All'inizio del XX secolo gli Stati Uniti erano in pieno sviluppo economico
due fattori importanti favorirono l'industrializzazione l'arrivo massiccio degli immigranti e le ricchezze naturali del paese
da parte loro le imprese specializzate e soprattutto ben meccanizzate erano in numero maggiore delle aziende agricole
La manodopera composta in gran parte da immigrati veniva reclutata con efficacia
il potere di acquisto aumentò cosi anche i consumi e in misura tale che la vendita a rate divenne prassi comune e la pubblicità si trasformò presto in un mezzo promozionale molto diffuso
All'inizio del secolo gli Stati Uniti contavano quasi settantasei milioni di abitanti di cui venti milioni vivevano a ovest del Mississippi
la rete ferroviaria con i suoi 350.000 chilometri era più lunga di quella di tutti i paesi riuniti
per quanto riguarda l'industria automobilistica gli Stati Uniti contavano nel 1903 centottanta costruttori ventitrè anni più tardi ne erano rimasti solo quarantaquattro
Si creò quindi un concentrazione a vantaggio di Chrysler e General Motors e Ford che producevano più dell'80 per cento delle automobili ne circolavano venti milioni
Anche l'aviazione compiva i primi passi con i fratelli Wright
Tutti questi mezzi di trasporto giocarono un ruolo decisivo nello sviluppo del paese
Quanto all'industri automobilistica essa conobbe negli Stati Uniti una concentrazione simile a quella dell'industria
La grande differenza risiedeva nel margine di utile che era molto più esiguo per li produttori delle due ruote
ma i padri fondatori non consideravano il denaro come la priorità erano idealisti e appassionati che dopo aver tradotto in immagini la loro idea su una tavola da disegno o con un semplice bozzetto realizzavano il motore dei loro sogni col quale avrebbero equipaggiato veicoli capaci di attraversare l'America
l'inizio del secolo sembrava assecondarli nel 1910 le motociclette immatricolate negli Stati Uniti avevano raggiunto la somma di 86.400 unità
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