindrica la 7D
La serie 8 dell'anno seguente comprendeva quattro monocilindriche e tre bicilindriche la 8D e la 8XD sempre di 550 centimetri cubi e la 8XE di 1000 centimetri cubi in grado di sviluppare da 7 agli 8 cavalli
Quest'ultimo modello destinato esclusivamente all'impiego sportivo e che solo piloti esperti potevano guidare era l'unico ad avere la frizione e la ruota posteriore libera
In questo modello la cinghia di trasmissione in cuoio venne sostituita con una catena alla quale veniva fornita la tensione necessaria grazie ad una leva posizionata nel lato sinistro del serbatoio
Il 1912 segnò una data importante con la presentazione della prima V-Twin a marce nella quale un tendicatena modificato appositamente faceva da leva del cambio
nello stesso anno sui nuovi modelli non era più montata una sella da bicicletta ma un vero e proprio sedile ammortizzato il cui canotto faceva corpo con il telaio
nel 1913 crearono la propria scuderia la responsabilità tecnica fu affidata a Bill Ottaway i suo desiderio era di mettere a disposizione alla fabbrica di Milwaukee le sue conoscenze tecniche e la sua esperienza in fatto di competizioni
si impegnò ad apportare miglioramenti per aumentare le prestazioni e per far si che potessero sostenere le sollecitazioni in gara
fu aumentata la potenza del motore e il nuovo meccanismo de cambio di velocità consentì alle motociclette di spostare carichi più pesanti come un passeggero su un sidecar
queste modifiche apparvero nel 1914 sui modelli 10B dotato di un monocilindro monomarcia e il 10C l'unico monocilindrico dotato di due marce
un modello conosciuto con la sigla J venne dotato di due marce e di una trasmissione secondaria a catena
Ottaway mise a punto un sistema di avviamento a pedale detto Kick starter grazie la quale non era più necessario pedalare per far partire il veicolo
la motocicletta diventata popolare grazie al sidecar
L'esperienza accumulata nel corso degli anni aveva consentito di arrivare a cilindrate di 550 centimetri cubi capaci di sviluppare 4,34 cavalli si passò a nuove creazioni
Bill Ottaway portò a una cilindrata di 100 centimetri cubi tutta al tecnologia messa appunto per le gare andava a beneficio degli alti modelli e nel 1917 la società lanciò sul mercato il modello 17
che era dotata di un motore a quattro valvole per cilindro e di ruote che si distinguevano da quelle della 11K per dimensione 54 pollici
non era perfetta non era veloce e il pilota doveva piegarsi in avanti o indietro per renderla stabile così aumento l'inclinazione del canotto
1919 fu lanciato il modello a quattro tempi con cilindrata 584 centimetri cubi
Nel 1919 la produzione raggiunse 24.292 unità
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